Cosa sia successo con esattezza potranno stabilirlo, forse, le forze dell’ordine, prendendo in esame i dati dei rilievi effettuati. Quale è stata la conseguenza, invece, s’è saputo immediatamente: Alessio Gili è morto. A soli 26 anni. La sua auto è letteralmente volata giù da un cavalcavia. Immediatamente s’è messa in moto la macchina dei soccorsi, ma per Alessio non c’è stato nulla da fare. Troppo gravi i traumi riportati. Aveva solo 26 anni e era un grande appassionato di motori, tanto che con l’RB Team stava progettando di partecipare al campionato europeo dedicato alle pit bike. Già nell’italiano, con una dodici pollici, aveva dimostrato di avere un gran manico, sfiorando il titolo un paio di stagioni fa. Invece il sogno s’è spezzato in una notte di fine maggio, dentro l’abitacolo di un’auto che è letteralmente impazzita, finendo distrutta dopo un agghiacciante volo, come raccontato le foto diffuse dal comando dei Vigili del Fuoco di Perugia.
Una notte tremenda, quindi, per la comunità d Gubbio, dove Alessio viveva e era molto noto, ma anche per tutta l’Umbria, perché, a distanza di pochissimo tempo, altri tre giovanissimi hanno avuto la stessa, tragica, sorte a causa di un altro incidente stradale che si è verificato a pochissimi chilometri di distanza, molto vicino a quel circuito di Magione in cui Alessio aveva visto diventare veri i suoi sogni. I tre, insieme ad un altro giovane che ora è ricoverato in ospedale in gravissime condizioni, tornavano da una serata passata insieme. Per cause in corso di accertamento, l’auto su cui viaggiavano si sarebbe scontrata con una seconda auto su cui viaggiavano altri due ragazzi. L’impatto è stato violentissimo, con il veicolo occupato dai quattro che è finito distrutto in un campo.
Anche in questo caso i soccorsi sono stati immediati, ma il personale sanitario non ha potuto fare altro che constatare il decesso di tre delle quattro persone a bordo. Due, stando a quanto è dato sapere, sono ragazze non ancora maggiorenni e non ancora identificate. Non ancora identificato anche l’altro ragazzo rimasto ferito e ricoverato in condizioni disperate in ospedale, mentre l’unica identità accertata è quella di Julio Cesar Vera Quinonez, 28 anni, di origini ecuadoriane, residente a Perugia, e identificato grazie a un documento ritrovato dagli stessi soccorritori.