Quando state lì sui social a ripetervi quanto è elegante Mattarella e come si muove bene Mattarella e quanto bene ci rappresenta quando va a deporre i fiori sull'Altare della Patria, fate mai caso a cosa realmente indossi quell'uomo? Il suo abbigliamento parla un linguaggio preciso, i suoi capi sono scelti con cura, il suo outfit comunica un messaggio. È una lingua che alcuni conoscono e riescono ad interpretare, mentre molti la parlano senza avere la minima cognizione di ciò che stanno esprimendo. L'abbigliamento classico maschile è fatto così ed è proprio questo a renderlo tanto affascinante. Prendete la montagna di camicie che avete nell'armadio, per esempio. Vi siete mai domandati perché alcune abbiano il colletto fatto in una certa maniera e altre in un'altra? Esistono un sacco di tipologie di colletto differenti e mille sottocategorie in grado di avvicinarle tra loro, ma quattro su tutti rappresentano una prima macro divisione che non è possibile ignorare: il collo all'italiana, il collo alla francese, il collo button down e il collo diplomatico. Ecco di che si tratta.
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Collo italiano
Il collo italiano è il collo classico per eccellenza, versatile può essere indossato sia in occasioni casual sia in ambienti formali. È un colletto con stecche estraibili a punte dritte, la cui misura e la distanza può variare leggermente, perfetto per chi usa la cravatta. Chiamato anche Straight-Point Collar rappresenta una scelta molto conservativa ed è, non a caso, adottato solitamente da personaggi che sono chiamati a muoversi in contesti istituzionali. I presidenti ameircani, ad esempio, ne fanno ampio ricorso e difficilmente troverete una foto di Obama in cui indossi una camicia con un altro tipo di colletto. Passepartout.
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Collo francese
Curiosamente indicato dai francesi come collo "all'italiana", il colletto alla francese, ben prestandosi all'utilizzo di cravatte dai nodi particolarmente voluminosi, è spesso associato a un'idea di eleganza maggiormente ostentata, tipica della cultura dandy. È comunque una tipologia di collo assolutamente adatta ai contesti più formali, alle cerimonie e in generale a tutti gli ambiti in cui sia richiesto un abbigliamento elegante. Se indossato senza cravatta - e quindi con il primo bottone aperto - restituisce un'immagine più contemporanea, rispetto al collo all'italiana - che secondo gli standard estetici attuali, risulta invece un po' "vecchio" se utilizzato in chiave casual. È detto anche Windsor Collar, perché è stato proprio l'omonimo Duca a renderlo celebre, impiegandolo per dare spazio al nodo della cravatta che porta il suo nome. Emmanuel Macron sembra preferirlo al collo all'italiana per le sue occasioni ufficiali.
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Collo button down
Il collo button down è invece più sportivo e informale. Tipicamente è scelto da chi vuole essere casual senza rinunciare alla camicia o da chi desidera indossare la cravatta in maniera meno impegnativa. Non a caso rappresenta un'ottima soluzione per quegli ambienti lavorativi che non sono storicamente legati a doppio filo con le regole della tradizione, come il mondo del giornalismo. Si caratterizza per la presenza di due bottoncini per fermare le punte e può essere utilizzato anche con cravatte strette. Uno dei suoi più noti supporter, oltre a Super Chicco Mentana, è stato di certo Gianni Agnelli. E non è un caso se al nome dell'Avvocato sia legato anche quello di un'azienda di camcie che ha fatto del button down il suo prodotto distintivo: Brooks Brothers. L'azienda americana, infatti, dando seguito alla tradizione collegiale che vuole questo tipo di collo particolarmente diffuso nei paesi anglosassoni, ha sempre annoverato, tra i suoi prodotti di punta, proprio questo tipo di camicia, a quanto pare molto apprezzata da Agnelli. La vicenda ha assunto i tratti della leggenda, per gli amanti della moda classica maschile, posto che l'Avvocato avrebbe ben potuto rifornirsi presso i migliori sarti di tutto il mondo, impiegando i più pregiati tessuti esistenti. Sembra tuttavia che la qualità delle camicie statuintensi, per quanto industriali, fosse tale da convincere Agnelli a preferirle a qualsiasi altra soluzione, contribuendo a consolidarne il mito e a diffondere per sempre l'immagine del button down come una delle opzioni più ricercate per quanti facciano dell'understatement una cifra distintiva.
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Collo diplomatico
Ultimo ma non ultimo: il collo diplomatico, indiscutibilmente il modello più elegante tra quelli a dispoizione di un uomo, perfetto per cerimonie e in genere per occasioni molto formali, per le quali sia richiesta una cravatta nera o bianca - i.e.: smoking, frac o tight. Le punte sono piegate verso l’esterno, di solito su camicie in tessuto pregiato, rigorosamente bianche. All'inizio del XX secolo era considerato parte dell'abbigliamento dell'uomo d'affari. Solitamente è abbinato a un papillon e a polsini senza bottone, da indossare rigorosamente con i gemelli. Se avete una camicia con questo tipo di collo, non indossatela per andare al Billionaire o sembrerete degli idioti. Non dite, poi, che non vi avevamo avvisato.