Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano. Diceva più o meno così una vecchia canzone e potrebbe essere la colonna sonora di quanto accaduto nell’ultimo week end di gara a Misano, in un momento rimasto segreto fino a oggi nel bel mezzo dei mille impegni di una squadra che ha quattro piloti da mandare in pista e un futuro da svelare e di una leggenda che oggi non corre più, ma ha un team tutto suo da seguire passo passo nel GP di casa. Anche “casa”, però, è un termine che può avere mille accezioni e può essere sì un luogo geografico, ma anche un luogo del cuore. Quello in cui hai scritto le pagine più grandiose della tua storia grandiosa. Quindi sì, Valentino Rossi a Misano è tornato a casa: il box della Yamaha.

Per fare cosa? Ovviamente per appartarsi un attimo con la M1, la sua moto, solo che non proprio con lei, ma con la sorella giovane e maggiorata. Il Dottore, infatti, che ha sì un team legato a doppio filo a Ducati, è sempre rimasto brand ambassador di Yamaha e a Misano non s’è fatto sfuggire l’occasione di un contatto ravvicinatissimo con la nuova creatura della casa di Iwata. Così, quasi ricordando quando, nel 2003, lasciò di notte il suo motorhome per infilarsi nel box proprio di Yamaha, qualcuno a Misano ha organizzato l’incontro segreto e ha mantenuto il silenzio fino alla pubblicazione, oggi, di un post che dice con le immagini più di tutto quello che si potrebbe dire con le parole: “La leggenda vivente della Yamaha incontra il futuro. Il Dottore ha fatto visita a casa per vedere il prototipo con motore Yamaha V4 appena svelato".
Quella moto con il sette sul cupolino, fatta debuttare in gara da Augusto Fernandez proprio al GP di San Marino, rappresenta una svolta epocale per Yamaha e racconta di un futuro vincente in MotoGP che i giapponesi vogliono a tutti i costi. Magari provando anche a ingolosire quel Valentino Rossi che ha segnato la sua storia per tornare a lavorare insieme. Ovviamente non come pilota, ma nella nuova veste che oggi il Dottore ha in MotoGP, visto che l’accordo con Ducati, per quanto solido e al momento apparentemente indissolubile, ha una data di scadenza sul contratto.
Di strada da fare con quel V4, però, per Yamaha ce ne sarà tanta davvero, visto che, al di là delle ragioni del cuore, nessuno oggi sarebbe disposto a salutare le Desmosedici per una M1, soprattutto dopo quanto fatto vedere in pista proprio a Misano e dopo le parole, non proprio da pilota entusiasta, pronunciate da Fabio Quartararo al termine della giornata di test di lunedì al Marco Simoncelli World Circuit.