Il Mago del Gelato (e altri scaldapubblico tarantolati a caso) voto 5
15.29, con un minuto d'anticipo inizia il Concertone del Primo Maggio. Come da tradizione, salgono sul palco sconosciuti scaldapubblico che pagano il dazio di non essere (ancora) famosi sciogliendosi al sole. Forse hanno detto loro che più s'agitano in scena, più avranno possibilità di partecipare al prossimo Sanremo. Lo avrei fatto anche io, solo per godermi (il vano) spettacolo. Del primo gruppo a cui tocca, non per snobismo - qui siamo a Sparta e non abbiamo nemmeno la scaletta, ci siamo persi il nome. Comunque, il cantante con gli occhiali da after ripeteva ossessivamente che "il diavolo non dorme mai", in qualche dialetto non valdostano. A seguire, Il Mago del Gelato (naming bizzarro): sarebbe un'altra band. Fanno casino per tre minuti urlando a mantra "Primo Maggio!", "Primo Maggio!", come fossero "Su le Mani!" alle Rotonde di Garlasco. Vabbè, arriva Big Mama che annuncia un contest per esordienti e ammette: "Non ho dormito tutta la notte". Forse, pensando agli opening che ci avrebbe rifilato. In tal caso, comprenderei.

C'è un contest e arriva anche Mimì da X Factor (che non vuole farsi riconoscere?) voto 5-
15:40 Allora, visto che tutto deve necessariamente diventare un talent altrimenti non è televisivo (c'è un preciso posto all'inferno per chiunque si sia inventato 'sta panzana) ecco il contest per emergenti annunciato da BigMama. Nel pomeriggio, credo proprio sotto al sole a picco, si sono esibiti in tre, uno più lagna dell'altro. Forse, appunto, per il caldo. Vince tale Dinike (penso, è una trascrizione fonosintattica, che ne so) ed è tutta contenta con due maxi-premi tra le mani. La raggiunge sul palco Giglio che non è un concorrente dell'ultimo Grande Fratello, bensì la trionfatrice dello stesso concorso lo scorso anno. Ciumbia. Valgono ancora come scaldapubblico? Sì, ma meno tarantolati.
15:51 Arriva Mimì, ultima vincitrice di X Factor che poi ha fatto qualche spot pubblicitario, credo per compagnie telefoniche target Gen Z. Canta (malino) di uno che "parla di Manhattan ma sa di Brooklyn". Ma che gente figa conosce, 'sta Mimì? Io al massimo incontro persone di Corvetto ma paiono di Rogoredo. Comunque, occhiali scuri sul viso, tuta scura da cantiere, pare non voler farsi riconoscere. Non che ci fosse poi tutto questo rischio, stellina, ma ok, come preferisci tu.

Ci sono due Anna, una si porta appresso un vulcano: voto 5 miagolato
16:00 Piomba sul palco una che si emoziona: "Non mi ero mai esibita davanti a così tanta gente". Di nuovo, non abbiamo idea di chi sia, forse si chiama "Anna e il Vulcano", ma non ho certezze. Comunque le piace molto Lucio Dalla ma miagola di un tizio: lei vorrebbe salire a casa sua perché ha ottimi gusti musicali. Ottimo prerequisito. Alla fine, comunque, non si quaglia. L'avrà scritta nell'androne di costui? Mi piace pensare di sì. A seguire, un'altra Anna che vorrebbe "una nonna con il rosario e poi fare tutto il contrario". Tipo novena satanica? Chissà. Comunque il suo primo disco si intitola "Principianti". Trovo molta onestà nell'onomastica scelta, almeno questo, dai.

Meta e Noemi recitano la sicurezza sul lavoro (5), Le Bambole di Pezza spettinano (10)
16:15 Intervengono Noemi ed Ermal Meta declamando una canzone di De Gregori "di 50 anni fa" che racconta di "Pablo", ucciso dal padrone sul lavoro. Segue riflessione su quanto il tema sia purtroppo attualissimo tuttora. 10 al tema, 5.5 alla recitazione. La spontaneità di due tronchi di pino, sinceramente. Ho visto recite delle elementari con 'attori' più appassionati.
16.20 Irrompono le Bambole di Pezza e finalmente inizio a spettinarmi. Vestite in rosso latex, cantano di parità salariale e altre 'quisquilie' femministe che a oggi restano purtroppo biechi miraggi. Il tutto senza piangersi addosso ma facendo un casino micidiale. Tre pezzi da Manuel Agnelli con la vulva incazz*atissima. BigMama le congeda con tanti ringraziamenti, "Ciao, femminoni!".

