“Tesla ha rischiato la bancarotta almeno sei volte nella sua storia”: lo ha detto Elon Musk, durante il confronto con John Elkann andato in scena nell’ambito dell’Italian Tech Week. “Il momento più brutto – le parole del patron di Tesla e SpaceX come riferita dalla Stampa – è stato fra il 2008 e il 2009, eravamo molto piccoli, nessuno credeva e investiva, eravamo da soli, ho chiesto denaro agli amici per pagare l’affitto di casa, avevo finito quello che avevo guadagnato vendendo PayPal. Così abbiamo fatto un ultimo tentativo: è andato a buon fine, il finanziamento è stato chiuso alla vigilia di Natale 2008. Se non ce l’avessimo fatta, saremmo finiti. Un altro brutto momento è stato tra il 2018 e il 2019, con l'arrivo della Model 3: dovevamo farla diventare un’auto di massa, doveva iniziare la produzione in grandi volumi, ma doveva essere fatta bene e generare profitti, ed è stato molto difficile. In quel periodo ricordo di avere parlato molto con John, mi è stato vicino, è stato un amico”.
A proposito di scenari difficili, la prossima sfida in vista della transizione ecologica sarà ricavare l’energia elettrica sufficiente per alimentare le auto del futuro. Per Musk “dobbiamo tornare a vedere l'energia nucleare come una cosa positiva. Se non vogliamo aprire nuove centrali, almeno non chiudiamo quelle che abbiamo, sono sicure, e certo molto meno pericolose di quelle a carbone”. D’altra parte forse basterebbe l’energia solare: “Trovo che l’energia solare sia sottovalutata, ma se non ci fosse il Sole, la Terra sarebbe una roccia senza vita, senza nulla: la Terra va a energia solare, ci arriva 1 Gigawatt per metro quadrato, basta prenderne una parte, anche piccola, per avere energia per tutti. Pensate che un impianto a energia solare di 200 chilometri per 200 potrebbe fornire energia a tutta l’Europa. Non è tanto, vero? Basterebbe prendere un pezzo del territorio europeo e dedicarlo a questo scopo. Per voi sul Mediterraneo è facile, avete tanto sole”.
Di attualità anche il tema della crisi che ha investito il comparto dei semiconduttori, con la carenza di chip che mette in difficoltà anche la produzione di auto: una crisi che Musk crede “sarà di breve termine”, perché “ci sono molte fabbriche di produzione di chip che sono in fase di costruzione e quindi credo che avremo una buona capacità di offerta di chip entro l’anno prossimo”.
E a proposito di possibili convergenze o similitudini tra Tesla e Ferrari, si vedrà mai una Ferrari a guida autonoma? Per il presidente John Elkann “sarebbe triste”, perché “lo scopo di una Ferrari è essere guidata. In un mondo che va verso le auto autonome, la possibilità di guidare ancora avrà un valore crescente, un po’ come andare a cavallo oggi”. “D’altra parte – ha commentato Musk – il cavallino è nel vostro logo”.