Fine di una grande storia: tra Lin Jarvis e Yamaha è addio vero. Ufficialmente è solo un epilogo naturale, ma sembra che il grande amore non sia affatto finito con abbraccio che rendesse onore a 30 anni insieme, bensì con distanze sempre più incolmabili. E definitive. Tanto che adesso Jarvis ha ufficialmente annunciato il suo distacco dal marchio nipponico, scegliendo però di restare nel giro della MotoGP e non abbandonare del tutto il mondo delle corse. Ma da solo e senza marchi. Sarà, dice, consulente indipendente. Ecco perchè la sua decisione di operare al di fuori di un team ufficiale è più che sospetta. Il suo ultimo ruolo all'interno del team Yamaha, infatti, era stato quello di consigliere esterno, una posizione più istituzionale che sportiva. Ma la scelta di puntare su Toprak Razgatlioglu per il 2026 e, soprattutto, quella di non stendere più tappeti rossi per evitare la separazione da Fabio Quartararo, sarebbero il vero motivo di una freddezza che s’era fatta evidente anche con apparizioni in pista ormai diradate. dopo aver scritto pagine memorabili come l’arrivo di Valentino Rossi in Yamaha nel 2004 e le vittorie mondiali di Jorge Lorenzo e Fabio Quartararo.
Sia inteso, non sono volati piatti, ma – stando a quello che si dice – molte delle scelte prese dal suo erede Paolo Pavesio e la direzione data al futuro dal manager italiano non sono state gradite da Jarvis. E’ noto, infatti, che Pavesio non è disposto a fare follie per Fabio Quartararo e che, ora che Yamaha ha scelto di puntare sul nuovo motore v4, i mal di pancia del francese cominciano a essere meno giustificati rispetto al passato, così come alcune dichiarazioni pubbliche tutt’altro che aziendaliste. Quel nuovo motore – a prescindere da quelli che saranno i risultati immediati – è e dovrà essere il futuro, anche a costo di recidere definitivamente tutti qui cordoni ombelicali che fino a pochi mesi fa sembravano destinati a esserci in eterno.
Nel frattempo, tra le mura di Yamaha, un altro pilota si trova alle strette. Alex Rins, che nel 2024 aveva firmato un rinnovo con la casa giapponese fino al 2026, ma dopo due anni difficili, segnati da infortuni e performance disastrose, il catalano è consapevole che il 2026 rappresenterà un test cruciale per il suo futuro in MotoGP. Nonostante le difficoltà, Yamaha ha deciso di puntare su di lui, rinnovandogli il contratto in un momento di grande incertezze e Rins, come lui stesso ha ammesso, dovrà ora dimostrare di poter essere competitivo e costante.
Anche perché – ormai non è un segreto – il mercato per il 2027 è già cominciato da un pezzo e in casa Yamaha si fanno grandi sogni. Sia per quanto riguarda i piloti, visto che si parla di un corteggiamento in fase più che avanzata con Enea Bastianini e un altro, ancora timidissimo, con pecco Bagnaia, sia per quanto riguarda le squadre, visto che c’è chi parla di un discorso mai davvero chiuso con Valentino Rossi e Alessio Salucci per un grande ritorno sotto il marchio di Iwata della VR46.