Andrea Cerrato appena uscito dal GREST o dai Pinguini Tattici Nucleari? voto 4
16.25: Oddio, c'è un maschio! Come ha fatto ad arrivare lì questo palese e brutale simbolo del patriarcato?! Comunque si chiama Andrea Cerrato e sembra appena uscito dall'oratorio estivo, il boss dei chierichetti. Nel primo bramo, ripromette di "tatuarsi domani le sfighe di oggi". In più, molti riferimenti evangelici nel testo: dallo spezzare il pane ad 'ama il prossimo tuo'. Tutto ciò per "diventare umani al top". Per fortuna smette di salmodiare e inizia a parlare: il tema della sicurezza sul lavoro gli è molto caro perché in cantiere ci ha perso un amico. Lo vuole ricordare, anche se non ne fa il nome. Purtroppo, ci sarà un altro brano. Prima di esibirsi, istruisce il pubblico su come muovere le mani quando dirà 'compilation'. Ufficiale: siamo negli anni Ottanta. Ma non in quelli fighi di 'Stranger Things'. Passerà pure questa, su. Come ripete il nostro caro Cerrato "Ogni 'via!' è un 'vai!". Pare veramente una creatura messa al mondo, se fosse possibile, da Alfa e Max Pezzali. Fondendo solo ed esclusivamente le peggiori banalità di entrambi, incredibile, un talento, uno scarto dei Pinguini Tattici Nucleari, porello, la smetto di sparare sulla croce rossa, va bene, scusami Andrea. Qualcuno, però, te lo doveva dire.

Piedavide Carone vuol fare "la rivoluzione dei baci", sono quasi morta di melassa (4)
16.35: I conduttori, insieme a BigMama, tornano sul tema della sicurezza sul lavoro. Mostrano una clip del Papa appena trapassato che ne ha parlato spesso "ma non è stato mai abbastanza ascoltato". I tre dell'Ave Maria escono di scena annunciando Pierdavide Carone.
16.42 Quasi non ci speravamo più: ecco il primo 'famoso'. Ma, ovviamente, è una meteora. Pierdavide Carone, fresco vincitore di 'Ora o Mai Più' si guadagna il palco del Concertone con la sua prima hit dei tempi di 'Amici' che si intitola 'La Notte' - onestamente, sempre un gran pezzo. Pure lui con gli occhialetti da sole, forse saranno tutti fotosensibili 'sti artisti? Nel dubbio, il secondo brano che sfodera è, al solito, una fiacca pantomima di una canzone a caso di Lucio Dalla. Per introdurla, invita i presenti, ma anche gli spettatori da casa, a "fare la rivoluzione dei baci". "Perché in questo mondo dove si lanciano bombe, ce n'è tanto bisogno", aggiunge. Ma è diventato Kekko dei Modà? Un filo di melassa in meno e... niente, il brano, 'Mi vuoi Sposare?' sarebbe stato bruttarello/dimenticabile uguale. Pazienza.

Tredici Pietro, il figlio di Morandi, purtroppo latra (3)
16:50 Arriva questa giovane rapper, tale Ele A, e la buona notizia è che ho recuperato la scaletta del Concertone (per questo so come si chiama). E posso addirittura rendervi edotti dei titoli dei due brani che propone: "64 Barre di dopamina" e "Oro". Occhiali scuri (un'altra!) e vestita come per andare a fare la spesa sul lungomare, da vera baddie si congeda salutando nonna. Ciao.
16.56 "Sono solo un povero stronz0 che ha paura di guardarti negli occhi e rovinarti un sogno", si lagna Tredici Pietro (ma un tempo non era un aspirante rapper?). Figlio d'arte, con evidente salto di talento generazionale, è l'ennesimo pupo di Gianni Morandi che tenta di entrare nel mondo della musica. Gli va riconosciuto di non aver, se non altro, tentato la carta di 'Amici'. E qui, purtroppo, iniziano e finiscono i suoi pregi oggettivi. Almeno a giudicare, ve l'ho detto che da ora posso darvi i titoli della canzoni perché ho la scaletta e me ne bullo assai, dai due brani proposti e soprattutto latrati: "Verità" e "Tradirti". Uno su mille ce la fa. E dubitiamo possa essere proprio questo qui.

