Le aste di auto da collezione ai tempi del Coronavirus? On-line, ovviamente. Precursore del trend RM Sotheby's, colosso nel settore che già nello scorso mese di marzo, causa pandemia in arrivo, si è visto costretto a spostare il suo evento da Palm Beach... alla rete.
Non senza stupore, l'idea si è rivelata vincente con quasi il 70% di venduto e oltre 13 milioni di dollari incassati. Dunque perché non ripetere l'experience, stavolta con la giusta organizzazione e risonanza? E con auto a dir poco da urlo?
Ecco il mega lotto dei sogni proposto per l'asta in partenza il 21 maggio, online fino al 29 del mese: Ford GT, Packard, Shelby, Maserati, Lamborghini, Porsche, e diverse interessantissime Ferrari. Eccone tre in particolare, dalla meno costosa, a salire. Si va.
1985 Ferrari 288 GTO
Direttamente dagli Anni '80 ecco un'icona Ferrari senza tempo: la 288 GTO è stata prodotta in soli 272 esemplari, tutti venduti su prenotazione ancor prima di entrare in produzione.
Erano 200 quelli previsti, ma vista la grande richiesta ne furono aggiunti 70... più 2: uno per un - anonimo - pezzo grosso del medioriente, e uno niente meno che per Niki Lauda.
La sigla 288 sta per 2.8, la cilindrata, e 8, il numero dei cilindri, per quest'auto disegnata dalla sapiente mano di Pininfarina.
Da menzionare senza dubbio anche i 400 cavalli di potenza, non pochi per l'epoca, e l'entusiasmante velocità massima di 305 chilometri orari con un'accelerazione capace di percorrere 400 metri in 12,7 secondi. Non facilissima da guidare, ma indubbiamente bellissima da vedere, e con un'erede degna di nota: la mitica F40. L'esemplare proposto ha l'aria condizionata e i finestrini elettrici e il suo valore è stimato tra i 2.200,000 e i 2.400,000 dollari. Ne aveva una anche Eddie Irvine!
1995 Ferrari F50
Erede della F40 e in produzione tra il 1995 e il 1997 per celebrare i 50 anni dalla fondazione del Cavallino (datata 1947), si contraddistingue per un tetto rigido removibile e per la tiratura in soli 349 esemplari, in ossequio all'insegnamento del Drake che sosteneva fosse necessario produrre tante auto quanto il mercato ne richiedesse, meno un esemplare. Proprio la F50 è la prima supercar prodotta dopo la morte di Enzo Ferrari, su volontà di Piero Ferrari, intenzionato a costruire una vettura stradale direttamente derivata da un'auto di Formula 1. È per questo che l'F50 monta un 12 cilindri a V stretta proveniente - con i dovuti adattamenti - proprio da quello della 640 F1 di Mansell. La cilindrata? 4.7, con 520 cavalli a 8.500 giri. Per la prima volta su una Ferrari di serie, la F50 sfoggia un telaio completamente in carbonio, vincolato al gruppo motore-cambio tramite un telaio ausiliario.
Quella all'asta è il secondo esemplare di 349, segna a contachilometri 3.371 miglia e arriva da una famosa collezione. Valore stimato, in dollari: tra i 2.500,000 e i 2.750,000.
2003 Ferrari Enzo
Ed eccoci alla Ferrari più costosa del lotto: una Enzo del 2003. Nata per raccogliere a sua volta l'eredità della F50 e per celebrare i 55 anni di attività della casa di Maranello, fu realizzata in soli 399 esemplari (numero aumentato a seguito dell'enorme domanda, rispetto all'idea iniziale di 349 unità) e venne presentata al Salone di Parigi del 2002.
La Enzo monta un motore V12 aspirato da 5998 cc, forte di 660 cavalli a 7800 giri, con telaio e carrozzeria entrambi in carbonio e freni carbo-ceramici.
La linea, manco a dirlo, è di Pininfarina ed essendo la Enzo una vettura prettamente sportiva, scordatevi stereo, finestrini elettrici o altri gingilli che andrebbero a comprometterne il peso piuma, che ferma l'ago della bilancia a soli 1.365 chili.
L'esemplare protagonista dell'asta Sotheby's ha meno di 1.250 miglia e diversi optional dell'epoca, anche rari. Valore stimato: tra i 2.600,000 e i 2.900,000 dollari. Fate la vostra offerta.