Continua a far discutere l'incidente stradale avvenuto sulla via Nomentana nel quale hanno perso la vita Valerio Di Paolo, Alessio Guerrieri, Simone Ramazzotti, Giulia Sclavo e Flavia Troisi, tutti giovanissimi con età comprese fra i 17 ed i 22 anni. È accaduto nella notte tra giovedì e venerdì nella zona di Tor Lupara, frazione del comune di Fonte Nuova, in provincia di Roma. Con loro un sesto ragazzo, Leonardo Chiapparelli, rimasto ferito e ora in prognosi riservata all’ospedale. E infatti dalla dinamica pare che viaggiassero in sei su sulla Cinquecento omologata per quattro e oltre il limite orario dei 50 km/h obbligatorio su quella strada, visto che si tratta di un centro abitato. La dinamica esatta è ancora al vaglio dei carabinieri della compagnia di Monterotondo, che contestualmente stanno raccogliendo testimonianze per stabilire come possa essere avvenuta la tragedia.
Proprio da queste testimonianze emergono, però, dettagli inquietanti: "Giocavano alla Formula Uno", avrebbe riferito al quotidiano La Repubblica un testimone oculare, che abita proprio nella zona. È lui che avrebbe visto l’auto sfrecciare a forte velocità, almeno per due volte. Ma non è solo la velocità che avrebbe potuto portare alla strage, come infatti ha spiegato anche un investigatore, il quale ha voluto sottolineare che se nell’auto fossero stati in quattro “non sarebbe finita così” visto che “La massa eccessiva dentro l’abitacolo è stata la condanna”. Infatti, le indagini si stanno concentrando sui motivi che avrebbeo portato la vettura a “decollare” per poi ricadere sull’asfalto rotolando per una ventina di metri, dopo aver probabilmente “pizzicato” un marciapiede a una velocità di 80 chilometri orari. In seguito l’impatto con un palo dell’illuminazione e un albero sono stati fatali ai cinque giovani, mentre uno è ricoverato in grazi condizioni.