Ci mancava solo un altro possibile scandalo in questa stagione di Formula 1 appena iniziata ma che, sulla scia della precedente, si preannuncia caldissima. Al centro di tutto stavolta ci sarebbe il budget cap, il tetto a livello economico a cui i team devono sottostare e che tanto ha già fatto discutere, limitando le spese dei top team.
Mattia Binotto se l'è presa più o meno direttamente con la Red Bull di Horner: "Ho sentito dire a Christian che il risultato sportivo non può essere influenzato dal budget cap, quasi a significare che abbiamo bisogno di più budget. Credo che sia vero, sarebbe un peccato. Ma dobbiamo essere sicuri che stiamo competendo tutti con gli stessi mezzi… Il tetto alle spese limita la capacità di sviluppo dei team. Pesa su tutte le squadre in modo diverso, ma è una variabile importante". Già, perchè non tutti possono spendere la stessa cifra.
Red Bull, Ferrari e Mercedes almeno su questo si sono schierate unite, chiedendo da tempo un incremento del budget cap, fissato per quest’anno a 140 milioni di dollari (128 milioni di euro), cinque in meno rispetto al 2021. I dubbi a Maranello però sono venuti secondo la Gazzetta dello Sport già durante i test, con la Mercedes che portato una vettura B completamente rivoluzionata e la Red Bull che ha mostrato un pacchetto di evoluzioni già significativo. I conti sembrano non tornare...