image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

Più forte del dolore: il ritorno di Nadal e i suoi 36 anni sulla terra rossa

  • di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

3 giugno 2022

Più forte del dolore: il ritorno di Nadal e i suoi 36 anni sulla terra rossa
Compie 36 anni e riceve in dono il regalo più bello, motore intero della sua vita: una sfida. Riceve una semifinale di Slam, il suo Slam, Roland Garros. Rafael Nadal compie 36 anni con i piedi sulla terra rossa, vincendo ancora, forse un’ultima volta, la partita più dolorosa. Quella contro il dolore

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

Frattura da stress allo scafoide, infiammazione al piede sinistro, tendinite al ginocchio, problema all’adduttore, frattura da stress del terzo arco costale sinistro, displasia dello scafoide tarsale, polso, schiena e poi di nuovo piede, piede, piede. Nella carriera di Rafael Nadal niente è mai stato semplice. “Non mi sono infortunato, io vivo dentro un infortunio” ha detto dopo la delusione degli  Internazionali di tennis di Roma, terra rossa di sua proprietà a cui è stato costretto, nuovamente, a rinunciare.

Sa che funziona così, soprattutto alla sua età: si riprende, fatica, digrigna i denti davanti al dolore, torna, vince. E tutto ricomincia ancora. Impossibile contare il numero di infortuni che nel corso degli anni, da quando era poco più che bambino, lo hanno fermato, e piegato. 20, quelli gravi, forse qualcuno in più. 21 come i suoi Slam, l’ultimo - quello che gli ha permesso di superare i rivali di sempre Roger Federer e Novak Djokovic - a 35 anni compiuti, poco prima di un nuovo stop obbligato.

Ma sa come si fa, Nadal. Sa come si soffre, sa come si torna. Lo sa da quando, destro per natura, gli consigliarono (o imposero, chissà) di diventare mancino. Mancino come Connors, come McEnroe. Lo sa da quando zio Toni, allenatore di tutta una vita, lo fregava, illudeva, metteva alla prova.

20220603 074419310 4561

“Per molti anni ho fatto giocare Rafael con delle palline sgonfie, campi sporchi ed aumentavo la durata degli allenamenti senza dirglielo, perché mi interessava che migliorasse la resistenza in modo da rinforzare il carattere. Quando aveva 15 anni lo accompagnai a un torneo e notai che stava perdendo 5-0, giocando malissimo. Così decisi di avvicinarmi ed un mio amico mi disse che Rafael stava giocando con una racchetta che aveva le corde rotte. Glielo dissi e lui, guardando la racchetta con un’ espressione stupita mi confermò. A fine incontro gliene parlai e lui mi rispose che era talmente abituato ad essere lui in colpa, a pensare di dover far sempre meglio, che non pensò che la racchetta potesse essere rotta”. Così lo zio Toni Nadal, sulla sua forza fisica e mentale del nipote. Così sull’incapacità di pensare che possano essere gli altri, tutti gli altri, il problema, la cosa da aggiustare, rivedere. Così sulla dedizione che c’era a 15 anni e che non se n’è mai andata.

Neanche oggi che Rafael Nadal compie 36 anni, età di passaggio per tutti i tennisti. Oggi che da vincente assoluto, unico tennista con 21 Slam in carriera, potrebbe scegliere la via del ritiro. Basta dolore, basta infortuni, basta soffrire per ricominciare, tornare, provare. E invece no. Proprio oggi, nel giorno del suo 36esimo compleanno, Rafael Nadal torna sul centrale di Parigi, sulla terra rossa che negli anni gli è valsa il titolo di King of Clay, per giocare la semifinale di Roland Garros contro il 25enne Alexander Zverev dopo aver battuto ai quarti di finale Novak Djokovic in un match di più di quattro ore.

Neanche oggi cede, arretra, fa vincere il dolore. Si regala una sfida, un’occasione in più. Si riprende ancora una volta ciò che il dolore e la sfortuna hanno sempre provato a toglierli. E lo fa sulla terra rossa, dove è stato, è e sarà sempre, l’unico re.

20220603 074407966 8095

Tag

  • Nadal
  • Rafa Nadal

Top Stories

  • Non rompete il caz*o sulla raccolta fondi contro la Sla di Matteo Materazzi: ecco perché i soldi per il fratello di Marco lanciata dalla moglie Maura Soldati sono “Una speranza” non solo per lui, ma per tutti

    di Andrea Spadoni

    Non rompete il caz*o sulla raccolta fondi contro la Sla di Matteo Materazzi: ecco perché i soldi per il fratello di Marco lanciata dalla moglie Maura Soldati sono “Una speranza” non solo per lui, ma per tutti
  • LE CANNONATE di GEORGE RUSSELL: “Schumacher ha vinto dopo 5 anni, ma nessuno lo ricorda. Sottovalutato? Ho battuto Hamilton due volte su tre, non ho niente da dimostrare”. E sugli scontri con Max Verstappen…

    di Luca Vaccaro

    LE CANNONATE di GEORGE RUSSELL: “Schumacher ha vinto dopo 5 anni, ma nessuno lo ricorda. Sottovalutato? Ho battuto Hamilton due volte su tre, non ho niente da dimostrare”. E sugli scontri con Max Verstappen…
  • Ingrato e incontentabile? Non era (ancora) Itaca. Su Danilo Petrucci, Ulisse, BMW e i vuoti di pensiero che navigano troppo per non navigare mai

    di Emanuele Pieroni

    Ingrato e incontentabile? Non era (ancora) Itaca. Su Danilo Petrucci, Ulisse, BMW e i vuoti di pensiero che navigano troppo per non navigare mai
  • Attenzione, leggende in pista: Stoner, Agostini, Cadalora, Capirossi, Dovizioso e Pedrosa da lacrimoni al GP d’Austria. E Marc Marquez ha rilanciato con la sua griglia dei sogni…

    di Emanuele Pieroni

    Attenzione, leggende in pista: Stoner, Agostini, Cadalora, Capirossi, Dovizioso e Pedrosa da lacrimoni al GP d’Austria. E Marc Marquez ha rilanciato con la sua griglia dei sogni…
  • Perché Franco Baresi è stato operato e cos’è un nodulo polmonare? E c’entra con il fumo di sigarette? Ecco come sta la leggenda del Milan e perché i tempi di recupero sono lunghi...

    di Giulia Sorrentino

    Perché Franco Baresi è stato operato e cos’è un nodulo polmonare? E c’entra con il fumo di sigarette? Ecco come sta la leggenda del Milan e perché i tempi di recupero sono lunghi...
  • CHE SLAM! Aryna Sabalenka hot (e in topless?) prima di Cincinnati e dello Us Open. Dopo la delusione di Wimbledon la numero uno del ranking del tennis Wta punta alla conquista dell’America [FOTO]

    di Beniamino Carini

    CHE SLAM! Aryna Sabalenka hot (e in topless?) prima di Cincinnati e dello Us Open. Dopo la delusione di Wimbledon la numero uno del ranking del tennis Wta punta alla conquista dell’America [FOTO]

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Il gioco degli occhi: una notte al Mugello con Guido Meda

di Cosimo Curatola

Il gioco degli occhi: una notte al Mugello con Guido Meda
Next Next

Il gioco degli occhi: una notte al Mugello con Guido Meda

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy