image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Sanremo è Sanremo: di chiunque
paghi il canone, non solo di chi
vorrebbe la censura per Fedez

  • di Alessio Mannino Alessio Mannino

9 febbraio 2023

Sanremo è Sanremo: di chiunque paghi il canone, non solo di chi vorrebbe la censura per Fedez
Nella sua esibizione al Festival di Sanremo il rapper non ha deluso le aspettative: ha sfruttato la vetrina per esprimere le proprie idee politiche. Sottolineando di aver aggirato la censura di fatto della Rai, ha sbeffeggiato le associazioni di consumatori come la Codacons, sempre a guardia di una presunta neutralità sui contenuti che imporrebbe il pagamento del canone. Ma la tv pubblica è tale perché di tutti, anche di chi la pensa come Fedez. Semmai bisognerebbe chiedersi come mai non ha spazio chi non la pensa come lui

di Alessio Mannino Alessio Mannino

Carissima e solertissima Codacons, c’è chi è favore di Sanremo. Chi è contro Sanremo. C’è chi vorrebbe ascoltare solo canzoni, chi invece s’ingrassa a popcorn per le parti “impegnate”, e chi si nutre del quotidiano rancio di meme e perculate, sempre ottimo e abbondante sui social. Si chiama festival ed è un festival che mescola di tutto un po’: messe cantate sulla Costituzione all’augusto cospetto del Capo dello Stato, sbroccate di ventenni che forse dovrebbero imparare a cantare senza l’aiutino della cuffietta, una letterina da quinta elementare di influencer con 26 milioni di follower che parlano a un target tarato sul mezzo secondo di scroll dei reel su Instagram (se avete più di 50 anni e non ci avete capito niente, per la vostra fascia ci sono Gianni Morandi, Al Bano e Massimo Ranieri), la compagna di Enrico Mentana che parla di carceri minorili, tema drammaticissimo, per poi ripartire con il sorriso stampato di “Ama” e le sue gag con “Gianni”, e al fin, attesissimo da Matteo Salvini e dai fan della saga Ferragnez, l’immancabile Fedez.

Gianni Morandi Amadeus
Gianni Morandi e Amadeus

Il rapper-conduttore-protagonista di sé stesso Federico Leonardo Lucia è l’esempio perfetto per capire come mai il Festival della Canzone Italiana interessa ai politici tanto quanto ai discografici: dall’alto della sua popolarità, lui sa che ha un potere di richiamo maggiore di una qualunque Elly Schlein. O anche di un tiktoker ottuagenario ma non domo, tal Silvio Berlusconi, che difatti Fedez, nel suo freestyle prodotto dal compare Salmo, ha voluto omaggiare sia pur per liquidarlo come “Napoleone con la sindrome del nano”. Un accenno anche simpatico, se confrontato con l’attacco diretto al governo in carica, andando a ripescare e a strappare la foto di Galeazzo Bignami, viceministro delle infrastrutture, vestito con un svastica al braccio in un party giovanile, o definendo “cazzate ai quattro venti” le idee anti-abortiste di Eugenia Roccella, ministro della famiglia. E chi se ne frega se andrà in escandescenze l’occhiuta vigilanza consumatori, che poi sareste voi della Codacons: lui è un musicista e può dire quel che gli dice l’ispirazione, ha superato pure un cancro e tutto questo lo dedica a Gianluca Vialli, che di cancro è morto.

Salmo lancia Flop
Salmo

Al netto del giudizio che si possa avere sull’arte che produce o sul furbo personaggio che è, ci mancherebbe che Fedez, come del resto qualsiasi altro artista, non possa esprimere la propria discutibile opinione su quel che gli pare. La Rai è pubblica, cioè di tutti coloro che pagano il canone, non solo degli haters di Fedez. Se uno ha le carte in regola per calcare quel palco sovralimentato a polemiche, deve poter anche criticare la maggioranza del momento. Cosa in realtà non scontata, come dimostra l’abile allusione dell’ultra-tatuato al fatto che il testo di cui sopra non era passato dal visto della censura interna. Excusatio non petita, ma necessariamente manifesta. Perché concordare prima di andare in onda è innegabilmente una forma di censura. A differenza che nel concertone del 1 Maggio 2021, quando un tentativo per mettergli la mordacchia sull’argomento Ddl Zan pareva esserci stato, qui probabilmente i pieni poteri ad Amadeus, aureolato com’è di successo, hanno evitato il preventivo controllo della tv di Stato.