17.02 Centomilacarie, si chiama questo qui. Più borchie addosso che voce in corpo, versione cyberpunk. Ce ne propone due prima di levare il disturbo: "Non mi riconosco" e "Quasi nuda". La seconda è quella dal testo più preoccuapante: lui la mastica tra i denti (con centomila carie, immaginiamo) e poi la perde tra le mosche. Edward Mani di Forbice, senza forbici. Se ne poteva fare a meno, invece l'ho subito ugualmente. Potenzialmente ottimo nel ruolo di comparsa in un film di Ed Wood (googlate pure, nessuno s'offende. A parte i miei timpani, ma per altri motivi).
17.10 Finalmente Giulia Mei! Sempre un piacere rivederla in tv. La cantautrice è stata graziata dal 'no' ricevuto a 'X Factor' con il suo splendido inedito 'Bandiera', divenuto comunque un inno per tutte le donne, per tutte le persone. Dal vivo non delude affatto, anzi. Ma non avevamo dubbi in proposito. Sarebbe stato un vero peccato per lei ritrovarsi imprigionata per mesi a cantare roba d'altro. Inizia con un duetto con Anna Castiglia, poi passa alla già citata 'Bandiera' ("Della mia fica farò una bandiera che brillerà nella notte nera"). "Spero che non siano solo parole al vento e che il vento in cambi, fino ad allora continueremo a scendere nelle piazze, a cantare, a ballare e a fare rumore!", grida la bionda cantautrice. A differenza delle tante che sposano la causa femminista spesso per #adv social e dintorni, lei si distingue perché è una pasionaria, ci crede davvero e lo lascia grondare da ogni sillaba incazzata che (in)canta. Bravissima. Come sempre.

17.10 Un utilissimo pippone del Prof-influencer Vincenzo Schettini, quello col ciuffo da Arturo Brachetti, che unisce la Fisica al tema del lavoro brutalizzandoci in mezzo la forza di gravità. Forza di gravità che non c'entrava assolutamente, ovvio. Ma "i giovani sono fiori" e allora va bene così, facciamo finta che questo accrocchio di banalità abbia un senso. Comunque, la morale è: studiare è importante. Grazie, Vincè. Per ora sorvolo sul voto, ma arriverò anche da te, non disperare. Anzi, non resisto: al momento è un 2 (maroni). Ma so che saprai darmi altre gioie 'fisiche', vai forte!
17.19 Anna Castiglia, in cosplay da Zia Yetta, è sicliana e ho deciso che sia brava perché non la conosco ma l'ho appena vista cantare con Giulia Mei. Dunque, per proprietà transitiva. Propone 'U Mari' e 'Ghali', due brani che al primo ascolto non paiono nemmeno male, specie a livello di testo. Si considera una 'calamità', così canta, ma potrebbe essere tra le cose migliori viste sul palco finora. Pure perché subito dopo di lei, Ermal Meta annuncia MondoMarcio (che sì, clamorosamente, è ancora in giro, fuori dalla scatola).

Mondomarcio ancora finto rapper ammmerigano (si stuferà mai?) voto 3
Gian Marco Marcello, tieni 38 anni. Volendo proprio guardare il bicchiere mezzo pieno (preferisco non specificare di cosa), Mondo Marcio è un gran simbolo di resilienza - parola sempre orrenda. Nessuno se lo fila da quel dì in cui rappava di essersene stato "Dentro alla Scatola", ma lui non demorde, continua a sfornare dischi e brani sempre travestito da gangster del quartierino. Così tanto preso dalla parte che recita da non riuscire a pronunciare correttamente geolocalizzazioni nostrane tipo "Torre Velasca" ma pure "Milano", tutto gli esce fuori come se fosse born in the USA che manco Damiano David. Sono mortificata. Comunque, tre pezzi e leva il disturbo. Uno è 'na cover brutalizzata di Drinkin' in L.A., Bran Van 3000. Gian Marco Marcello ma come ti viene?? Come ti permetti?? Ah già, coi soldoni di papà.

