Le ricerche di Valerio Buoso, 75 anni, e Domenico Zorzino, 48 anni, sono proseguite ininterrottamente: i due uomini sono stati inghiottiti dalle acque del Gorzone. I vigili del fuoco hanno ritrovato i corpi in un punto seminascosto del fondale, poco distante dal punto in cui si era inabissata l'auto. L'agente tratteneva ancora vicino a sè il corpo dell'automobilista. Buoso si trovava sull'argine per far legna, quando ha notato che l’auto aveva iniziato a muoversi, dirigendosi dritta verso il fiume. Nella disperazione del momento si è messo davanti al veicolo nel tentativo di fermare la sua corsa. In quel momento passava Zorzino, poliziotto, che stava facendo jogging. L’uomo ha subito urlato al 70enne di spostarsi ma ormai era troppo tardi: auto e anziano sono finiti entrambi nel fiume. Zorzino ha chiamato il 112, all’operatore ha detto: “Mi tuffo e cerco di tirarlo su”. E si è gettato in acqua senza pensarci due volte. Un testimone ha raccontato di aver assistito alla scena: i due sono stati visti risalire, Zorzino era riuscito a prendere Buoso, ma poi sono scomparsi di nuovo in acqua. Il cordoglio della Polizia in una nota: “Il Capo della Polizia, prefetto Lamberto Giannini e le donne e gli uomini della Polizia di Stato si stringono intorno alla famiglia del poliziotto eroe assistente capo coordinatore Domenico Zorzino, in servizio presso il Reparto Prevenzione Crimine Veneto che ha sacrificato la propria vita nel prestare soccorso ad un anziano automobilista. Il poliziotto, esempio di eccezionale altruismo, libero dal servizio, nella serata di ieri ha notato un’auto che si stava inabissando nel canale Gorzone ad Anguillara Veneta, e dopo aver chiamato i soccorsi, non ha esitato a gettarsi in acqua per salvare il conducente. Purtroppo nella mattinata odierna il fiume ha restituito i loro corpi. Il poliziotto lascia la moglie ed un figlio diciassettenne. Il Capo della Polizia Giannini esprime il proprio cordoglio per la grave perdita che addolora tutti i poliziotti che quotidianamente operano per la sicurezza dei cittadini”.
Luca Zaia, il presidente della Regione Veneto: “Non esito in casi come questo ad utilizzare la parola ‘eroe’ per definire il poliziotto che ha dato la propria vita nel tentativo di salvarne un’altra, quella di un anziano la cui auto era finita in un canale. Domenico Zorzino, questo il nome dell’eroe, è un esempio di eccezionale altruismo e di come l’impegno e la dedizione vadano ben oltre il proprio lavoro e non si esauriscano una volta smessa la divisa di ordinanza. Alla sua famiglia, ai suoi cari e a tutti i colleghi porgo le mie condoglianze, che si uniscono a quelle rivolte ai familiari dell’automobilista. Grazie ai vigili del fuoco, che hanno svolto con impegno e abnegazione il loro lavoro”. Valter Mazzetti, segretario generale Fsp: “Siamo immensamente addolorati alla notizia della morte del collega Domenico Zorzino che, da autentico eroe, non ha esitato a gettarsi nell’acqua gelida per tentare di salvare un anziano nel Padovano, così come per la scomparsa del 70enne che lui voleva aiutare a qualsiasi costo. Ci stringiamo con affetto immenso e con solidarietà profonda e non formale alle famiglie, agli amici, e ai colleghi della questura di Padova, dei quali conosciamo il dolore e lo strazio che ne attanaglia il cuore. A loro vogliamo dire che il pensiero di un poliziotto e un uomo straordinario come Domenico resterà per sempre un esempio luminoso che indicherà la strada non solo a chi porta una divisa, ma anche a tutti gli altri cittadini. La generosità, l’alto senso del dovere, la vera preoccupazione per la vita altrui sono racchiusi nell’immagine di Domenico, scrigno prezioso che serberemo gelosamente. Ad altre persone, che non brillano nella nostra società per senso del rispetto umano e professionale verso donne e uomini in uniforme, vogliamo mostrare che i questurini sono così… danno la vita per gli altri. Tutti i colleghi sono affranti in questo giorno di dolore e, prima che partano fiumi di parole di cordoglio meritatissimo ma non sempre sincero e sentito, crediamo che molti dovrebbero riflettere di più, e qualcuno dovrebbe vergognarsi profondamente”.