image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Roberto Benigni, la Costituzione
non è sacra. E chi lo sostiene
è un po’ fascista (come tutti gli italiani)

  • di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

9 febbraio 2023

Roberto Benigni, la Costituzione non è sacra. E chi lo sostiene è un po’ fascista (come tutti gli italiani)
Esiste il “de iure conditum”, il diritto già scritto, ma, secondo l’occidente, dove viviamo e vorremmo vivere, esiste anche il “de iure condendum”, il diritto ancora da scrivere. La Costituzione quindi non è intoccabile e la stessa Costituzione prevede modifiche a se stessa. Così, quando Benigni dice che la Costituzione è sacra è uguale a quell’altro che si affacciava sul balcone...

di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

Un comico, lo stesso che si avventava sullo di Pippo Baudo o sulla “patonza” di Raffaella Carrà, chiamato a declamare la Costituzione sottolineandone la “sacralità”, come se davvero esistesse un testo scritto da uomini in qualche maniera “sacra”. Un Presidente della Repubblica che gattona quatto quatto verso Sanremo senza dirlo ad anima viva, per assistere a questa messa laica, facendo infuriare i vertici Rai, non informati e (immagino) in imbarazzo di fronte al potere in carica che vorrebbe il “presidenzialismo” mentre quest’ultimo viene sputtanato dalla coppia Benigni-Mattarella, come fossero Totò e Peppino. Intendiamoci: sono d’accordo con il direttore di MOW, Moreno Pisto, quando dice: “altro che Blanco, l’unico momento davvero rock è stato Benigni che legge la Costituzione”, sono molto d’accordo. Ma allo stesso tempo tutto il teatrino mostra chiaramente come l’Italia sia un paese di serie Z. Primo: non esistono parole scritte dagli uomini che possano essere in qualche modo “sacre” e certo sacre non le può rendere Roberto Benigni con quella retorica oramai stantìa buona per un midcult ignorante e un po’ fascista. Perché la contraddizione insita in Benigni che “difende” la Costituzione è proprio questa: Benigni è uguale a quell’altro che si affacciava sul balcone e voleva, pretendeva, sacre, le sue parole. Solo gli ita(g)liani possono credere alla sacralità di una legge qualsiasi, o di un monologo, o di quello che è. Esiste il “de iure conditum”, il diritto già scritto, ma, secondo l’occidente, dove viviamo e vorremmo vivere, esiste anche il “de iure condendum”, il diritto ancora da scrivere. La Costituzione non è intoccabile e la stessa Costituzione prevede modifiche a se stessa.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Sanremo
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Sanremo

E allora che minchia sta succedendo? Perché in Italia si vuole bloccare il Diritto in una statua di sale esaltata da un comico mentre, addirittura, il Presidente della nostra Repubblica lo guarda commosso? Il perché esiste ed è presto detto: perché siamo l’unico Paese rimasto profondamente fascista che deve essere tenuto per mano, controllato, non possiamo permetterci di modificarla, la nostra costituzione, non perché sia un’opera d’arte o bellissima o perfetta (è talmente imperfetta che non è mai stata davvero messa in pratica: “L’italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”, falso, falsissimo – l’Italia è una aristocrazia corrottamente rappresentativa fondata sul Capitale e sullo sfruttamento dei lavoratori), non possiamo modificare la nostra Costituzione, e lo sanno tutti ed è ora che qualcuno ve lo dica, perché mai abbiamo estirpato il fascismo dai nostri cuori: basta vedere un qualsiasi vigile urbano, un qualsiasi assessore alla cultura, un qualsiasi dirigente Rai, un qualsiasi ospite di Sanremo che fa un monologo, che sanno tutti subito di Benito affacciato alla finestra: anche Roberto Benigni sembrava Benito. Ed è una cosa vergognosa.
Siamo l’unico paese in Europa: la Spagna ha avuto Francisco Franco e la Germania ha avuto Adolf Hitler, ma sono riusciti, in qualche maniera, ad estirpare da se stessi questa malattia mentale fatta di ego e di “io sono io e voi non siete un cazzo”. L’Italia no. Fa male al mio cuore di leguleo di provincia dirlo: sì, è vero, è meglio che la nostra Costituzione non si tocchi. Ma non perché essa sia in qualche maniera “sacra”, semplicemente perché noi ita(g)liani siamo delle solenni teste di minchie (ed è per questo motivo che siamo in qualche maniera – e giustamente – commissariati dalla fine della seconda guerra mondiale). Se volete la verità, questa è. Altrimenti incotolettatevi con la retorica.

