Classe 1971, numero 71 sul capolino. I cordoli verniciati di tricolore, sul circuito del Santerno, avvolgono l’azione di Massimo Rivola, Amministratore Delegato di Aprilia Racing e pilota per un giorno. Rivola ha deciso di combinare l’utile al dilettevole nel venerdì di Imola dell’ultimo round del Campionato Italiano Velocità, che vede il pilota Aprilia Alessandro Delbianco giocarsi il titolo contro Michele Pirro. Oltre a qualche chiacchiera nel paddock per definire prossimi impegni e programmi di Noale nel CIV, infatti, il dirigente emiliano si è concesso un po' di svago in sella alla RS 660, durante le prove libere dell’omonimo – e neonato – trofeo monomarca. Sceso in pista sia nella sessione mattutina che in quella pomeridiana, Rivola si è costantemente migliorato. E a fine giornata, una volta sfilatosi il casco, è stato impossibile per lui nascondere il sorriso.
“Questa moto è un divertimento che non finisce mai. Avrei continuato a girare volentieri e non ho sentito la stanchezza, a tal punto che mentre ero in sella speravo che il turno non finisse mai. Girare a Imola con questa moto è stato così divertente che, se potessi, disputerei anche la gara insieme ai piloti titolari” – ha raccontato un estasiato Rivola ai colleghi di Motosprint. L’Ad di Aprilia Racing nel secondo turno di libere ha abbassato di oltre due secondi il suo miglior riferimento, firmando un 2’09”006 che – tra le pieghe fisiche e tecniche del Santerno – lo ha collocato in quindicesima posizione, a meno di dieci secondi dal leader Maxwell Toth. “Sentivo di avere, chiaramente, ancora molto margine – ha continuato divertito il manager di Faenza – e ora voglio confrontare la mia telemetria con quella degli altri piloti per comprendere i miei punti deboli, ma credo che con il giusto setup e delle gomme nuove, il mio tempo scenderebbe ulteriormente senza troppo sforzo. Se qui a Imola girare con la RS 660 è stato così divertente, non oso pensare a quanto possa esserlo al Mugello”. Ora Rivola si prepara alla doppia trasferta di Phillip Island e Sepang, tappe decisive per Noale ed Aleix Espargaro, che vogliono restare aggrappati al sogno titolo mondiale: “È stato un buon anno finora, Aleix ha sempre guidato senza sbavature. Dal momento che siamo lì a giocarcela non possiamo dire che siamo contenti, perché poi l’appetito vien mangiando. Fino a che non saremo a giocarcela a Valencia non saremo contenti, quindi adesso andiamo a fare le prossime due gare cercando di stare davanti. Siamo un po' l’underdog della classifica e del mondiale, in un certo senso anche la sorpresa. Siamo quindi quelli che hanno meno da perdere, anche se la pressione ce la mettiamo da soli, perché vogliamo fare bene”.