Viviamo in un mondo di brand, di social, individui che si rincorrono. Non è sbagliato, non era meglio prima: è semplicemente così adesso. Però, o forse proprio per questo, quando vedi qualcosa di diverso è bello poterlo raccontare. Macron è un’azienda grande, anzi grandissima dal secolo scorso, eppure soltanto negli ultimi anni ha cominciato a raccontare il proprio marchio e a uscire con nuove proposte, a giocare con le idee e i mercati più diversi come fanno i brand internazionali. Una di queste idee è stata lavorare molto sul territorio, come direbbe chi fa politica. Stare lì ed omaggiare le proprie origini, il che è piuttosto singolare per un’azienda che lavora in tutto il mondo fattura milioni di euro all’anno. Il punto è che Macron deve molta della sua fortuna a piccole squadre e club in cui la passione viene prima del risultato, motivo per cui l’attenzione al prodotto, al rapporto qualità prezzo e a realtà tutt’altro che industriali è decisamente superiore a quello che sarebbe lecito aspettarsi.
Per lo stesso motivo Macron ha puntato forte sulle aziende che si trova attorno. C’è una partnership col Bologna FC per esempio, motivo per cui Macron regala una maglia a ogni nuovo nato della città. Ce n’è una con Lamborghini, sia per Squadra Corse che per l’abbigliamento sportivo. Ora a questi marchi si è aggiunta un’altra azienda, Ducati, che la sua sede principale ce l’ha a un quarto d’ora dal Macron Campus.
Nello specifico, Macron e Ducati hanno lanciato una linea battezzata Born to Perform dedicata principalmente a padel e lifestyle: due racchette (Hero Pro Power e Hero Pro Control), due maglie, un pantaloncino, una felpa e una giacca. Vestire la MotorValley è una cosa seria, soprattutto per chi in quei luoghi ci vive e ne fa parte, perché risponde al concetto di identità. Anche per questo motivo i capi Macron hanno scritto su ogni etichetta Designed in Bologna: in un mondo di brand e social, avere un’identità e delle idee diventa più difficile e importante al tempo stesso.