Dente ultimo degli eroi romantici, re dei limoni passati presenti e futuri: voto 8
17.39 Disclaimer: io a Dente, Giuseppe Peveri, voglio bene. Gli voglio bene artisticamente, mi piacciono tutte le sue canzoni dai primi Duemila. E a perderci siete voi, se non lo ascoltate, cari miei. Uno che vede il tuo profilo in ogni nuvola e legge il tuo nome in ogni favola è l'ultimo degli eroi romantici. Poi, v'assicuro, si rimorchia un sacco coi suoi pezzi. Qui ci ha proposto "Favola" e "Senza di Me". Avrei preferito un concerto intero tutto suo. E qualcuno con cui limonare. Ma sto passando il primo maggio a pagellare il Concertone, una scelta di campo molto precisa: addio al cazzo. Ma sì, sempre sì, alla poesia gentile di Dente.
17.46 Federica Abbate al piano con una lagna che si intitola 'Tilt'. Tra l'altro pure lei "ha sbagliato da sempre" come Alessandra Amoroso in 'Stupida'. Fa solo questo pezzo, sbadiglio. Mi sveglia Noemi cantando a schiaffo 'Cancaminin' da Mary Poppins (è vero, credetemi è accaduto!). Annuncia i Patagarri - ah già, i veri vincitori di X Factor, ricordo...

I Patagarri fanno casino per la Palestina libera (10), Gio Evan sedicente poeta stracciamaroni (3)
17.52 Uè, son tornati i nipotini pazzi di Capossela! Ed è un piacere rivedere i Patagarri, sfornati dall'ultima edizione di X Factor, esibirsi dal vivo. "Hanno l'aspetto di qualsiasi imbucato a una festa", li commenta così Ermal Meta. Pare davvero, come sempre, che siano appena scappati da un 'caravan' di giostrai dopo una rissa da sbronzi male. Perfetti. Cantano, strombazzano e tamburano "I Sogni", "Hava Niglia" (gridando a ripetizione "Palestina libera!") e l'immancabile "Caravan". Come mai solo tre canzoni? Fin qui, abbiamo sentito latrare gente - senza talento - per molto più tempo (almeno, percepito). A proposito: sta arrivando Gio Evan, il poeta. Stiamo uniti.
17.58 Il sedicente poeta (?) Gio Evan in associazione a delinquere con il giovane cantautore Legno propone tre canzoni di cui non m'importa nemmeno di riferire il titolo. Spero solo passino in fretta ("Le ferite sono i segnalibri di chi ci ha provato", datemi un cappio, devo impiccarmi in bagno adesso, subito!). Il Francesco Sole de sinistra annoia e banalizza come al solito. Ma una buona notizia c'è: da quel Sanremo che fece qualche anno fa, se ne sente parlare molto meno. Il Festival ha fatto anche cose buone.

18.09 Dai ma questi son bravi davvero, pare trova l'intruso (insieme a pochissimi altri)! Gli Eugenio in Via Di Gioia forse li ricordate qualche Sanremo orsono con un brano strappamutande, Tsunami. Altrimenti, peggio per voi. Penso siano torinesi, e questo per mera esperienza personale lo considererei un difetto. Comunque, vestiti come per andare a fare la spesa dal veg shop cantano 'Infinito', 'Altrove' e 'L'ultima canzone'. Sono convinta che tutti i membri di questa band abbiano soltanto spazzolini in bamboo nel bagno di casa. E fischiettando se ne vanno, anche se Noemi non sa pronunciare il loro nome, come fosse tre tigri contro tre tigri, comunque un frontale verbale. Resta la presa bene che ci hanno regalato. Stiamo a vedere per quanto (ho la scaletta, ma ho imparato a temerla oramai...)
18.18 Uh ma questo è proprio lo slot di quelli bravi! Arriva anche Giorgio Poi, cantautore romantico e stralunato. Uno che sa scrivere. Cantare un filo meno, ma chissenefrega, non gli serve. Canta "Estate" e "Les Jeux Sont Faits". Lui e la ex sono diventati cenere, ma proprio cenere. Mentre alcuni musicisti sono morti di fame o di acufene, dice. Vabbè, speriamo che presto o tardi gli possa buttare meglio. Ma l'abisso, la disperazione da queste parti fa sempre presa. Non vi metto una sua foto, né lo inserisco nel titolo perché sta per arrivare Gaia (speriamo con coreografo al seguito o siamo rovinati). E immagino che, purtroppo, vorrete sapere di lei. Vi accontenterò (emoji del diavoletto viola che sorride compiaciuto).

