Chi più, chi meno, ciascuno di noi vorrebbe calarsi almeno una volta nella propria vita nei panni di James Bond. Affascinante, astuto e, soprattutto, circondato da un parco giochi di orologi, gadget iper tecnologici e, soprattutto, auto che per noi comuni umani sono solo un miraggio.
Certo, la finzione è finzione e riprodurla nella vita reale non è sempre possibile ma ci accontenteremmo tutti di una Aston Martin, anche senza le mitragliatrici incorporate. Che nei panni di 007 ci fosse Sean Connery, David Niven, George Lazenby, Roger Moore, piuttosto che Timothy Dalton, oppure Pierce Brosnan e Daniel Craig per parlare dei due più recenti, poco importa, le auto hanno sempre avuto un ruolo centrale nelle sceneggiature e negli anni il nome di Aston Martin si è indissolubilmente legato a quello di Bond.
Anche quest’anno, per il venticinquesimo capitolo della saga, le auto che verranno impiegate per gli inseguimenti e – con ogni probabilità - sfasciate, sono tantissime e tutte dannatamente belle, a partire dalla Aston Martin DB5. In “No Time to Die” saranno tanti i riferimenti, quantomeno dal punto di vista automobilistico, ai film del passato ed è così che la DB5 riappare sul grande schermo per la sesta volta, dopo essere stata impiegata in Thunderball (1965), GoldenEye (1996), Tomorrow Never Dies (1997), Casino Royale (2006), Skyfall (2012) e Spectre (2015).
Altra AM che è stata utilizzata nelle riprese è la V8 Saloon, un’auto già vista, anche in questo cado, in una pellicola del 1987, The Living Daylights.
Sono altre due le auto fornite dalla Casa di Gaydon: una DBS Superleggera e la modernissima Valhalla. Nessuna delle due, però, verrà guidata da Bond.
Se la prima delle due vedrà alla guida Lashana Lynch, nei panni della spia Nomi, il gioiello tecnologico sviluppato in collaborazione con RedBull Racing ci auguriamo possa essere usato per scene più “tranquille”, dato che ne sono stati prodotti solo 500 esemplari al mondo.
Non solo Aston Martin però, in No Time to Die c’è spazio anche per altri due brand inglesi con Jaguar e Land Rover. Nel film verrà impiegata la Jaguar XF che, stando alle prime immagini rilasciate nel trailer, verrà guidata dai nemici di 007, un po’ come si era già visto in passato.
Altro legame con il passato, infine, arriva dall’impiego della nuova Land Rover Defender che sarà utilizzata per degli inseguimenti nella neve in Norvegia. Non sarà la sola però, dato che faranno capolino anche una Range Rover Sport e una Classic. Un legame che, come per Aston Martin, sembra che sia veramente destinato a durare.
Per chi volesse sentirsi come Bond, senza averne il fascino, oppure volesse fare un costosissimo regalo alla propria prole a tema 007, The Little Car Company, assieme ad Aston Martin ed EON Productions, ha realizzato una No Time To Die special edition della Aston Martin DB5 Junior.
Un’auto elettrica da 22,5 CV che è esattamente i due terzi della Aston Martin originale, realizzata in tiratura limitatissima di soli 125 esemplari.
Per renderla esattamente come l’originale, per la creazione è stata utilizzata la tecnica della scansione 3-D. Come se non bastasse, l’auto elettrica è stata equipaggiata con tutti i gadget presenti sulla DB5, con mitragliatrici (finte), targhe intercambiabili, fumogeni e tanto altro. Il prezzo? 90.000 Sterline. Sì, avete letto bene, praticamente il prezzo di una Vantage usata di un paio d’anni.