Si chiama "Physical Italia: da 100 a 1", è stato annunciato da Netflix e le riprese sono già al via: 100 concorrenti, alcuni provenienti dallo sport agonistico, si sfidano a suon di prove fisiche. Ne rimarrà solo uno, proprio come in Squid Games, serie coreana a cui questo game show, coreano anch'esso, si ispira. Netflix lo sta promuovendo come uno dei suoi prodotti di punta, anche perché tra i concorrenti ci sono nomi di tutto rispetto dello sport: Federica Pellegrini, Yuri Chechi, Tania Cagnotto, Mirco Bergamasco e poi, dal mondo dello spettacolo, Elisabetta Canalis, Luis Sal e Alvise Rigo, ex rugbista.
Una competizione fisica senza precedenti, fa sapere Netflix, in cui 100 concorrenti si sfidano come dei moderni gladiatori cercando di sfruttare al massimo il potenziale del proprio fisico e della propria resistenza mentale. Prova dopo prova, solo chi si spingerà oltre ogni limite potrà portarsi a casa la vittoria. Per gli appassionati di sport, le discipline sono tantissime: variano dal triathlon alla lotta, dal football americano allo skeleton, fino a sport di nicchia come l’Hyrox o il Calcio Storico Fiorentino. Del resto, fanno sapere sempre da Netflix, il lavoro di casting è stato imponente: oltre 1.000 persone contattate, 187 provini su Zoom (per un totale di 130 ore) e 137 selezioni finali svolte in presenza. Il concorrente più giovane ha 22 anni, il più esperto ne ha 60.

Così anche Netflix Italia, come già avvenuto con Too Hot To Handle, si va ad inserire nel filone degli adattamenti italiani dei format esteri. Nata per film e serie tv, alla fine la piattaforma sta creando prodotti adatti per un pubblico sempre più vasto. Lo conferma la presenza degli sportivi inseriti nel cast, noti anche a chi non segue lo sport: Federica Pellegrini, passata anche dalla giuria di Italia's Got Talent e la partecipazione a Ballando con le Stelle, Yuri Chechi fresco vincitore di Pechino Express, la Cagnotto. Poi ovviamente ci sono Luis Sal, che arriva dopo il flop di Muschio Selvaggio senza Fedez, e per gli altri Elisabetta Canalis, forse la più conosciuta dal pubblico generalista.
Come sarà questo Physical? Non lo sappiamo, ma in compenso ci viene un'altra domanda: ci suona nuovo come format? Risposta: no, perché su Rai Due nella passata stagione, Max Giusti ha condotto "99 da battere": stesso principio, solo che là le prove erano anche mentali e il format belga. Il programma tra l'altro, si era rivelato anche un esperimento riuscito. Ma ora che Max Giusti è passato in Rai, chissà se la Rai terrà l'esperimento in vita o lo accantonerà. Ad ogni modo, in Physical la prestazione sarà esclusivamente fisica e sicuramente la messa in scena spettacolare. Quello però su cui dovremmo riflettere come pubblico è: ha senso una piattaforma a pagamento che ci ricorda la tv generalista? O siamo noi che disprezziamo ingiustamente la generalista? A Netflix evidentemente il quesito non se lo pongono: quello che vogliono è il pubblico, della generalista.