L'intenzione era quella di scrivere pagelle. Ma ci abbiamo rinunciato: avremmo rischiato di essere troppo ripetitivi. 'Too Hot to Handle Italia', nuovo reality porcino di Netflix, è una accozzaglia tanto becera e priva di gusto che ci sarebbe da dare zero a tutti, dai concorrenti agli oggetti di scena, attingendo forse, qualche volta, dall'infinito bacino dei numeri negativi. Veniamo al corpo del reato: dieci buzziconi 'infoiati', cinque maschi e cinque femmine, vengono spediti a Santo Domingo con la promessa di partecipare a 'Love Hunter', un reality in cui chi sc*pa di più, vince. Già come sia possibile crederci è la prima domanda, ma soprassediamo o famo notte. Una volta approdati, dopo qualche ora di 'free love', ecco che si vedono arrivare sulla collottola la feral notizia: si trovano lì per intraprendere un percorso di totale astinenza sessuale. Ogni 'infrazione', bacetti e autoerotismo compresi, costituirà una potente decurtazione del montepremi finale (100mila euro ma, a occhio, questi chiuderanno in debito con Netflix). Guidati e fustigati dalla voce di 'Lana', un'intelligenza artificiale perché qualcosa di 'intelligente' là in mezzo doveva pur esserci, i nostri buzzurri vorrebbero solo saltarsi addosso. Ma non 'potrebbero'. È come ritrovarsi di fronte a un documentario sull'accoppiamento dei bonobo. Però, in bikini perizomati. Nel corso degli otto episodi (in realtà, basta già il primo), non si alza l'asticella dell'interesse, crolla solo in picchiata la voglia de scopà. Abbiamo dragato questo ennesimo abisso per voi, tollerando perfino la frangetta di Fred De Palma, forse l'unico in imbarazzo dell'intera covata. 'Too Hot To Handle' funziona soltanto se siete alla ricerca di un potentissimo anticoncezionale.

Questa roba è disturbante fin dalle presentazioni: vediamo, per esempio, la venticinquenne Federica che, per prima cosa, tiene a precisare: "Grazie alle mie origini colombiane, mi porto dietro un bel panettone tanto dolce quanto soffice. Chissà se qualcuno lo asseggerà. Voglio che venga apprezzata la mia intelligenza, senza autoerotismo non potrei resistere più di tre giorni". Olè. Poi arriva Carlotta, 28 anni, lei vive a Dubai e, dichiara, le piace molto "il concetto di harem". "Non ho intenzione di trovarmi un fidanzato, ne voglio almeno quattro. Mi piace l'uomo 'sgafalone': maschio sudato con lo sguardo tutto penetrante, un alfa alfa". Poetessa. Compare pure Ibiza Altea, concorrente eliminata dall'Isola dei Famosi ancora prima di parteciparvi, proprio per aver preso parte a 'sto porcile: "Ogni volta che esco di casa indosso sempre intimo bello perché non bisogna mai essere non preparate". Grazie per la condivisione, per la generosità.
Le controparti maschiodi non sono certo da meno. Così cariturali ed esasperanti da non poter risultare verosimili mai, a rompere il ghiaccio è il romano de Roma Alessandro: "Leccare i piedi è la mia perversione più grande. Io vedo già la mia preda da lontano perché il mio sguardo è come un biloculo... binoculo... aspè, come se dice?". Klodian, invece, si presenta in qualità di "ipersessuale" e infatti appena entra nel villozzo 'santodominchiano' tenta di inchiappettarsi un fenicottero ornamentale. Il campione (?) della masnada è forse Maurilio che sceglie di descriversi così: "Io sono un mentalista, in cinque minuti riesco a capire il mindset di ogni donna. Ho avuto più di 200 ragazze e questo è certificato: carta canta". Che cosa fa, una volta in 'gara'? Attacca pipponi infiniti nel fesso tentativo di manipolare la mente altrui (per fortuna, assente). Appena gli capita di limonarsi una donzella, le spara in faccia un bel: "Secondo me dovresti truccarti di meno. Però hai una bella massa muscolare, anche se dovresti rassodare e tonificare". Lui sì che le capisce, le femmine. È 'certificato' e 'carta canta'. Comunque, chissà come, riescono addirittura a formarsi delle 'coppie'.
Il primate Alessandro conquista definitivamente la focosa Carlotta infilandosi un melone nel costume, a mo' di pacco XXL, e urlandole: "Aò, vuoi assaggià?". Lei, invece di chiamare le forze dell'ordine come auspichiamo capiti nel mondo reale, si morde le labbra, non può resistergli, dichiara d'essersi 'tutta bagnata'. Su X, ovviamente, c'è già chi 'shippa' questi due, creando 'edit' dei momenti salienti della loro storia d'amore (ahem, ndr). Sul serio, eh? Mica a percularli come, giustamente, fa il voice over del reality. Cotanta cafonaggine coatta consiste in un punto d'arrivo aspirazionale per il pubblico? A quanto pare, sì. Evviva.
Poi ci sono anche Ibiza Altea ed er 'babbby face' Daniele. Passano le prime puntate a schivarsi perché tra loro ci sarebbe troppa attrazione, lei è perfino gelosa quando lo vede avvicinarsi ad altre (ossia ogni tre minuti netti). Lui racconta a tutte di essere la sua 'prima scelta' perché, come da presentazione dichiarata: 'Posso essere pure quello romantico che te porta una rosellina sotto casa, ma alla fine ho solo voglio de scopà". La bilingue Ibiza, intanto, esprime le proprie preferenze verso i maschiodi della villa dicendo: "Mi si secca"/"Non mi si secca". Intendendo, ovvio, la fagiana. Grazie anche al loro prezioso contributo, il gruppo riesce a perdere 30mila euro in una sola notte. Complimentoni.
Dopo il meraviglioso (e crudele) 'Money Road' su Sky, ecco un nuovo reality sulle 'tentazioni', ma stavolta a tinte porcine. Abbiamo difficoltà a comprendere perché alla gente possano interessare i tentativi di rimorchio di tale accozzaglia di, speriamo per copione, minus habens. C'è pure un 32enne che s'infratta duro con una 19enne e va tutto bene, sì, dal punto di vista legale per un soffio. Quell'altro si disinteressa del femminone che aveva puntato nel momento in cui costei 's'è messa a lavà er culo a quello lì" (sì, lo ha fatto veramente, nella doccia). Durante la 'Festa del Peccato' li vediamo tutti leccarsi a vicenda: sulla faccia, sui pettorali, sulle cosce, sulle tette, una sorta di orgione simulato tra persone che si sono incontrate letteralmente due ore prima. E che fai? Non t'appassioni?
Se pensate che i reality siano 'troppo trash', non siete pronti per 'Too Hot To Handle'. Fa sembrare 'Temptation Island' un monastero di clausura. A mancare qui è il racconto, un filo conduttore che possa intrattenere, convincere a proseguire nella visione. Questa roba non merita otto ore del vostro tempo. A meno che, appunto, non siate alla ricerca disperata di un potentissimo anticoncenzionale. Così tanta 'carne' al fuoco provoca indigestione già dopo i primi cinque minuti. Lo show vorrebbe essere divertente, ce la mette tutta, ma i partecipanti sono tanto esasperati e grotteschi da far sparire ogni voluttà verso un qualsiasi atto sessuale, financo un bacetto a stampo. In USA il format originale è un conclamato successo e veleggia tronfio verso la settima edizione. Stiamo uniti. Ma, se possibile, non uno sopra all'altro. 'Too Hot To Handle' arriva a far rimpiangere i 'bei tempi' del distanziamento sociale obbligatorio.