Gaia puro autotune, purtroppo senza coreografo è solo fastidiosa: voto 4
18.25 Arriva Gaia, tutta in pizzo, ma purtroppo senza coreografo. Propone la sua hit sanremese "Chiamo io Chiami tu", facendosi presentare dal verso di un poeta portoghese (di cui m'è sfuggito il nome, perdonatemi, comunque introduzione piuttosto pretenziosetta, se posso dire). Poi passa a 'Fumo Blu', una roba così autotune da sembrare cantata da Robocop. Tipo rumori di lamiere. Peccato perché la voce della nostra non avrebbe assolutamente bisogno di 'sti effettacci. Il terzo brano è 'Addicted' ed ecco la riconferma: per adesso, Gaia ex X Factor nonché fu Amica di Maria, artisticamente di buono ha soltanto il coreografo con gli occhiali, che personaggio meraviglioso, lui.

Shablo non ha paura di rischiare "per la sua soul": voto 3
18.35 Torna la gang hip hop di Sanremo, quelli della 'Street Song' (sì lo so che ha un altro titolo, ma famose a capirse, su). Allora oltre al brano festivaliero, Shablo, Joshua, Tormento e Guè Pequeno ne propongono altre due perfettamente uguali "Spirito Libero" (che uscirà in duetto con Giorgia?! Così dicono, cioè così dice la scaletta, io che ne so) e una roba in cui la cumpa ripete ossessivamente "io non ho paura di rischiare per la mia soul". Esondazione d'inquinamento acustico r'n'b. Mefisto ce ne liberi.
L'omaggio di Brunori e Meta a Paolo Benvegnù: voto 10
18.44 Un momento di grande poesia, l'omaggio a Paolo Benvegnù, cantautore venuto a mancare improvvisamente quattro mesi fa. A rendergli onore sulle note di 'Oceano' pensano i Benvegnù insieme a Dario Brunori. Poi, con Ermal Meta interpretano 'Il Mare Verticale'. Una livello di delicatezza e poesia per cui, davvero, non c'è altro da aggiungere. Perfetti, nonostante la triste circostanza. "Io lascio che le cose passino e mi sfiorino perché non sono ancora in grado di comprenderle".

18.50 Secondo Noemi 'sto pomeriggio è proprio volato! Mah, insomma, ti dirò... Comunque ora breve pausa, in realtà di un'oretta, per video da parte dei sindacati e spazio al TG3. Il carrozzone dovrebbe riprendere alle 20.02, dice la scaletta. Ora d'aria. Ci leggiamo dopo, vado a scrivere un'altra roba che ancora devo finire (sì, me lo sono ricordata mo' - con imprecazione). Ed è coffee break signori!
20.05 Ma che modi sono? Tutta questa voglia di lavorare proprio al primo maggio? Il concertone, da sacra scaletta, sarebbe tornato in onda alle 20.20 (scritte in bold - grassetto per i non nativi digitali). E invece bell'e buono se ne riparte un quarto d'ora prima. Ho ancora mezzo cracker in bocca, sto sbriciolando sul divano mentre scrivo. Comunque sul palco alla vigliacca ricompaiono i conduttori, finalmente per cantare, ossia la roba che sanno fare. Insieme a La Municipal (no, non le guardie) propongono 'Albachiara', poi 'Diavolo in me' di Zucchero in un trittico che diventa presto un duo perchè Noemi si leva di torno senza un perché. Poco male, dopo Ermal Meta che intona 'One', Noemi torna in scena per esibirsi con BigMama sulle note di I Kissed a Girl, Katy Perry. Flirtano tutto il tempo del brano e alla fine, inevitabilmente, si scoccano un bacio. Madonna e Britney c'avevano messo la lingua, ma facciamo finta che Italians do it better, coccoliamoci con i modi di dire. Un tempo, magari, sarà stato anche così.

