Poteva finire molto peggio il weekend di Danilo Petrucci al Virginia Raceway. E non solo perchè è rimasto in vetta alla classifica del campionato MotoAmerica nonostante la vittoria di Jake Gagne in gara-2.
Il pilota di Termi infatti subito dopo aver tagliato il traguardo è stato protagonista di uno spaventoso incidente, come ha lui stesso raccontato, mostrando sui social le ferite riportate.
"Solo per informarvi, sono caduto a 280 km/h sulla linea del traguardo che è su un curvone di sesta piena per evitare un mio avversario. Ho buttato giù tre pannelli pubblicitari, ho diverse bruciature e ematomi e un profondo taglio alla caviglia con cinque punti. Ho rotolato per oltre cento metri, una delle più brutte cadute della mia carriera. Sono stato più di due minuti sdraiato a terra col rumore delle moto che passavano a fianco senza che nessuno mi aiutasse, fino a quando da solo mi sono alzato e sono andato a piedi al centro medico".
Ed è quest'ultimo particolare legato al mancato intervento dei soccorsi a lasciare basiti e a gettare nuove ombre sulla scarsa organizzazione del campionato MotoAmerica.
Petrucci, abituato agli standard della MotoGP, già nelle scorse settimane si era lamentato per un episodio incredibile: "Imbarazzante quello che è successo oggi. In 25 anni di corse non ho mai visto che si interrompano le gare perché non c’è corrente nelle telecamere del circuito. Abbiamo fatto più griglie di partenza per oltre 5 minuti totali con i motori accesi, il motore si è rotto perché l’acqua ha bollito".
Stavolta però si è andati anche oltre, perché la sicurezza dei piloti viene prima di tutto ed è inconcepibile che nessuno si sia preoccupato di intervenire per aiutare Petrux in una situazione di chiaro pericolo. La speranza è che da questi errori si impari la lezione e che certe cose non succedano più.