Strade e case a ridosso dello stadio Olimpico di Roma evacuate e impressionante spiegamento di forze dell’ordine e Vigili del Fuoco. Uno scenario apocalittico ieri sera, a Roma, prima della partita tra Italia e Svizzera (poi regolarmente giocata e conclusa con la vittoria per tre reti a zero degli Azzurri). A rischio, per un attimo, c’è stato anche l’inizio del match, visto che la Polizia aveva ricevuto la chiamata per un allarme bomba.
In effetti, subito dopo i primissimi controlli, le attenzioni degli inquirenti si sono concentrate su una Smart parcheggiata proprio a due passi dall’Olimpico, con i Vigili del Fuoco che hanno quindi richiesto l’intervento degli artificieri e delle unità cinofile dei Carabinieri. All’interno di quella Smart c’era una bomba e sembra che ad accorgersi sia stato proprio il proprietario, dopo aver sentito uno strano rumore.
Costruito artigianalmente, l’ordino avrebbe potuto provocare una tragedia da lì a poche ore, visto che in quell’area sarebbero transitate moltissime delle persone dirette allo stadio per la partita. Fortunatamente, però, gli artificieri sono riusciti a disinnescare la bomba, raccogliendo anche elementi utili per provare a risalire agli autori del folle gesto. Non è chiaro, infatti, se l'autore volesse provare a colpire il maggior numero di persone o se, invece, l'obiettivo dell'attacco fosse esclusivamente il proprietario dell'auto, visto che la Smart è risultata intestata a Marco Andrea Doria, presidente del Tavolo per la riqualificazione di parchi e delle ville storiche di Roma.
Anche il sindaco della Capitale, Virginia Raggi, in un Tweet questa notte ha espresso solidarietà verso il funzionario romano: "È stato ritrovato un ordigno nella macchina di Marco Doria, presidente del Tavolo per la riqualificazione dei parchi e delle ville storiche di Roma. Un fatto gravissimo, esprimo la mia piena solidarietà"