Chiara Ferragni legge la lettera a se stessa
Chiara Ferragni all'Ariston

Molto più notizia dovrebbe fare, invece, la supina accettazione da parte della destra trionfante dell’egemonia artistico-culturale di sinistra (diciamo così) nel rito nazionalpopolare per eccellenza, secondo solo al campionato di calcio, che è Sanremo. Uno che ha brindato a schietto vino autarchico per l’ascesa a Palazzo Chigi del governo più a destra della storia repubblicana è costretto ad assistere alla sfilata di personalità orientate tutte in direzione opposta, da Benigni ai Ferragnez passando per Drusilla Foer (senza contare i virgulti testimonial del gender fluid, da Madame a Rosa Chemical). Ciò a riprova di due fatti difficilmente contestabili: primo, che sopra ogni cosa vale l’articolo quinto, chi porta share, e quindi denari pubblicitari, ha vinto, e i nomi scelti da Amadeus i risultati li fanno, punto e a capo; secondo, che per bilanciare l’immaginario medio dell’attuale sinistra, che ha smesso da mo’ di essere comunista per diventare sordidamente luogocomunista, ci vorrebbero artisti che la pensano, per semplificare, a destra, o comunque non a sinistra. Ma che garantiscano di sbancare l’auditel. La famosa egemonia di sinistra resiste anche con una Rai in mano alla destra semplicemente perché la bolla mediatica è dominata dal mercato, e il mercato preferisce messaggi che invitano a dire sì a tutto, a vivere come ci aggrada perché così aumentano i desideri e bisogni, per i quali l’invisibile mano del business produce il prodotto o servizio apposito.

Antonello Piroso
Antonello Piroso

Dimenticavamo: ci sono anche coloro che si arroccano nel disdegnare Sanremo con aristocratico disprezzo. “Comunque 46 milioni di #italiani hanno fatto altro, non mandando il cervello all’ammasso. Una buona notizia per il Paese”, ha twittato, per citarne uno, Antonello Piroso. Fra i contestatori della kermesse sacra a viale Mazzini, questa è la posizione più coerente. Ma ha un difetto: vorrebbe fingere di ignorare che per un’intera settimana, la Settimana Santa degli introiti Rai, il nostro Paese, volente o nolente, vede trasferirsi la capitale lì, tanto che Mattarella quest’anno ha pure presenziato, dando alla sagra il sigillo quirinalizio. Forse, visto e considerato che parlandone in qualunque salsa, anche per esibire il proprio senso di nausea, si finisce con il partecipare alla commedia delle parti, l’atteggiamento più intelligente è quello di Rocco Tanica, che dalla sua postazione social si affida all’ultima arma della mente pensante: l’ironia distillata in poche righe. “Minchia ci si sbellica con Angelo Duro”, “Sethu vince, e questo è un fatto. Ora però bisogna assicurare alla giustizia il suo parrucchiere”, “Anch'io come @ChiaraFerragni credo che il corpo non debba generare mai odio o vergogna, però non vado in giro a minchia di fuori”. Sanremo è vivo, le canzonette un po’ meno e io, dopo aver scritto questo articolo, non mi sento tanto bene.

Annoiati saluti, lo scrivente.

