Ci dovrà pur essere un segreto, dietro al dominio Mercedes. Qualcosa che hanno loro - in quel team tedesco che non lascia speranze ai propri avversari - e che non riesce ad avere nessun altro. Qualcosa d'illegale? Qualcosa di rivoluzionario? Magari solo le capacità di un pilota sopra la media come Lewis Hamilton?
Macché, a rivelare l'ingrediente segreto del team è stato proprio Toto Wolff in una recente intervista, in cui ha spiegato che a fare la differenza in casa Mercedes sono proprio le persone scelte con attenzione e trattate con rispetto: "Ho un vero interesse per le persone, mi piace passare molto tempo con loro, capire le loro preoccupazioni e anche ciò che le motiva. In squadra ci prendiamo cura l’uno dell’altro e penso che questo si senta. C’è anche un modo per affrontare la pressione. È un ambiente sicuro. Non abbiamo una politica di assunzioni e licenziamenti, non ci diamo la colpa a vicenda, ci possono essere discussioni, questo è molto importante, diversità di opinioni, ma non porta mai ad una situazione in cui litighiamo l’uno con l’altro. Se litighiamo, accade all’inizio e significa che le persone non si adattavano l’una all’altra”.
Il team principal ha poi chiuso il discorso con una grande verità della squadra, letta da molti come una frecciatina agli altri team, ma forse il vero e unico ingrediente segreto dei monarchi della Formula 1: "Nella squadra abbiamo uno psicologo dello sport, Ceri Evans, che è anche quello degli All Blacks, la nazionale neozelandese di rugby. Uno dei lori motti è ‘niente teste di c***o‘. Noi ci siamo portati dietro anche questa filosofia”.
E dopo sette titoli costruttori vinti di seguito possiamo dirlo: una filosofia decisamente vincente.
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