Nell’ambito di una vera e propria ecatombe c’è anche qualche buona notizia. E la si deve ai vigili del fuoco italiani, che in Turchia sono riusciti ad estrarre vivo un 22enne da sotto le macerie ad Antiochia. Il giovane era rimasto intrappolato per circa 48 ore dopo lo spaventoso terremoto che ha sconvolto sia la Turchia che parte della Siria. Sul posto, in supporto delle squadre di salvataggio locali, l’Usar ha reso noto di aver ritrovato un ragazzo ancora in vita tra le macerie di un palazzo ad Antiochia, dove sono stati dislocati dopo l’arrivo in Turchia ieri. Il giovane si trovava sotto diversi solai in cemento di una palazzina crollata. Un ritrovamento che ha permesso di concentrare le ricerche dei soccorritori italiani ancor più in quella zona per verificare se ci siano altre persone in vita. Una speranza che, nonostante il tempo che passa, c’è ancora, nonostante le difficoltà dell’operazione, visto che il terreno nella zona è piuttosto instabile.
I pompieri italiani di stanza sul territorio turco colpito dal sisma, specializzati in ricerca e soccorso in ambienti urbani, stanno lavorando giorno e notte grazie anche ai cani del nucleo cinofili specializzati nella ricerca di persone intrappolate. La palazzina nella quale è stato salvato il 22enne è di cinque piani. Nel frattempo, proseguono i lavori di scavo che, fortunatamente, permettono di salvare altre persone rimasto sotto le macerie. Un bambino di 8 anni è stato salvato dopo 52 ore, mentre il bilancio dei morti del terremoto in Siria e Turchia continua a salire e ha superato quota 10mila, dei quali 8.574 in Turchia e 2.662 in Siria per un totale di 11.236. E i numeri sono destinati a salire. Dati confermati dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan parlando alla stampa a Kahramanmaras, una delle zone più colpite dal terremoto.