Il tam tam sui social, per una volta, s’è rivelato utile, perché ha permesso ai Carabinieri di raccogliere una prova schiacciante per identificare il pirata della strada che lo scorso 14 agosto, a Cavaglià, è fuggito dopo aver provocato un incidente in moto che è costato la vita ad una ragazza di 40 anni. Per Elisa Bussa non c’era stato nulla da fare e nella concitazione dei primi soccorsi nessuno si è reso subito conto che l’auto che aveva provocato l’incidente s’era allontanata. Gli amici della ragazza, però, hanno chiesto aiuto ai social e ai tanti gruppi di biker presenti soprattutto su Facebook, per fare in modo che chiunque avesse visto qualcosa si fosse messo in contatto con le forze dell’ordine.
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Alla fine è spuntato un filmato, con i Carabinieri che, lavorando sulle immagini, sono riusciti a risalire ad un’auto e alla targa della stessa. Appartiene a un cittadino del Benin residente da anni a Dorzano. Sembra che Elisa stesse sorpassando proprio quel veicolo quando il conducente, per cause in corso di accertamento, forse per superare a sua volta il mezzo agricolo che lo precedeva, ha allargato la traiettoria, scaraventando la motociclista fuori dalla carreggiata.
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