Le ultime parole di Alessia Sbal le ha pronunciate al telefono con una sua amica. Era spaventata: "Quel camion mi sta tagliando la strada, ma che fa? Ehi, ma sei matto? Mi è venuto addosso. Devo attaccare, devo attaccare". Poi, il silenzio. Alessia, 42 anni, è stata trovata sul Grande Raccordo Anulare all’altezza dello svincolo per Boccea con il corpo straziato. Un Tir l'ha travolta quando è uscita fuori dalla sua auto, nonostante indossasse il fratino catarifrangente, e la sua Panda fosse ferma sulla corsia di emergenza. Il camionista, Flavio Focassati, un 47enne incensurato, è stato arrestato con l'accusa di omicidio stradale e omissione di soccorso perché, dopo aver investito la donna non si è fermato a prestarle soccorso: "Non mi sono accorto di nulla, mi è spuntata davanti all'improvviso". Al momento si trova agli arresti domiciliari. Molti i punti da chiarire sull’ennesima tragedia della strada. A partire dalle chiamate, una in uscita e due in entrata al 112, fatte da Alessia.
Al momento non è escluso che a tagliare la strada ad Alessia, sia stato un altro mezzo pesante e non quello di Focassati. La sorella di Alessia: "Mia sorella è senza più volto, voglio capire cosa le è successo ma non mi dicono nemmeno se la sua auto ha avuto danni. Nessun danno ai guardrail, telecamere a un chilometro prima e a uno dopo rispetto al punto dove Alessia è stata travolta. Ma ancora non so nulla, non capisco. Mia sorella era spaventata per questo ha chiamato il 112. La prima chiamata dura 23 secondi, la seconda, in arrivo dal 112, dura un minuto. Alla terza, sempre ricevuta da Alessia dal numero di emergenza, non risponde. Questo significa che mia sorella ha parlato con qualcuno che le ha dato il consiglio di uscire dall'auto e ha messo il giubbetto. Mi chiedo il perché". L'amica di Alessia che era stata con lei al telefono ha registrato la telefonata.