Era il 5 gennaio del 2020 quando la sportiva di casa Audi, con al volante Stefan Lechner, di 27 anni, piombò su un gruppo di turisti tedeschi, uccidendone sette. Il giovane aveva un tasso alcolemico nel sangue di tre volte superiore a quello consentito dalla legge, ma adesso a finire nel mirino della magistratura è anche la sua auto.
Una perizia di qualche mese fa ha già stabilito che la velocità del mezzo al momento dell’impatto era pari a 90 km/h, ma il sospetto, ora, è che la centralina di quella macchina potesse aver subito modifiche. Un dato irrilevante ai fini della tragedia e delle eventuali responsabilità, ma determinante per stabilire i risarcimenti. Il giudice per le indagini preliminari che si sta occupando del caso ha quindi disposto una perizia, affidata all’ing Luigi Cipriani, che dovrà fornire adeguate risposte entro l’udienza del prossimo 8 luglio.
Quella di rimappare una centralina è una pratica piuttosto diffusa, soprattutto tra gli amanti di auto sportive, perché non è facilmente individuabile durante i normali controlli delle forze dell’ordine e le prestazioni che si riescono ad ottenere dai veicoli sono notevoli. E’, però, assolutamente illegale. Come dire: tutto bene fino a che non succede niente, ma poi, quando qualcosa va storto, sono guai per il proprietario della macchina.