Sembra la trama di un film ma no, è tutto vero. Un cadavere è rimasto per mesi chiuso all’interno di un'auto parcheggiata davanti l'aeroporto di Charleroi, uno degli scali più importanti del Belgio. A rinvenire il corpo delle guardie di sicurezza. In base alle prime ricostruzioni il corpo sarebbe quello di José AT, un uomo di 54 anni. Al momento della scoperta del cadavere dell’uomo non si sapeva nulla, se non una probabile nazionalità spagnola. In Procura è stato aperto un fascicolo e avviata un'inchiesta, da cui sono emersi alcuni dettagli. L'uomo sarebbe arrivato in Belgio da qualche mese, in cattive condizioni di salute. Si era stabilito in una piccola cittadina della Vallonia, e faceva parte del mondo della prostituzione.
A sconvolgere di più è la data della morte, collocabile nel mese di gennaio. Ancora non si conoscono le cause del decesso, l'autopsia non avrebbe rivelato granché. Sono esclusi colpi d'arma da fuoco e fratture. Attesi i risultati delle analisi tossicologiche. La sorveglianza si è avvicinata nei pressi dell’auto, immatricolata all'estero, che ferma da mesi si stava riempiendo di polvere. Dietro i vetri oscurati hanno capito il perché: un cadavere. Nel frattempo, la stampa belga si chiede come mai sia accaduto un simile episodio: "Come ha potuto quest'uomo essere rimasto così a lungo senza che fosse destato un allarme?".