Assisto all’indottrinamento di Maria Laura De Vitis, modella di 22 anni, in cappotto e foulard seduta davanti a me. Fabrizio Corona, capotavola a petto nudo, mi fissa e dice: «Ora ti faccio vedere come si fa». Chiede carta e penna a Gianni, il suo nuovo assistente, e poi comincia a fare dei disegnini: «Ti spiego, Maria Laura è l’amante di Paolo Brosio e ha il suo stesso manager, stasera doveva andare dalla D’Urso a dire che Brosio era solo un amico, per non rovinare la sua immagine di religioso e cristiano fedele. Però è venuta da me e io le ho detto: bella mia, se dici così ti liquidano in 2 minuti. E tu ti sei scopata Paolo Brosio, che già voglio dire, scoparsi Paolo Brosio è una sfiga, no?, per farti liquidare in due minuti? No, sei d’accordo?».
Rispondo: «D’accordo».
«E allora le ho cambiato le carte in tavola. Vai lì e racconti la verità, e cioè che Brosio ti pregava di fare l’amore con lui e che prima di entrare nella casa del Grande Fratello ti chiamava tutti i giorni. Perché così è andata, vero Maria Luisa, è questa la verità, vero?».
Corona guarda Maria Luisa.
Maria Luisa è titubante ma risponde: «Sì». Poi prende coraggio e dice: «Però se faccio così sputtano Paolo e sputtano il suo manager».
Corona ha un guizzo, si alza e urla: «E allora! Se fai come dico io, vai avanti altri due mesi con altre ospitate, articoli di giornale e ti fai pagare ogni volta, ti fanno schifo i soldi? Non ti fanno schifo, vero?». Maria Luisa sembra più convinta, si alza e se ne va. E io mi appunto di vedere Non è la D’Urso per scoprire quale delle due versioni racconterà. La lezione è finita. Andate in pace. Corona si rimette a sedere e ricominciamo l’intervista.
QUALCHE ORA PRIMA
Ha visto più cose lui di voi umani. Perché lui umano dice di non esserlo. Sostiene di essere Dio. E siccome Dio inventa, lui ha inventato l’Italia, quella che abbiamo conosciuto per tanti anni, quella di nani, ballerini, politici, politici nei letti dei trans, vallette e veline, scoop accordati a tavolino, potenti e potentucoli, eterni navigatori, cavalli vincenti e cavalli falliti. Corona ha dormito in suite da mille metri quadrati e 10mila euro a notte, ha affiancato Lele Mora e gli è sopravvissuto, ha inanellato donne quali Asia Argento, Nina Moric, Belen Rodriguez, giovani modelle, inservienti cubane, è finito in carcere con pluriomicida, mafiosi, è stato picchiato dai poliziotti. Ha visto tanto. Ha visto tutto. È lui il virus. Le due cose che gli riescono meglio le elenca nella sua autobiografia: la prima cadere, la seconda rialzarsi. E infatti è ancora qui. Qui, per la precisione, è in una casa con la cucina a vista, lo studio dal soffitto basso che per entrarci ti devi chinare, alla Gabriele D’Annunzio, crocevia di personaggi di vario genere ed estrazione, un appartamento in cui Fabrizio attenderà la decisione del tribunale di Milano che gli dirà se potrà restare ai domiciliari o se dovrà tornare in galera. Quando arrivo, alle ore 3 di una domenica pomeriggio, la tv è sintonizzata su Inter-Atalanta, la tavola è imbandita, lui è a petto nudo, pantaloni di tuta, piedi scalzi. Definito, ma magrissimo.
«Vuoi sapere cosa ho mangiato ieri?»
Cosa hai mangiato?
Si rivolge a una ragazza sudamericana: «Scusa cosa ho mangiato ieri?»
La ragazza risponde: «Hai mangiato tre pizze e due scatole di gelato».
