Quattro persone morte e un ferito in prognosi riservata: è questo il bilancio a seguito di un violento schianto frontale avvenuto dopo la mezzanotte lungo la Statale 649 nei pressi di Bucchianico, in provincia di Chieti.
A perdere la vita due fratelli, Alessandro e Massimiliano Fiore, il primo di 23 e il secondo di 21 anni insieme al loro cugino Mattia Lorenzo Menna, 23 anni: i tre giovani sono morti sul colpo. Non ce l’ha fatta neanche Domenico Di Fazio, il 37enne presidente del Rapino Calcio che viaggiava sull’altra vettura.
Secondo una prima ricostruzione, i tre giovani mentre percorrevano la strada a bordo di una Volkswagen Golf, nel tentativo di effettuare un sorpasso, si sono scontrati frontalmente con la Jeep Renegade guidata da un 31enne con a bordo Domenico di Fazio che viaggiava su sedile del passeggero. Se per il presidente del Rapino non c'è stato nulla da fare, al momento le condizioni del conducente, ricoverato all’ospedale di Chieti, restano critiche con prognosi riservata.
Numerosi i messaggi di cordoglio, tra cui quello del sindaco del Comune di Rapino: "Voglio ricordarti così - scrive parlando di Domenico il sindaco Rocco Micucci - in uno dei momenti più felici della tua vita, quando hai compiuto l'impresa di riportare il Rapino in prima categoria. Tu non sei un presidente, ma Il Presidente. Non hai grandi disponibilità, ma hai una grande passione che ti rende il più grande. E per essere un uomo, non basta quello che mostri, devi esserlo dentro per davvero. E non riesco a non parlare al presente, perché non riesco ancora a crederci. Chiunque ti abbia incontrato non ha potuto fare a meno di amarti per la tua pulizia, il tuo essere appassionato, la tua integrità, per il tuo darti agli altri senza compromessi, e non solo per lo sport, ma per qualunque cosa il paese avesse bisogno, come far parte della protezione civile o dare una mano ai dipendenti comunali se ce n'era bisogno. Fino al nubifragio dell'altro giorno. Ti abbiamo amato per tua lealtà, perché dentro avevi il sole che ti eri conquistato da solo. Ora prometto che non ti dimenticheremo. E ti renderemo onore. Lo stadio avrà il tuo nome, perché era tuo prima di tutti gli altri. E proclameremo il lutto cittadino perchè sei la perdita di un pezzo di tutti noi. Grazie Domenico".
Ecco il filmato mandato in onda da Studio Aperto, secondo il quale un'altra famiglia di cinque persone sarebbe scampata per un pelo alla tragedia.