“Mi si sono sfilate le pedane prima di saltare e poi ho attraversato senza moto, per così dire. L'atterraggio è stato molto duro. All'inizio non riuscivo a respirare e pensavo di essermi rotto tutte le ossa" - Queste le prime parole di un miracolato Henry Jacobi dopo essersi rialzato, fortunatamente illeso, da un volo a dir poco spaventoso durante l'ultima tappa del mondiale MX.
Il tedesco era settimo quando, dopo aver affrontato una salita, ha perso le pedane e, di conseguenza, il controllo della moto che lo ha sbalzato in aria per poi farlo finire violentemente a terra dopo un avvitamento in volo. Nonostante la brutta botta Jacobi si è rialzato immediatamente e, con l’ausilio di fisioterapisti e qualche antidolorifico, è riuscito a partecipare anche alla gara due, dove ha ottenuto un 14esimo posto.
Sull’incidente il tedesco ha dichiarato: “Il mio angelo custode ha fatto un ottimo lavoro”. Mentre sul weekend di gara in generale ha riferito ai giornalisti: “Visto che volevo davvero fare punti, sono andato per la sicurezza. Di conseguenza, il mio stile di guida era un po' più difensivo di quello degli altri piloti. Quindi, ovviamente, mi sono stati restituiti alcuni posti. Non è stato davvero un weekend facile. Ma sono orgoglioso di me stesso dato che sono riuscito a tornare al secondo turno. Il dolore dopo la caduta è stato abbastanza forte. Rinunciare non è proprio il mio stile. Adesso farò di tutto per tornare in forma".