Un tredicenne di Marantino (TO), come ogni mattina, aveva preso la bici per dirigersi ad Andezeno dove si trova la sua scuola media, quando durante la strada sono spuntati dal bosco due cinghiali che lo hanno caricato e travolto.
A raccontare la storia è stato il padre, Cristian, consigliere comunale di Marantino: "Ha avuto paura che lo assalissero, voleva scappare ma per le ferite non riusciva ad alzarsi, per fortuna sono scappati, poi è arrivata un’auto, alla guida c’era un volontario della Croce Rossa che ha soccorso mio figlio. È stato portato in ospedale, la prognosi è di 15 giorni: ha sei abrasioni profonde e una ferita ad un braccio per cui sono stati necessari 5 punti di sutura".
Intanto la vicenda è servita a riaprire un caso caldo come quello della sovrapopolazione dei cinghiali, già sollevato nei giorni scorsi dagli agricoltori. In particolare le critiche si sono levate contro la gestione della città metropolitana, dal sindaco di Marentino Bruno Corvaglia e dal presiente Coldiretti Torino, Fabrizio Galliati che ha affermato: "La zona dell’incidente rientra nelle zone di ripopolamento e cattura, aree precluse alla caccia che hanno lo scopo di favorire la produzione di fauna selvatica stanziale, favorire la sosta e la riproduzione dei migratori. Queste aree hanno a oggi perso totalmente il senso per cui sono state ideate. Nel documento che ha istituito quella di Marentino lo scopo era quello di favorire la riaffermazione della lepre e della starna, mentre oggi sono diventate aree sicure per la proliferazione del cinghiale che ha occupato e devastato tutto".