Sarà pieno di gente, negli studi di Sky Sport, che per qualche anno tornerà a credere a Babbo Natale: è il 23 dicembre quando un comunicato Dorna annuncia di aver prolungato la sua partnership con l’emittente americana per altri due anni, che si vanno ad aggiungere agli 11 in cui la MotoGP è stata trasmessa al 208 di Sky.
Una buona notizia per chi il motomondiale lo segue in televisione, ma pure per chi lo guarda in differita su TV8 o lo segue in streaming su NOW. Di fatto è una buona notizia anche per chi, come noi, nel motomondiale ci lavora: Sky garantisce 30 ore di copertura in diretta per ogni weekend di gara, il che significa uno scambio di informazioni, notizie e spunti molto più ampio rispetto alla copertura Dorna, per non parlare del fatto che questo impegno porta a un maggior numero di sponsorizzazioni e, di conseguenza, più possibilità di veder crescere il settore. Un concetto semplice da capire, al netto delle simpatie o meno per la squadra di Sky che verosimilmente resterà invariata.
Il rinnovo è arrivato decisamente in ritardo a causa di una lunga serie di situazioni di cui vi parliamo qui. In breve, chi aveva in carico il rinnovo per Sky ha lasciato il suo impiego e chi ne ha preso il posto ha fatto a Dorna un’offerta al ribasso. Come sempre accade in questi casi, altre emittenti si sono dimostrate interessate: verso metà stagione era arrivata una piccola offerta da Warner-Discovery a cui più tardi è subentrata DAZN, probabilmente per via del fatto che l’accordo tra Sky e Dorna faticava a decollare.
Dorna e Liberty Media avrebbero rinunciato volentieri a qualche milione di un’emittente privata per mostrare la MotoGP in chiaro, tuttavia la cosa è sembrata subito molto difficile. Qualcuno aveva parlato, a Misano, di un’offerta Mediaset, che però non si è concretizzata. Togliere la MotoGP a Sky per trasmetterla su DAZN avrebbe significato, per Dorna, rinunciare a quella che oggi è la struttura più ricca e dedicata in termini di persone e risorse all’interno del paddock. Anche perché buona parte della struttura e dei giornalisti di DAZN Spagna impiegati in MotoGP sono sovvenzionati dalla stessa Dorna. Giocare questa scommessa anche in Italia in tempi di grandi cambiamenti tecnici e dirigenziali come quelli che stiamo vivendo sarebbe stata poco meno di una follia.