Uscita il 30 luglio e balzata subito tra le cinque più viste, Peccati Inconfessabili è la nuova serie Netflix. Dal Messico con furore, racconta la storia di Elena Rivas, una donna che per sfuggire al matrimonio con l'autoritario Claudio Martines, intreccia una relazione clandestina con l'aitante Ivan Diaz. Claudio è un ricchissimo uomo d'affari, da cui Elena si sente oppressa: fallito il tentativo di andarsene di casa, la donna escogita un piano per incastrarlo insieme ad Ivan ma, ovviamente, le cose non andranno come previsto.
Visto l'intro, i primi dieci minuti sono un'accoppiata continua, e da lì si capisce l'intero tono della serie: una sorta di soft hard intervallato dalla trama. Peccati Inconfessabili infatti, è l'ennesima soap travestita da thriller: intrisa di dialoghi prevedibili, atmosfere tese e attori costantemente in posa.
Eppure, nonostante le premesse, subito posizionata al secondo posto su Netflix, una piattaforma a pagamento.

Come siamo finiti a guardare le soap su Netflix? Per lo stesso motivo per cui lo abbiamo sempre fatto: sulle reti regionali, su Retequattro con le sudamericane, su Canale 5 con il sempreverde Beautiful, a cui sono seguite le spagnole e, ora, è il periodo delle turche. Persino Rai Tre, la rete impegnata per eccellenza, trasmette Un Posto al Sole: una soap che, in quella che una volta era chiamata Tele Kabul, presidia con successo l'access prime time. Di più: Un Posto al Sole sta per compiere ben 30 anni. E questo significa una cosa sola: anche il pubblico più esigente, si concede la sua soap del cuore.
Che i telespettatori amino le soap, è cosa nota; per allargare la platea degli abbonati, Netflix ha iniziato già da tempo a inseguire proprio la tv generalista proponendo reality e quelle che, ad oggi, sono le versioni contemporanee delle telenovelas anni '80. Abbassando l'offerta, questo è certo, ma a quanto pare ottenendo un buon feedback da parte degli abbonati che, altrimenti, un prodotto come Peccati Inconfessabili non lo farebbero certamente salire in cima alla classifica.
In questo senso, nel 2006, anche l'emittente statunitense ABC aveva seguito questa strada: una delle sue serie di maggior successo dell'epoca fu infatti Ugly Betty, che altro non era che la versione made in Usa della colombiana Betty La Fea.

Oggi le soap sembrano avere una nuova vita, tanto che il pomeriggio di Canale 5 è praticamente occupato dalle serie turche, mentre Rai 1 ha puntato sull'italiana Il Paradiso delle Signore. Su Netflix ormai, i titoli di questo genere non si contano più: Peccati Inconfessabili è solo l'ultimo. Verrebbe allora da pensare che se pure la tv a pagamento ha bisogno di questo genere di prodotto, proprio la tv nata per essere un'alternativa alle reti in chiaro, allora non è la tv che non cambia mai, siamo noi. Ma verrebbe anche da pensare che a questo punto, serve un ripensamento delle piattaforme tante, affollate, ormai indistinguibili l'una dall'altra.
Alla fine, i peccati inconfessabili non sono quelli della serie messicana: il peccato inconfessabile è di averla vista.