Fabrizio fa gli onori di casa: «Lei è Mariana, venezuelana, una modella, guarda quanto è figa, è figa no? (Mariana scuote la testa). Lui è Matteo Bizzarri uno stilista che sta facendo un brand fighissimo con mio figlio (Matteo, un ragazzo con un ciuffo a scalare che gli copre l’occhio destro, scuote la testa). Lui è Gianni, store manager del negozio di Versace quando Milano era negli anni d’oro (Gianni, un signore dal maglione di lino e dal sorriso rassicurante, inclina la testa). Gianni vorrei un po’ di vino, per favore, grazie». Mi siedo accanto a Corona. «Lei invece è Maria Laura, la fidanzata di Brosio, sai Paolo Brosio che ora è al GF Vip? Eh, lei stasera andrà dalla D'Urso a rivelare che è un malato sessuale. Nel 2007 io vendevo un servizio al prezzo di un appartamento, 200mila euro per 2 foto, quel mondo lì era un mondo dorato, solo i cretini non facevano i soldi, pensa che oggi al GF quello che ha preso più soldi ne ha presi 30mila, stasera questa ragazza prende 1.500 euro, qualche anno fa l'avrei venduta a 15mila. Vuoi un po’ di riso?». Grazie. «Sai qual è la ricetta? Pollo, riso e amore». Mariana, che l’ha cucinato, ride. E scuote la testa.
Chiedo: esiste l’amore?
«Secondo me no, esiste la felicità di attimi, l'amore boh». Interviene ancora Mariana: «Tu sei innamorato di te stesso».
«Sempre stato. Certo, ho avuto un sacco di momenti di amore, di attimi di felicità immensi, i primi mesi con Nina, alcuni mesi con Belen, ma ho sempre avuto un obiettivo ed ero concentrato su quello, avevo un demone e un pelo sullo stomaco che non ha mai avuto nessuno, la mia era una scelta di vita, una battaglia, come ha scritto Massimiliano Parente ero un vendicatore di un mondo che ho colpito da anarchico. Il mio obiettivo era entrarci per distruggerlo».
Chi volevi vendicare?
«Mio padre. Era un grande giornalista ed è stato fatto fuori dal sistema. Dalla Rai, nel 92, per un titolo sui politici e la Cupola; da Mediaset, perché non appoggiò Berlusconi nel 94. Andò alla Voce con Indro Montanelli e quando hanno chiuso non ha più potuto lavorare. Da quel mondo, è stato sconfitto e io l'ho voluto vendicare».
Dietro di lui ci sono le copertine in miniatura di Moda e di King, le due riviste fondate e dirette proprio da suo padre. Il rapporto con lui è un tema centrale del libro. Che non a caso finisce così: «Penso che se solo avessero pronunciato un “bravo” in più per la mia prima pedalata senza ruotine, se solo avessi avuto venti o venticinque carezze in più, forse allora godrei di quella tiepida forma di infelicità riservata a chi accende un mutuo per allevare marmocchi in un trilocale di periferia e colleziona nella penombra i punti del Carrefour e si accontenta di essere un mortale amato da altri mortali».
Quanto ti sono mancate queste carezze?
«Tantissimo. Ho avuto un'infanzia molto complessa, perché mio padre era un uomo in carriera importantissimo, mia madre era preoccupata per mio fratello maggiore e io ero quello che doveva sempre essere felice. Sono andato via di casa a 17 anni, nel 91 era considerata una cosa un po' folle, a 18 vivevo a Miami, facevo il modello e ho rischiato di finire male male». Si ferma. Scatta in piedi. Lautaro Martinez segna. Corona urla, esulta, si rimette a sedere: «Questa è una vittoria importante, caro mio. Gianni, mi prendi una schiacciatina e una Coca per favore? Comunque questo riso è veramente molto buono. Sai cosa c'è dentro?». Risponde Mariana: «L’amore». E scuote la testa.
Gianni gli porge schiacciatina e Coca cola in bottiglia. Corona continua: «Negli ultimi 22 mesi ho fatto 11 mesi di galera e 11 di domiciliari, posso uscire solo una volta a settimana, però a me non cambia un cazzo anche perché quando ero in comunità avevo tre cellulari e tenevo tutto sotto controllo, da questa casa è passato chiunque in un anno».
Ma ora sulla carta d’identità, alla voce professione, cosa ci scriveresti?
«Imprenditore, perché fondamentalmente ho un'agenzia di comunicazione web e formiamo contenuti editoriali».
Cosa vuol dire?
«Esempio: propongo gli ospiti ai programmi e li dirigo per assicurargli maggiore visibilità, come con lei - indica con una forchetta Maria Laura - che se fa come dico io avrà ospitate per per le prossime 4 settimane. Non è semplice, devi avere una dote per farlo».