Sarah Toscano debella Carl Brave e la ringrazio tanto: voto 9 (a lei, eh?)
20.18 C'è questo qui, Carl Brave, se non sbaglio un tempo in combutta con Tommaso Paradiso in 'Stanza Singola'. O forse era n'antro della scuola romana che ci siamo recentemente meritati. Comunque, pare un po' MondoMarcio coi baffetti da Charlot. Canta 'Morto a Galla', non mi interessa. Poi annuncia il suo nuovo disco di cui non ho capito il titolo ma c'è dentro un'architrave. Su 'Flash' gli 'viene da piagne', lo ripete mille volte perché, disgraziatamente, fa proprio parte del ritornello 'sto verso. Ha senso soffrire così? No. Però stiamo buoni che seguiranno a breve tempi migliori: il nostro sta per darci due feat di livello - non certo per merito suo. Il primo è 'Perfect' in duetto con la sempre freschissima Sarah Toscano. Lui la annuncia come se se ne fosse totalmente dimenticato il cognome, lei salva la performance ogni volta che apre bocca. La canzone sarà quel che è, nel ritornello quella ripetizione in loop 'Notte e giorno' pare la sigla di un vecchio spot su intrugli dimagranti. Ma Sarah Toscano è sempre un raggio di sole e le voglio del bene sincero (non ci ho mai mangiato insieme, solo mi fa questo effetto). Carl Brave chiede al pubblico "più caciara" per la nostra, senza rendersi conto che, probabilmente, la gente non stia applaudendo abbastanza forte a causa sua, mica della sodale. Lo strazio si chiude con 'Macumba', vecchia ma non troppo hit di questo qui insieme a Noemi. Debellato.
20.30 Parte un altro pippotto riguardo alla sicurezza sul lavoro, la prendono larga: si parte dalla Carta di Urbino. Pubblicità.

BigMama monologa contro l'odio social (e se non altro dura poco): voto 7
20.38 BigMama monologa contro l'hating social. "Le persone che scrivono cose cattive, molto spesso hanno l'età dei miei genitori. Il mio corpo me ne ha fatte passare tante, a 20 anni mi ha chiuso in ospedale per la chemioterapia. Io l'ho perdonato, perché voi non ci riuscite? Quando ricevete commenti d'odio, guardate i profili di vi ha scritto brutte parole, guardate le loro foto profilo e ditevi: 'Menomale che io non sono così!'. Io non particolarmente fan dei monologhi in tv, ma a parte qualche chilo retorico di troppo, questo se non altro dura poco e BigMama è super televisiva. Convince sempre quando parla. Più di quando canta, mia umile opinione.
Alfa, il nipotino 'artistico' di Jovanotti nel fiore delle (sue) banalità: voto 5
20.45 Ariecco Alfa, avevo quasi fatto in tempo a dimenticarmene dopo quel sanremo... Western (?). Sono decisamente fuori target per farmi piacere 'sta roba, ho raggiunto limiti d'età tali per cui certune fregnacce amorose mi risultano quello che sono: fregnacce. Qui, poi, in salsa teen. Non posso farcela. Il nipotino di Jovanotti parte con 'Via' ed è subito la volta di 'Filo Rosso' (quella col ritornello che "Questo amore ci fa dormire male cinque ore, pensarci tutte le altre diciannove", la sai, non mentire). I due della canzone si prendono e si mollano nel giro di tre minuti di canzone, "da innamorati a sconosciuti". Lei mo' si vede con uno che se non si fosse rotto il crociato, oggi giocherebbe nella Nazionale di Calcio. Ve l'ho detto e ve lo ripeto: non ho l'età. Però pure lui, faccino pulito qui, ci si impegna con le banalità urticanti. Tale e quale a 'zio' (artistico, non sono mica parenti eh).

Arisa incanta ancora (e sempre): voto 9
20.51 I miei timpani veleggiano verso il nirvana appena apre bocca Arisa. Che benedizione. Pure se pare che si sia svegliata cinque minuti fa. Dopo un inizio bizzarro, sceglie il brano 'Democrazia', si lancia in quella poesia che è 'Canta Ancora', colonna sonora del film "Il Ragazzo coi Pantaloni Rosa". Giubbino di jeans, vestita a casaccio, non le serve altro che la voce per mesmerizzare. E, infatti, lo sa fare così bene. Voglio un disco di inediti e lo voglio ieri. Capito? Ieri!
Provaci ancora Prof Schettini! voto 3
21.00 Nemmeno il tempo di godersi un'emozione che arriva subito il Prof Vincenzo Schettini che prova ancora a parlare di Fisica e a insegnarci la vita. "Fate in modo che i vostri figli non si dicano mai 'sono sbagliato'. Io me lo sono detto tante volte, mi ha salvato mia madre anche se all'inizio non riuscivo a parlare con lei". Non ho capito come siamo arrivati all'aneddoto bio lacrime-strappa comunque stavolta "L'educazione ci salverà perché ognuno di noi è". Che fine ha fatto la Fisica che ci piace? No, scusatelo, qui Schettini è entrato in modalità life coach. Senza che nessuno glielo abbia chiesto, ma pazienza. Intanto, si è fatto vedere in diretta sul terzo canale. Così tanto che la Rai perde il segnale. Entra Gazzelle e subito lamenta "un problema tecnico". Ricompare Schettini per risolverlo - come se potesse farlo - e Rai 3 preferisce andare a nero, per pietà. L'equivalente di stendere un velo pietoso, insomma. Parafrasando il 'poeta', "ognuno di noi è". Schettini, per esempio, è un problema tecnico.

