A pochissimi giorni dalla morte di Umberto Garzarella e Greta Nedrotti sul Garda, travolti da un mezzo con a bordo dei tedeschi, sul lago di Como una barca di belgi ha centrato il ventiduenne Luca Fusi, che non ce l’ha fatta, e due sue amici
Neanche il tempo di fare i conti con la tragedia del Garda, costata la vita a due ragazzi, Umberto Garzarella e Greta Nedrotti, travolti dal motoscafo di due tedeschi, ed ecco che sul lago di Como si è verificato un altro incidente nautico mortale che ha visto come protagonisti in negativo dei turisti stranieri: un’imbarcazione con a bordo una decina di turisti belgi (tra i 20 e i 25 anni) ha centrato il motoscafo di tre giovani italiani. Uno di loro, Luca Fusi, 22 anni, è morto.
Luca, bocconiano, stava prendendo il sole con i due amici, a loro volta studenti universitari, su un natante noleggiato poche ore prima e, a quanto sarebbe stato accertato, fermo al largo. A un certo punto i tre sono stati travolti da un’imbarcazione con a bordo la comitiva di turisti in vacanza a Tremezzina. Il motoscafo avrebbe colpito e scavalcato la barca dei ragazzi, danneggiandola da una parte all’altra e uccidendo Luca, che probabilmente è stato colpito dall’elica. Feriti in modo non grave, anche se sotto choc, i due coetanei che erano con lui. Illesi invece gli undici belgi: al timone ci sarebbe stata una ragazza ventunenne che a suo dire non avrebbe visto il natante dei giovani del posto, travolgendola in pieno. Sarebbe risultata negativa al test dell’etilometro. Il sostituto procuratore di Como Antonia Pavan, che coordina l’inchiesta, ha comunque disposto per lei gli arresti domiciliari nell’abitazione di Tremezzina: sembra che la giovane sarebbe dovuta partire per la Francia e questo potrebbe aver favorito la decisione della misura cautelare.
“Mi sono trovato davanti a una situazione drammatica – ha raccontato, stando a quanto riportato dal Corriere, il comandante della polizia locale di Tremezzina, Massimo Castelli –. Per il ragazzo ferito purtroppo non c’era nulla da fare, gli amici gridavano disperati ed erano feriti a loro volta. Mi sono preoccupato subito di attivare i soccorsi ma anche di fare in modo che l’altra imbarcazione e gli occupanti non si allontanassero. C’erano alcuni testimoni oculari che mi hanno dato qualche informazione, ma a loro volta erano in stato di choc per quello che avevano visto».