Per la serie "ne resterà soltanto uno", dopo infortuni e Coronavirus, è il turno ora dei calabroni. Vittima dell'ultima delle piaghe abbattutesi su questa disgraziata annata è Danilo Petrucci, punto sul volto mentre si allenava correndo nei giorni che hanno separato il week-end di Le Mans da questo fine settimana di Aragon. Un incidente che ha letteralmente cambiato i connotati al povero pilota ternano, gonfiatosi in volto al punto tale da essere quasi irriconoscibile, probabilmente a causa di una reazione allergica di cui lo stesso Petrucci non sapeva di poter soffrire.
Non è la prima volta che Danilo viene punto da un insetto - la stessa cosa gli era successa sul collo, mentre si trovava alla guida, sul circuito di Jerez - e non è la prima volta che ciò accade a un pilota della top class. A farne le spese, in passato, anche Cal Crutchlow, costretto a fermarsi a bordo pista e a spogliarsi in fretta e furia al termine delle qualifiche del GP di Jerez del 2017, dopo che (presumibilmente) un'ape si era infilata all'interno della sua tuta.
È stato, peraltro, lo stesso Cal a rispondere con il solito e proverbiale stile british al post con il quale Petrucci ha raccontato della sua piccola disavventura su Instagram, chiedendo se quella faccia fosse il risultato di una rissa in un bar. Un teatrino che ha visto coinvolto anche Jack Miller e che si è concluso con la raccomandazione del buon Crutchlow di non consumare birra dietro i loro motorhome.
Se siete arrivati fino a qui seguiteci anche su Facebook e su Instagram