Dall'ultima indagine Istat 2021 la distrazione si conferma la causa principale degli incidenti stradali. Non a caso è stata sviluppata un'app denominata Valentina (Guida e basta) - in memoria di Valentina Cucchi, studentessa investita nel 2014 - che quando si è al volante blocca le notifiche di messaggistica e avvisa i contatti dell'impossibilità di rispondere. Una condizione che pone poi una domanda immediata circa lo stato di lucidità del conducente. Come verificato a Milano lo scorso agosto, quando un ventenne ha ucciso un bambino di 11 anni, Mohanad Moubarak, che pedalava dei dintorni della rosticceria del padre. Si è poi scoperto che il pirata non solo era senza patente e con gamba ingessata, ma pure sotto effetto di cannabinoidi. Infatti sia alcol che droga incidono pesantemente sulla percentuale degli incidenti mortali.
Ciò nonostante c'è anche una notizia incoraggiante, e riguarda non solamente Milano, ma un po' tutta Italia. Ossia una costante diminuzione della mortalità, grazie anche alle restrizioni del biennio pandemico. Le principali categorie interessate sono chiaramente ancora automobilisti, motociclisti e pedoni, ma occhio anche al boom degli incidenti in monopattino, che hanno registrato il loro exploit sul mercato (e sulle strade) proprio durante la pandemia.
Intanto l'Europa si è posta l'obiettivo di zero morti su strada entro il 2050, ma in contemporanea occorrono campagne mirate per sensibilizzare i giovani. Intanto che l'assessore alla sicurezza del capoluogo meneghino replica alle polemiche su Milano “capitale delle multe”: “Non abbassiamo la guardia. Troppe tragedie sono causate da distrazioni banali”.