C’era una volta una Austin Mini Mk3 del 1974. Carina, generosa, per nulla invecchiata, ma non certo da far girare la testa. Poi sono arrivati quelli di Gildred Racing, brand noto nel giro tuning della California, e quella Mini è diventata un mostro di potenza. Mantenendo, però, le sue forme aggraziate e i suoi lineamenti docili e per nulla impegnativi. Adesso si chiama Super Cooper Type S e tutti i ritocchi che non s’è rifatta fuori se li è rifatti dentro. E sotto.
A cominciare dal motore, un V6 Acura da tre litri e mezzo, potenziato ulteriormente con un compressore Rotrex. Un bestione che non sta certo nell’alloggiamento originario, tanto che quelli di Gildred Racing lo hanno piazzato al posto dei sedili posteriori. È da lì che si sprigiona la potenza di 500 cavalli. 502 a voler essere precisi, con una coppia di 519 Nm.
Inutile dire che per permettere alla Super Cooper di stare su strada si è proceduto ad aumentare il peso, anche attraverso zavorre sul davanti, con la piccola inglese che, adesso, può contare anche su un sistema di climatizzazione, un impianto audio sofisticato e persino un iPad sul cruscotto. Il resto lo fanno i freni, chiaramente a disco su ogni ruota e ad altissime prestazioni.
Il cambio, invece, resta manuale, nel segno della tradizione, ma passa a sei marce per una maggiore ottimizzazione dell’erogazione di coppia e per consentire al pilota di sfruttare l’incredibile potenza della piccola inglese.
Gli interni, infine, sono un concentrato di lusso e racing-comfort, con pelle scamosciata, o nero carbone, ovunque e sedili Recaro riscaldati e raffreddati a fare da protagonisti all’interno di un abitacolo che non ha nulla da invidiare a quello di una supercar.
Per comprarla ci vogliono 300 Dollari per ogni cavallo: 150.000 Dollari quindi. Ma potrebbero non bastare, perché bisognerà pure sbrigarsi, visto che la Gildred Racing non ne metterà su strada più di dieci in tutto.