C’è quella sensazione, quando ti svegli da un sogno che non volevi finisse. Non ti ricordi proprio tutto, ma ti resta addosso quella sensazione strana che ti accompagna per ore. Ecco, guardare The Last of Us 2 su Sky, senza Pedro Pascal, è un po’ così. La serie torna, più cupa, più arrabbiata, forse ancora più fedele alla brutalità del videogioco. Eppure, mentre scorrono le immagini e tutto crolla prepotentemente sulle vite dei personaggi ci accorgiamo, sul finale del secondo episodio, che d'ora in avanti niente sarà più come prima. Perché non ci sarà più qualcuno. Lui. Pedro Pascal. Era il respiro spezzato, la voglia di salvarsi e restare attaccato alla vita, di massacrare la rabbia e il dolore, lo sguardo di chi aveva già perso tutto, eppure si ostinava a proteggere ciò che restava. Senza di lui, il mondo di The Last of Us sembra più grande, sì, come una voragine, ancora più feroce di quello che già appare. E dopo aver seguito la prima stagione uscita ormai cinque anni fa, con l’ansia costante che la storia originale, il gioco potesse essere travisato, mutato, sovvertito, e che lui non riuscisse a sopravvivere, vedere un episodio (complesso e registicamente impressionante) come il secondo in questa seconda stagione ci fa prendere male.
Sì, Joel viene fatto fuori. Perché e per come lo scoprirete guardando l’episodio. Quel che è certo è che un po’ come i fan della serie e di Pascal, forse acriticamente, tutto questo ci delude. Sapevamo che sarebbe andata così, ma speravamo che in fondo, alla fine, qualcosa cambiasse, che si trovasse una soluzione, diversa. Perché Joel non doveva morire. Certo, Bella Ramsey è bravissima. Ellie cresce, lotta, odia, ama. Tutto come deve essere. Ma il viaggio, ora, è e sarà diverso. Delle puntate che verranno sentiamo già il peso, quella sensazione dolceamara di cui sopra, di non avere più davanti a noi la folle storia vitale, ma solo una lunga marcia dentro la perdita. E ci si cammina dentro con una strana lentezza, come chi sa già che nell'avvenire non troverà davvero quello che sta cercando. Quindi la domanda è, The Last of Us 2 merita? Merita se siete pronti a farvi male un po’ di più. Sempre se vi piace essere dentro un videogioco (veramente ben fatto) a volte un po' lento, e viverlo come se ci foste voi, per davvero, tra i morti viventi. Come se foste voi quegli stessi uomini carichi di munizioni in una lotta che sembra non avere fine. Forse, anche senza Pedro Pascal, vale la pena continuare ad avere fiducia nella produzione Hbo, e restare un altro po’ in questo sogno spezzato. Vedere come va. Se non altro, per ricordare com’era bello quando c’era ancora lui pronto a dirci: “Tranquilla, sei al sicuro”. Stiamo a vedere.

