Il post Covid segna una netta ripresa della mobilità e come conseguenza anche l'aumento dell'incidentalità stradale, specie (+ 40%) sulle autostrade e nei centri abitati (73 incidenti su 100). Ma quali sono le strade più pericolose d'Italia? La risposta è nel rapporto Aci: il triste primato va alla penetrazione urbana della A24 a Roma, che registra 10 incidenti al km. Segue la tangenziale nord di Milano, con 8,8 incidenti al Km nel tratto Monza -Brianza, e la diramazione Capodichino A1 in provincia di Napoli con 8,1 incidenti al km. Per le strade extraurbane, il primo posto spetta invece alla Statale 719 Prato -Pistoia, con 8 incidenti/Km. Poi la Statale 36 del lago di Como e della Spluga nel tratto in provincia di Milano con 6,9 incidenti/Km e la Statale 671 asse interurbano di Bergamo con 6 incidenti al km.
Al contempo pedoni, ciclisti e morti su due ruote rappresentano ancora una quota importante di decessi, specie gli ultimi. Intanto che lo studio rivela: occhi puntati sulle partenze del fine settimana e le vacanze estive. Ciò nonostante arriva anche una buona notizia, ossia una situazione in leggero miglioramento rispetto all'ultimo anno pre-pandemia (2019): tra alti e bassi sono in diminuzione sia gli incidenti (5.119 in meno) sia le vittime (179). A conferma di un trend positivo in calo costante dal 2017.