Hai scritto un’autobiografia. Che è un romanzo. Che è la tua vita.
«La mia vita è un romanzo che non ha mai fine. Non ti dico quello che è successo nell’ultimo mese».
Cosa è successo nell’ultimo mese?
«Il video pubblicato su Instagram della mia ex moglie, dove la minaccio, l'indomani mattina dovevo andare in tribunale per un processo molto importante dove mi dovevano togliere 9 mesi, la sera sono tornato a casa e avevo 39 e mezzo di febbre, poi mio figlio Carlos ha avuto una crisi ed è scappato di casa per un giorno, il giorno dopo mi hanno condannato, poi ho preso il Covid, mia madre è stata ricoverata in ospedale, Carlos ha preso il Covid, poi io sono andato dalla D'Urso per difendermi, mi sono arrivate tre denunce gravi, mi ha fatto causa anche Mediaset, hanno parlato di me Vanity Fair, Il Giornale, il Corriere della Sera, Walter Siti, Giletti e andrò da Fazio».
In Come ho inventato l’Italia dici: «Io nella mia follia divina sono vero».
«È vero, io dico a tutti la verità, sempre, in qualsiasi caso, anche se è brutta».
«La tragedia è sempre preferibile alla farsa».
«Spero di morire ammazzato fra 5 giorni, io non voglio morire come una persona normale tipo che cado dalle scale».
«Il denaro è un talismano contro l’insicurezza, una corazza».
«La mia più grande malattia. Ogni anno da 25 anni guadagno tre milioni di euro in media, non li guadagno spacciando, truffando, facendo robe finte, io li guadagno per ciò che ho creato. C'è gente che paga 2 o 3 mila euro per venire qui per farsi una foto, prendere un caffè, un appuntamento».
La svolta è arrivata con Lele Mora.
«L’ho visto 3 mesi fa, in strada, per sbaglio». Sembra la scena di un film…
«A me è sembrato un estraneo, mi fa pena, perché si atteggia come fosse ancora quello di una volta ma ormai è il nulla, i protagonisti del mondo dello spettacolo dal 95 al 2005 sono tutti finiti».
Cos'era il potere prima e cos’è ora?
«Una volta il potere era in mano ai politici, ma i politici che abbiamo ora sono le persone meno potenti che esistono sulla faccia della terra. Sono tutti gay. Dinne uno, ed è gay. In Parlamento c’è una lobby gay pazzesca. Adesso il potere è la magistratura».
E chi è influente oggi?
«Fedez e la Ferragni, anche se sono due ebeti, ma sanno usare i mezzi di comunicazione, come Trump, pure se ha vinto Biden. Ma ho il mio pensiero anche su questo».
Cioè?
«A vincere non è stato Biden, ma la Cina. È finita, noi siamo finiti, con la vittoria di Biden è la Cina che controllerà la nostra vita. Uno dei più grandi errori di Trump è stata la guerra a Huawei, e gliel’hanno fatta pagare. Guarda caso proprio nei giorni delle elezioni è venuto fuori che Putin stava male. Putin, l’amico di Trump».
A Libero hai detto: «È meglio che non dico quello che penso veramente del Covid e dei negazionisti».
«Il Covid è un'influenza come un'altra, solo che non c'è il vaccino, fine».
Sempre a Libero hai detto che le scuole dovevano essere le prime a chiudere.
«Certo, la scuola è la prima fonte di contagio. I ragazzini se ne fregano delle mascherine, poi vanno a casa, contagiano i genitori e da lì parte tutto. La scuola doveva partire a luglio quest’anno, si sarebbero evitati tanti casi».
Prima parlavi della Ferragni e di Fedez…
«Se fossi stato un agente di fotografi come lo ero prima avrei sicuramente portato a casa qualche foto compromettente di Fedez. Fedez la chiaverà una volta ogni due mesi, a lei di fare l’amore non frega niente. Quello che fanno è tutto studiato a tavolino, secondo me sono andati veramente in quelle cliniche dove scegli il sesso della seconda figlia, nascerà sicuramente bionda con gli occhi azzurri. Per loro i figli sono un progetto editoriale, così possono coprire tutti i target».
