Il mistero dell’auto abbandonata. La pagina Fauacebook Roma fa schifo ha pubblicando un post polemizzando sul problema dei parcheggi nella Capitale. L’oggetto della critica è un'auto coperta da un telo, parcheggiata in via Damaso Cerquetti, a venti minuti circa da Villa Panphilj. Fin qui tutto bene. Se non fosse che quell’auto sembra essere ferma da dieci anni. La pagina social mostra le immagini di Google Maps che mostrerebbero il veicolo esattamente dove lo troviamo oggi, coperto dal telo. I dubbi sono tanti e le segnalazioni non sono tardate. Tuttavia sembrerebbe che i vigili, una volta sul luogo, abbiano dichiarato che la sosta sia perfettamente legittima, dal momento che la targa è in vista e non sono previsti dei limiti di durata in un parcheggio gratuito. Ma la gente storce il naso. Nel post di Roma fa schifo si può leggere: «Coglioni gli altri, che pagano per un box auto. Puoi giusto lasciare la macchina parcheggiata su strada per anni senza che nessuno ti dica niente». Il problema dei parcheggi si aggiunge alla lista di difficoltà che Roma sta vivendo in questi anni, dai danneggiamenti alle strade, alla spazzatura in eccesso, passando per le capre che salgo sui tettucci delle auto e altri animali in giro per i quartieri.
Spesso le auto vengono lasciate così quando non si vogliono rottamare o smaltire. Ma non è questo il caso. Infatti sembrerebbe che l’auto abbia bollo e assicurazione in regola. Tuttavia è lì dal 2012 (alcuni dicono da prima) e nessuno è mai venuto a spostarla. Un’altra ipotesi sarebbe il decesso del proprietario, ma non sembra plausibile che le autorità non abbiano potuto verificarlo e procedere con lo smaltimento del veicolo. Se fosse finito in mano a qualche erede, poi, non sarebbe chiaro come mai ora nessuno venga a reclamare una vettura a norma di legge e per cui si sta continuando a pagare l’assicurazione. In attesa di risposte resta il malcontento e il tentativo di risalire alla prima volta che l’auto è stata vista a Monteverde. Una commentatrice sostiene di ricordarla ferma lì almeno dal 2008. Un altro commentatore invece ha cercato di difendere il proprietario, sostenendo di conoscerlo e descrivendolo come un gran lavoratore che passa le giornate «a spezzarsi la schiena». E il post si chiude con l’ironia di chi scrive: «Solo invidia. Sono tutti lì in agguato per appropriarsi di quel post». Per ora, il mistero continua.