Tananai, la piccola peste. Questo il significato del nome d'arte di Alberto Cotta Ramusino, oramai apprezzatissimo cantautore. Apprezzatissimo cantautore che, dopo l'uscita del nuovo singolo lacrime-strappa dal titolo 'Ragni', è pronto a partire, da novembre, per un trionfale tour nei palazzetti. Il suo successo non sembra essere una delle tante 'Storie Brevi' della musica nostrana, eppure è riuscito comunque, ancora prima di partire con le date, a pestare un olentissimo merd*ne. I fan, anche quelli della prima ora, sono inferociti per il costo dei biglietti. O meglio: sciami di indignati se la stanno prendendo con una profumata offerta di TicketOne: sborsando 100 euro in più, previo acquisto del ticket d'ingresso (50-70 euro), sarà possibile farsi una foto con l'amato cantore di "Tango". Si tratta di una pratica piuttosto diffusa, quella del 'Meet & Greet', già messa in atto da altri artisti prima di lui. Come Madame che chiedeva la stessa cifra o Marracash che arrivava fino a 180 euro extra per il 'servizio' (?). Resta che la lamentatio esonda e, considerato che la fama di Tananai non dura esattamente da due lustri, non manca chi gli dà apertamente del "cogli*ne montato", postando video di situazioni collettive e più umili in cui il nostro era solito esibirsi fino a non più di un anno orsono. Per venti e euro. Oggi s'è montato la testa? Può essere. Oppure il suo management lo odia. Delle due, l'una.
Un danno d'immagine brutto e buono per il giovane Tananai, ora accusato in pubblica piazza social di contribuire a rendere i concerti un'esperienza per pochi. E, soprattutto, per ricchi. L'obolo "Meet & Greet", come il cantante precisa via storia Instagram, garantisce anche l'ingresso anticipato allo show e la possibilità di godersi il soundcheck, ovverosia le prove. Pure questo, comunque, non placa le folle adirate: chi, pagando un umile biglietto da 50-70 euro aspetterà fuori dal Forum svariate ore prima di accedere e sperare in una prima-seconda fila, rischia di rimanere comunque a bocca semiasciutta. Perché la precedenza verrà di fatto data a quelli che ben spendono, dentro dal pomeriggio e senza stress.
Chi più paga, meglio alloggia. Non è mica una novità. Ma stona rispetto al mood che da sempre ostenta Tananai, uno che sui social scrive di non vedere l'ora di riabbracciare i fan, che posta reel sornioni in cui sembra essere loro amico da una vita e da tale si pone. A prescindere dai gusti musicali, abbiamo tutti o quasi l'impressione di conoscerlo dall'asilo, di poterlo considerare un matticchione ancora incredulo del successo ottenuto e che considera cotanto successo ottenuto un risultato collettivo da condividere con ogni seguace, non certo solo con chi ha il portafogli abbondante. A prescindere dalla narrazione - che è sempre verosimile, mai vera e basta - questo qui pro quo ha l'aria di una comunicazione sbagliata, tagliata su misura per qualcun altro. Non per quel buontempone di Tananai, il 'cucciolo', la mascotte abbracciatutti della musica italiana.
"Odio tra i palazzetti a fuoco", scrive qualcuno su X per lamentarsi dell'esborso, parafrasando - in modo piuttosto geniale - il testo di "Tango". Se Tananai non è certo il primo a ricorrere a questa formula d'acquisto, non se l'è inventata lui, di certo non si tratta di una 'offerta' in grado di suscitare simpatia. Al contrario, allontana. Come sono lontani i tempi in cui i concerti di sicuro costavano molto meno e, se volevi vedere l'artista, ti piazzavi all'uscita del Forum e speravi di beccarlo all'uscita. Stava a lui (o lei), poi, decidere di fermarsi per due chiacchiere e qualche foto con i fan oppure tirare dritto e rientrare in hotel. Nessuna delle due scelte veniva criticata, da che ne abbiamo memoria, contava già "l'emozione" di averlo visto/a a un palmo di naso. Erano bei tempi. Non possono proprio tornare? Gli abbracci a pagamento sanno davvero di élite. E l'élite, qualsiasi élite, sta sul caz*o a tutti, come gli ecomostri. Tananai, che caz*o fai?