Hai detto la stessa cosa di tuo figlio, nel libro.
«È vero, ma poi è cambiato tutto. Comunque questo riso è buonissimo». Sgrana gli occhi. Punta la televisione: «Ma vai a cagare!». L’Atalanta ha pareggiato. «Abbiamo sbagliato troppi gol! La solita Inter, la solita roba!».
Chi è il nuovo Corona?
«Non potrà esserci, non esiste. Metti che io entro al Grande Fratello, hai il 10 percento in più di share, ma solo perché la gente sa che finalmente entrerebbe uno vero, perché ormai oggi non puoi più dire niente, devi stare attento a tutto, infatti la puntata della D’Urso dove c’ero io l’hanno cancellata da Mediaset Play. Ti faccio un esempio: se io avessi la foto di un politico molto noto e molto famoso che limona con un uomo secondo te Chi avrebbe il coraggio di pubblicarla?»
No.
«Esatto, nessuno vuole rischiare».
Chi è un personaggio oggi?
«Io, fine. Adesso sono tutti delle nullità, in tv ci sono sempre i 5 o 6 opinionisti del cazzo, i personaggi vanno solo a raccontare storie pre impostate. È tutto falso. Il mio sogno sai qual è? Fare l’intervistatore, vorrei fare un Letterman italiano, un tavolo, una scrivania e le mie domande, che farebbero più notizia delle risposte, perché se arrivasse in studio l’attore o il cantante che nella realtà è gay io glielo chiederei e dopo la sua risposta negativa mi metterei a ridere. Magari prima o poi lo faccio, magari su Twitch».
Nel tuo libro parli anche dei calciatori.
«Sono la razza peggiore, sono degli ebeti, i più sfigati sulla faccia della terra, tipo Ronaldo, uno sfigato cronico. L’unico rimasto che merita rispetto è Ibrahimovic».
Tu rifuggi la normalità.
«Certo, ho la paura di non vivere nella centrifuga, io vorrei fare qualcosa dove rischio la vita perennemente».
Perché invece di dedicarti alle starlette non hai utilizzato tutti i tuoi contatti e le tue informazioni per trovare, chessò, Matteo Messina Denaro?
«Se volessi lo troverei. Sai perché non lo cerco? Primo perché non sono libero, secondo perché mi ci dovrei dedicare almeno 3 mesi e in quei 3 mesi non guadagnerei. Devo andare un attimo in bagno, mi aspetti?».
Nell’attesa Mariana, Gianni e Matteo sparecchiano. Io parlo con Maria Laura. Mi racconta di essere di Reggio Emilia, della sua storia con Brosio: «Ci siamo conosciuti quest’estate, poi, quando lui è stato ricoverato per il Covid, non ci siamo visti per un mese ma mi chiamava tutti i giorni e sono stata l’ultima persona che lui ha chiamato prima di entrare al GF, era quasi commosso». Mi dice che alle 18:30 deve uscire per andare dalla D’Urso e che prima di entrare in diretta dovrà sottoporsi al tampone. Quando ritorna, Corona commenta la partita, finita 1 a 1, poi punta Mariana: «Guardala, ti ricordi Marlon Brando quando arrivato a una certa età si è sposato con la nativa indiana? Lei non assomiglia alla nativa indiana? È stata l’unica che è riuscita a prendere mio figlio Carlos per il verso giusto: gli ha fatto un rito con una campana tibetana e dei libri strani e alla fine lo ha fatto ridere». Mariana scuote la testa. E commenta: «Carlos ha un’energia che va oltre questa terra. Poi quando ti ritrovi un padre come Fabrizio Corona che non crede in Dio ma dice di essere Dio, come fai a sostenerlo?».
Se sei Dio dimmi chi è Salvini.
«La persona più inutile che esista sulla faccia della terra, nessuno si ricorderà di lui».
Alfonso Signorini.
«È un uomo di potere».
Andrea Iannone.
«È un povero sfigato. La cosa più triste è che per stare con Belen spendeva 3 milioni di euro l’anno e adesso Belen sta con uno che se fanno un weekend insieme al massimo spendono 80 euro».
Stefano De Martino.
«Alla fine è un bravo ragazzo».
Perché Morgan ce l’ha con te?
«Perché vorrebbe essere me».
Milano.
«Io sono Milano, io l'ho creata. Ora è morta, non c'è un locale figo. Gianni, diglielo tu! Gianni è stato per anni il responsabile del negozio di Versace di via Montenapoleone, tutti passavano di lì, ora quel giro non esiste più. L'Hollywood era la discoteca più famosa del mondo, oggi ci trovi 4 sfigati, 4 scappati di casa e 4 pirla del cazzo che si sentono fighi, tutti cocainomani. Oggi anche l'uso della coca è diverso da prima, anni fa potevi sniffare solo se facevi parte di un’elite, oggi la usano tutti, non costa niente».
Come nelle feste di Genovese.
«Ha compiuto reati gravissimi. Si becca minimo 20 anni». Fa due con il dito. «Venti anni».
La prima volta che l’hai sniffata?
«A 17 o 18 anni».
L’ultima?
«Nel 2013. Non potrei nemmeno se volessi, mi fanno gli esami dei capelli ogni 45 giorni e l'esame delle urine ogni 10».
La prima volta che hai fatto l'amore?
«Con la cameriera di casa all'età di 12 anni».
L'ultima?
Si gira verso gli altri: «Che giorno è oggi?». Gianni risponde: «Domenica». «Mercoledi. Da due notti dormo con Mariana, ma non scopiamo, te lo giuro, però ci abbracciamo».
Mai avuto esperienze omosessuali?
«Sono stato fidanzato con 3 o 4 lesbiche, ho fatto tantissime esperienze sessuali strane, a Miami andavo nella casa di Versace e tu non puoi avere idea di cosa succedeva lì, orge con donne, uomini, non ne hai idea. Ma rapporti gay mai. Gli omosessuali li ho sempre usati, come ho usato tutti quanti, sempre».
Ti sei mai fatto qualche remora?
«Mai. Adesso uso le persone peggio di prima. Qui per esempio il weekend viene una signora molto ricca di Verona, una pazza psicopatica che dice di essere mia moglie, e mi tiene compagnia. Io ci parlo e lei è felice».
Hai mai preso steroidi anabolizzanti?
«Mai, mi faccio di arginina, carnitina, testosterone, tutta roba naturale. Prendo 40 pillole al giorno. Poi bevo il Lasics, che è uno dei più forti diuretici sulla faccia della terra, se tu lo prendi ora pisci per i prossimi 4 giorni. In teoria lo puoi prendere una volta alla settimana, io ne prendo due al giorno, ho un rene che ormai è a puttane, lo prendo alla mattina, senza mangiare, con degli effetti allucinanti. E poi, una volta al giorno prendo il Cialis».
Hai bisogno di un aiuto?
«Per farmelo rizzare? No, una volta che ti sei assuefatto da quel punto di vista non fa più effetto. Però aumenta la pressione sanguigna e i battiti cardiaci, per questo sono così asciutto».
Faresti sesso con Selvaggia Lucarelli?
«Lei ha sempre voluto scoparmi. Il primo ricordo che ho di lei risale al 2002, un viaggio in auto da Roma a Milano dopo un programma su Rai 2, io, lei e il suo compagno Laerte Pappalardo. Poi nel 2009 avevo fondato un giornale e le avevo proposto la direzione. Lei mi chiese 10 mila euro al mese, io glieli stavo dando, ma al momento di firmare Belen viene da me e mi dice che se l’avessi presa, mi avrebbe lasciato. Era gelosa e aveva capito come sarebbe finita».
Belen di te ha detto che sei come una droga.
«È la verità. Vuoi starmi lontano ma non ce la fai, sono io il virus».
La migliore donna a letto che hai avuto?
«Con Patty Bonetti, una modella italo cubana».
Sono le 18:30. Un autista viene a prendere Maria Laura. Corona stoppa l’intervista: «Allora ora aspetta un attimo che lei deve andare via». La addestra su quello che dovrà dire davanti alle telecamere. E si raccomanda: «Parla con un tono da santa, non essere volgare, ma dì che Brosio si è innamorato di te, che avete una storia, sii cattiva». Appena esce Corona si gira e fa: «Se fa come dico io può funzionare perché lei non ha la faccia da troia, stasera guardala». Poi si mette una t-shirt, mi fa fare un giro per la casa, tra un Picasso originale, l’angolo palestra, la collezione dei libri di moda del padre, alcune foto. Si rimette a sedere per fare una storia su Instagram e pubblicizzare l’account di un certo Luca Valori.
Per questa storia ti paga?
«Certo».
Quanto guadagni adesso?
«Sono uscito il 7 dicembre dal carcere, ho fatto 62 giorni dentro una stanza chiuso e ad oggi ho guadagnato 2 milioni. Sai quanti soldi mi hanno rubato? Avevo una casa da 3 milioni a Roma e me l'hanno sequestrata, ho pagato 1 milione di multe, mi hanno sequestrato 4 milioni in contanti, mi hanno rubato 1,5 milioni in contanti, ho perso 3-400mila euro in minchiate, avrò guadagnato nella mia vita un 50 milioni di euro in tutto».
E come li spendi?
«In niente, una volta li spendevo in cene tra amici, io per loro pago tutto, li mantengo, qui ho 40 mila euro di costi al mese, dati da affitto, 12 dipendenti, cameriera, autista, macchina, cuoco».
Cos'è il carisma?
«Fabrizio Corona è puro carisma. Se io oggi vado a Los Angeles ed entro in un posto dove nessuno sa chi sono, tutti si girano comunque a guardarmi».
Cosa ti manca ora?
«La felicità».
Riuscirai mai ad averla?
«Penso di no. La mia giornata inizia alle 8 del mattino e finisce alle 3 di notte, dedico tre ore al giorno a capire cosa fanno i personaggi che mi interessano studiando i loro social, leggo i quotidiani, guardo le trasmissioni televisive. Nonostante abbia fatto 8 anni di galera sono ricco, sono milionario, potrei smettere di lavorare, potrei cambiare vita, anche perché la vita che faccio mi fa rischiare di tornare in galera però io senza lavoro non so stare perché sono molto ambizioso».
Cosa sogni di notte?
«Non sogno, io sono un po’ come Thomas Shelby di Peaky Blinders, che per dormire ha bisogno dell’oppio. Io se non prendo due Tavor non dormo e vedo i mostri».
C'è qualcosa che ti fa paura?
«Niente, nemmeno la morte».
Davvero vorresti morire sparato in strada?
«Davvero».
Nel tuo libro dici: «Nulla può accadermi di male se non l'indifferenza del mondo».
«Ma è impossibile che accada ormai».
E sulla lapide cosa scriveresti?
«Ma va, la lapide… Io ho bisogno di un mausoleo, io sarò più famoso da morto che da vivo».
Se questa fosse la tua ultima intervista cosa vorresti dire?
«Fate una serie tv su di me, dovete puntare sul simbolo, un po’ come il rapper Tupac, Marlon Brando, perché non ci sarà più una persona come me».
EPILOGO
Ora di cena. Mariana si è seduta su un divano a leggere un libro, lo stilista è in cucina. Fabrizio mi saluta e si raccomanda anche con me: «Non farmi arrestare un’altra volta con questa intervista». Gianni mi scorta al cancello e mi saluta cordialmente. La sera guardo Non è la D’Urso per scoprire quale delle due versioni ha scelto di raccontare Maria Laura ma, colpo di scena, la ragazza non si presenta in studio. A un certo punto appare in collegamento. La D’Urso spiega: «Maria Laura non ha potuto essere qui perché è risultata positiva al tampone». Mi sento come quelli che vengono a sapere che sono stati traditi dalla moglie leggendo un giornale. Contatto Corona, scrivo su Instagram a Maria Laura. Naturalmente non può rispondermi, sta raccontando che Brosio è il suo amante e che con lui ha una relazione che va avanti da mesi. Anche lei, alla fine, ha scelto Corona. Il giorno dopo leggo di lei e della sua storia d’amore sui siti di informazione. Per fortuna leggo anche il suo messaggio di risposta dove mi dice che il test rapido aveva dato un esito sbagliato, in realtà era negativa. Penso che Corona ha convinto pure lei e che ha forgiato un’altra creatura a sua immagine e somiglianza. Forse è vero, penso. Esiste sicuramente il Corona virus, ma nella società italiana in cui viviamo - in maniera quando subdola, quando palese - si è insinuato anche l’altro virus. Che ha il suo nome e il suo cognome. Fabrizio Corona. Andate in pace.