20220629 124540502 2728Rocco Tanica
Rocco Tanica

More

Meno male che c’è Rosa Chemical a sbugiardare i bacchettoni al governo

di Alessio Mannino Alessio Mannino

Gender che paura

Meno male che c’è Rosa Chemical a sbugiardare i bacchettoni al governo

Il monologo di Chiara Ferragni è una lappa pazzesca… Vi spieghiamo cos’è

di Michele Monina Michele Monina

Trovatele un autore

Il monologo di Chiara Ferragni è una lappa pazzesca… Vi spieghiamo cos’è

Per tutti quelli di “boicotta Sanremo” abbiamo aperto una pagina OnlyFans. Vi spieghiamo perché

di Michele Monina Michele Monina

Nazi-grammar

Per tutti quelli di “boicotta Sanremo” abbiamo aperto una pagina OnlyFans. Vi spieghiamo perché

Tag

  • Fedez
  • Sanremo

Top Stories

  • Come si vive davvero in Corea del Nord? Abbiamo intervistato chi c'è appena stato: “Molte persone hanno uno smartphone. E le auto...”

    di Federico Giuliani

    Come si vive davvero in Corea del Nord? Abbiamo intervistato chi c'è appena stato: “Molte persone hanno uno smartphone. E le auto...”
  • Wanna Marchi è tornata! Dopo l'arresto di Stefania Nobile e Davide Lacerenza per il caso Gintoneria, ecco come si reinventa: personal chef. Come e dove? Ve lo diciamo noi

    di Jacopo Tona

    Wanna Marchi è tornata! Dopo l'arresto di Stefania Nobile e Davide Lacerenza per il caso Gintoneria, ecco come si reinventa: personal chef. Come e dove? Ve lo diciamo noi
  • Caso Gintoneria nel settore degli hotel? Lingotti d'oro, macchine di lusso, festini a luci rosse e “sciabolate” dai tetti: la vita al limite della famiglia Agostini

    di Jacopo Tona

    Caso Gintoneria nel settore degli hotel? Lingotti d'oro, macchine di lusso, festini a luci rosse e “sciabolate” dai tetti: la vita al limite della famiglia Agostini
  • Omicidio Poggi, IL PARTICOLARE CHE FA DUBITARE dell’innocenza di Alberto Stasi: perché la sera prima del delitto non ha dormito con Chiara lasciandola sola a casa? E se fossero stati una coppia, normale, che non trascorreva tutto il tempo insieme?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, IL PARTICOLARE CHE FA DUBITARE dell’innocenza di Alberto Stasi: perché la sera prima del delitto non ha dormito con Chiara lasciandola sola a casa? E se fossero stati una coppia, normale, che non trascorreva tutto il tempo insieme?
  • Caso Orlandi, NUOVA BOMBA su Emanuela: indagato blogger per favoreggiamento dopo dei post social. Il fratello Pietro: “La cosa particolare è che è stata l’Antimafia ad agire”. Forse perché il pm che si occupa del caso è della DDA?

    di Giulia Ciriaci

    Caso Orlandi, NUOVA BOMBA su Emanuela: indagato blogger per favoreggiamento dopo dei post social. Il fratello Pietro: “La cosa particolare è che è stata l’Antimafia ad agire”. Forse perché il pm che si occupa del caso è della DDA?
  • Omicidio Poggi, LE FOTO INEDITE DEL POMPIERE che potrebbe far crollare l’alibi di Andrea Sempio. Sa che lo scontrino del parcheggio non appartiene a lui ma alla madre? E se ad uccidere Chiara non fosse stato Alberto Stasi in carcere da anni?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, LE FOTO INEDITE DEL POMPIERE che potrebbe far crollare l’alibi di Andrea Sempio. Sa che lo scontrino del parcheggio non appartiene a lui ma alla madre? E se ad uccidere Chiara non fosse stato Alberto Stasi in carcere da anni?

di Alessio Mannino Alessio Mannino

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Come difendersi nell'epoca degli attacchi hacker e delle mail in down? Lo abbiamo chiesto a un esperto

di Micol Ronchi

Come difendersi nell'epoca degli attacchi hacker e delle mail in down? Lo abbiamo chiesto a un esperto
Next Next

Come difendersi nell'epoca degli attacchi hacker e delle mail...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy