Si è infilato al casello autostradale quando il semaforo era rosso e, quindi, senza aver pagato e senza che il rilevatore automatico si fosse agganciato al Telepass. Protagonista uno scooterista di Castellammare che è poi finito nel mirino di Luca Abete. L’inviato di Striscia la Notizia ha infatti pubblicato il video sui suoi profili social, chiedendosi “chi 'o paga sto casello?" Bella domanda! Pagano le tantissime persone per bene che detestano e si dissociano da soggetti come questo che fa pure il video per mostrare a tutti la sua civiltà”.
In effetti, ad un giudizio superficiale potrebbe sembrare che lo scooterista abbia voluto provarci, infilandosi nello spazio tra la sbarra e il casello e riuscendo, così, a non pagare o non farsi addebitare la tratta compiuta. Tra l'altro l'audio del video non dovrebbe lasciare spazio a dubbi in proposito. Ma potrebbe non essere andata esattamente così. Quello spazio nella corsia Telepass, infatti, c’è proprio per il passaggio delle moto e da sempre la Società Autostrade consiglia di proseguire la marcia e non arrestarsi ai motociclisti che non vedono alzarsi la sbarra al loro arrivo.
Tanto che sotto al video di Luca Abete c’è proprio chi ha sottolineato questo fatto: “ Caro Luca Abete, ti voglio bene, ma sta volta hai torto. Quella è linea Telepass. È anche indicato sul contratto e indicazioni d'uso telepass che se in moto la sbarra non si alza bisogna passare al fianco e non ostruire la circolazione”. “Abete – replica un altro utente – questa volta non è come sembra. Anche perché al casello c’è il sistema di rilevamento automatico delle targhe e, quindi, al motociclista arriverà l’importo da pagare a casa”.
Elementi per giudicare se il motociclista ha fatto il furbo (come l'audio lascia intendere) o si è semplicemente comportato come da buona norma non ne abbiamo, anche perché è impossibile sapere se quella moto era dotata o meno di Telepass. Resta il dubbio, quindi, ma anche una certezza: le malefatte italiane a cui assistiamo ogni giorno sono, purtroppo, decisamente più meritevoli di dibattito. Persino sui social.