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Pedro Acosta ha già firmato con Ducati e Marc Marquez sta per lasciare? La notizia è solo una ed è sempre la stessa

  • di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

29 dicembre 2025

Pedro Acosta ha già firmato con Ducati e Marc Marquez sta per lasciare? La notizia è solo una ed è sempre la stessa
Quanto c’è di vero nelle ultime chiacchiere sul mercato piloti della MotoGP? Qualcosa, tendenzialmente poco, specialmente durante le feste. Se l’indiscrezione risulta fondata è quasi sempre come quell’orologio rotto che segna l’ora giusta due volte al giorno. Eppure ogni storia di fantasia, anche quelle su Pedro Acosta, Pecco Bagnaia e Marc Marquez, parte da un fondo di verità. Ecco quale

di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

Qualche giorno fa il buon Paolo Scalera, su GPOne, ha commentato l’infinità di indiscrezioni sul rinnovo dei diritti televisivi tra Sky e Dorna citando Non è un Paese per Vecchi, spietato romanzo di Cormac McCarthy poi divenuto il celebre film dei Fratelli Cohen. “Qual è la cosa più grossa che hai perso a testa o croce?”, chiede un assassino al benzinaio, lasciando intendere che sta per giocarsi la vita. Se scrivi di MotoGP, al contrario del benzinaio, male che vada ti giochi la reputazione, ricorda Scalera, che in un modo o nell’altro questa cosa l’ha imparata benissimo. È anche il bello di questo mestiere, che per chi lo segue è prima di tutto intrattenimento.

Succede quindi che si finisca a parlare di Pedro Acosta già sotto contratto con Ducati
(dal 2027) e di Marc Marquez in rotta di collisione con la squadra, pronto invece a un rientro in Honda dopo il 2026. A questa sequela di idee creative se ne aggiungono poi altre ancora più fantasiose (una su tutte Marc Marquez col numero 1 sulla carena il prossimo anno) importate dalla Spagna con il “Dia de Los Inocentes”, che cade il 28 dicembre ed è il corrispettivo del nostro primo aprile.

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Un post condiviso da Marc Márquez (@marcmarquez93)

Tutte le bugie hanno un fondo di verità

C’è però, come sempre, un fondo di verità in queste ipotesi, esattamente come c’era un fondo di verità nelle discussioni tra Pecco Bagnaia e Yamaha di cui si è parlato tanto a fine stagione. Il punto è che per i piloti e i loro manager sedersi al tavolo a parlare di possibilità con i costruttori è la base, la normalità: i rapporti tra un team e il suo pilota sono rapporti prima di tutto di lavoro e come tali vengono gestiti, considerarli diversamente sarebbe un errore. Detto questo, che Pedro Acosta stia orbitando attorno a Borgo Panigale non è un segreto da quando lo scorso anno entrò al museo di Borgo Panigale e si fece trovare col backdrop della VR46 alle interviste di fine giornata. Poi si sgonfiò il caso Martín e, con lui, più o meno qualunque possibilità di vedere altri folli cambi di casacca a metà stagione. Ora c’è chi dice che Acosta abbia già firmato con Borgo Panigale per il 2027, il che potrebbe anche essere in piccola parte vero: Pedro potrebbe aver firmato un pre accordo che, al netto di grossi sconvolgimenti, gli permetterebbe di salire su di una Ducati alla fine della prossima stagione, senza certezze sul colore della moto (rossa, ma pure azzurro Gresini o giallo VR) o sul trattamento.

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Pedro Acosta è terzo a Brno, 2025.

È altamente improbabile invece che Acosta abbia già un posto nel team interno e che Ducati stia aspettando di capire chi tra Marc Marquez e Pecco Bagnaia affiancargli. Gigi Dall’Igna ha il coltello dalla parte del manico - perché tutti vogliono la sua moto - e nessuna fretta di blindare i piloti, a meno che Albert Valera gli abbia fatto un’offerta spaventosamente al ribasso per il suo uomo a patto di chiudere entro fine anno, una sorta di ‘early bird’, paga meno ma paga adesso. Anche in questo caso però, cedere a proposte simili non sarebbe nello stile del Direttore Generale Ducati Corse, che sa bene quanto la moto giusta posta sopperire alla mancanza del pilota perfetto.

C’è poi l’altro grosso racconto che vedrebbe Marc Marquez già in Honda per il 2027: falso. Marc ha ricevuto le attenzioni di HRC, come è giusto e normale che sia così come è normale che stia aspettando prima di sedersi al tavolo con Ducati per discutere di un rinnovo. Lo spagnolo vuole il decimo titolo più del denaro, che non gli manca di certo, e una moto veloce è la sua priorità assoluta. Se dovesse decidere di tornare in Honda, quindi, sarebbe per una questione sportiva e d’immagine, non certo per qualche milione in più sul conto. E per farlo dovrebbe avere la certezza di trovare una HRC competitiva nel 2027, cosa che considerando il cambio regolamentare sarà difficilissima da prevedere.

In sintesi: Ducati può aspettare prima di firmare con Acosta e Marquez può aspettare per tornare alla Honda, gli unici che non possono aspettare, per lavoro, sono i giornalisti. Che non è certo un problema, basta saperlo.

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