Come sventricola Gazzelle, nessuno mai (sto mezzo piangendo): voto 8
21.09 Il problema tecnico si risolve, infatti non si vede più Schettini. In compenso, ecco Gazzelle col suo solito scorno di stare in scena. Con questo eterno look da terzo dei Gallagher, verrebbe da prenderlo sul serio quanto il sushi da discount. Invece, per qualche misteriosa ragione, quest'uomo funziona sul palco. Merito soprattutto dei testi che sanno scudisciare per benino i ventricoli di chiunque abbia un cuore. Se, metti la sfiga, una volta nella vita ti sei innamorato, Gazzelle te la fa pagare. Con gli interessi. Stavolta tramite infilata di 'Non sei tu' e 'Tutto Qui'. "Vorrei guardare il passato con te, addosso al muro col proiettore, viverlo insieme un minuto o anche tre". Ho cominciato a piangere alla parola 'proiettore', come ogni volta. E mo' arriva 'Destri' (che sarebbero i pugni che tireresti all'aria dopo essere stato mollato o mollata male). Io grazie a Mefisto ho smesso e non pratico, è noto, ma quanti ricordi. Di merda. Cioè di 'Destri'. Vedi te, Gazzelle, se di primo maggio mi tocca annegare nelle mie stesse lacrime. "Almeno meritavo una bugia, lo so, almeno l'ultima sigaretta". Sul dettaglio dello "spazzolino uguale", pensatemi Titanic.

Lucio Corsi è un marziano, un miracolo, forse dio: voto 10
21.20 Arriva il miracolo, Lucio Corsi. Parte con 'Freccia Bianca' e vedere, nelle prime file, così tanti ragazzini con le facce estasiate alla sola vista di questo adorabile marziano, infonde speranza. Nessuno o quasi sa le parole del brano, ma tutti restano ipnotizzati dal carisma di costui che, di suo, peserà due chili bagnati e stiracchiati. Segue 'Volevo Essere un Duro' e la piazza esplode. Rappresenterà l'Italia al prossimo Euorvision e non potrei andarne più fiera. Immaginate se ci andava quel rugbysta stracciamutande, dai su. Va bene, non si fanno paragoni, non sta bene. Comunque credo che Lucio Corsi sia dio, qualcosa del genere. E quanto vorrei essere 'cintura nera di sputo', non potete capire. O forse sì, spero di sì. 'Sta canzone mi sta facendo sentire più patriottica della Nazionale del 2006, scusate. Gesù col fondotinta bianco spalmato sulla faccia tipo mimo chiude il set con 'Francis Delacroix'. Ballano tutti, fino a febbraio scorso lo conoscevano giusto i parenti stretti (e pochi eletti cultori della musica decente che, per fortuna, è ancora in giro). Grazie, Lucio.

Elodie, la semidea che s'impiccia con gli auricolari: voto 5
21.40 "She's icon, she's legend, she's the moment!". Così BigMama presenta Elodie. Il fandom della cantante, del resto, è piuttosto permalosetto, meglio abbondare coi superlativi international. Non si sa mai. Ottima performer anche in un set di soli quattro pezzi (assente la sanremese 'Dimenticarsi alle 7'), cosa le possiamo dire? Che tra 'Black Nirvana', 'La Coda del Diavolo', la nuovissima 'Mi Ami Mi Odi' e 'Bagno a Mezzanotte' sembri ripetere sempre la stessa canzone. La coreo, intanto, è sinuosa assai. Forse anche troppo visto che, a una certa, la nostra Elodea s'impiccia con gli auricolari che le si incastrano nel codone di extension da mistress. Pazienza, capita pure ai migliori. Al solito, in ogni caso, si può ascoltare benissimo anche senz'audio. Lo scriviamo, come canta lei, "per due soldi". Ma soprattutto perché ci piace vivere pericolsamente. Bimbi, ricordatevi il pippone di BigMama contro l'odio sui social prima di twittare. No, vè?

(In aggiornamento)
