Emergenza “minori a bordo” in Campania. Un'intera famiglia a Pozzuoli ha sfidato le leggi della fisica e del buon senso viaggiando in cinque (sì, cinque...) a bordo di uno scooter, rigorosamente tutti senza casco, per andare al mare: un uomo, una donna e tre ragazzini, anzi, nell'ordine dal manubrio alla coda, il bambino più piccolo, la donna, l'uomo, il ragazzino medio e il ragazzino più grande e corpulento: “Adulti che mettono in pericolo la vita dei loro stessi figli - il commento del deputato campano Francesco Emilio Borrelli, fustigatore del malcostume di Napoli e dintorni, che ha rilanciato il video sui suoi social - e li educano a diventare dei selvaggi”.
L’allegra famigliola, che tra l'altro sembrava appunto organizzata per una giornata in spiaggia, viaggiava sulla strada di via Campana quando è stata ripresa da una persona in auto che ha segnalato l’incredibile scena (incredibile ma purtroppo non certo inedita) al politico esponente dell’alleanza Verdi-Sinistra che da un po’ di tempo sta raccogliendo materiale sull’emergenza "minori a bordo senza sicurezza o al volante”.
“Facciamo, un attimo, un passo indietro. Molto spesso - sottolinea Borrelli - ci segnalano situazioni di intere strade o piazze prese in ostaggio da ragazzini che sfrecciano in sella agli scooter, anche a tre o a quattro, senza casco che rischiano di investire i passanti. Se i genitori di questi ragazzini, se gli adulti che dovrebbero dare loro l’esempio, sono questi incoscienti che mettono in pericolo l’incolumità dei loro stessi figli è evidente allora che siamo messi molto male. Ci chiediamo come sia possibile questo affollamento per le strade di questi scooter-carovana senza che nessuno li fermi. Dove sono le pattuglie, i controlli? A questa gente, oltre a essere multata pesantemente, va sequestrato il veicolo ed inoltre urgono dei controlli da parte dei servizi sociali dato che chi mette in pericolo la vita dei minori non è in grado di educarli e questi, a loro volta, rischiano di diventare da adulti peggio dei loro stessi genitori. Bisogna interrompere questo circuito”.