More

Sanremo è Sanremo: di chiunque paghi il canone, non solo di chi vorrebbe la censura per Fedez

di Alessio Mannino Alessio Mannino

Commedia delle parti

Sanremo è Sanremo: di chiunque paghi il canone, non solo di chi vorrebbe la censura per Fedez

Fedez è ossessionato, come tutti gli artisti, dal fare qualcosa che rimanga nel tempo. Ma ci riesce?

di Micol Ronchi Micol Ronchi

Mala tempora currunt

Fedez è ossessionato, come tutti gli artisti, dal fare qualcosa che rimanga nel tempo. Ma ci riesce?

Macché Rosa Chemical, altri artisti a Sanremo hanno cantato il poliamore. Ma erano in canotta e non in paillettes

di Michele Monina Michele Monina

Estetica o contenuti?

Macché Rosa Chemical, altri artisti a Sanremo hanno cantato il poliamore. Ma erano in canotta e non in paillettes

Tag

  • Culture

Top Stories

  • Dentro la Notizia o Quarto Grado al pomeriggio? Abbiamo visto il nuovo programma di Nuzzi su Canale 5: cronaca nera e morti, era quasi meglio la D'Urso...

    di Irene Natali

    Dentro la Notizia o Quarto Grado al pomeriggio? Abbiamo visto il nuovo programma di Nuzzi su Canale 5: cronaca nera e morti, era quasi meglio la D'Urso...
  • Siamo stati al concerto di Olly all'Ippodromo di Milano e abbiamo scoperto il segreto del suo successo: sbaglia i congiuntivi come Vasco Rossi

    di Gianmarco Aimi

    Siamo stati al concerto di Olly all'Ippodromo di Milano e abbiamo scoperto il segreto del suo successo: sbaglia i congiuntivi come Vasco Rossi
  • EHI OH! Striscia la Notizia cancellata da Mediaset! Ecco dove volevano spostarla, chi si è opposto e perché siamo arrivati a questo punto. È la vendetta definitiva per l'indipendenza di Antonio Ricci?

    di Irene Natali

    EHI OH! Striscia la Notizia cancellata da Mediaset! Ecco dove volevano spostarla, chi si è opposto e perché siamo arrivati a questo punto. È la vendetta definitiva per l'indipendenza di Antonio Ricci?
  • Ultimo ha SVELATO quanto durerà il concerto a Tor Vergata: Niccolò non si risparmia, con una dichiarazione d’amore alla sua Roma e ai fan. Ecco tutto quello che sappiamo sul raduno degli ultimi...

    di Giulia Ciriaci

    Ultimo ha SVELATO quanto durerà il concerto a Tor Vergata: Niccolò non si risparmia, con una dichiarazione d’amore alla sua Roma e ai fan. Ecco tutto quello che sappiamo sul raduno degli ultimi...
  • Pausini, Mengoni, Annalisa e gli altri 'intoccabili' sui social. Ma la critica non genera odio, i fanatismi invece sì. Mentre Grignani...

    di Grazia Sambruna

    Pausini, Mengoni, Annalisa e gli altri 'intoccabili' sui social. Ma la critica non genera odio, i fanatismi invece sì. Mentre Grignani...
  • Ultimo a Sanremo 2026? È il Festival che ha bisogno di lui: non si punta alla vittoria ma a chiudere un cerchio con il palco che l’ha sia consacrato che ferito…

    di Giulia Ciriaci

    Ultimo a Sanremo 2026? È il Festival che ha bisogno di lui: non si punta alla vittoria ma a chiudere un cerchio con il palco che l’ha sia consacrato che ferito…

di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Sanremo top e flop, dalle putt*ne di Angelo Duro al bad boy Fedez: ma la Fagnani non era una belva?

di Maria Francesca Troisi

Sanremo top e flop, dalle putt*ne di Angelo Duro al bad boy Fedez: ma la Fagnani non era una belva?
Next Next

Sanremo top e flop, dalle putt*ne di Angelo Duro al bad boy Fedez:...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy