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A Pamela Anderson dovremmo tutti chiedere scusa (e il docu-film Netflix ce lo sbatte in faccia)

  • di Grazia Sambruna Grazia Sambruna

5 febbraio 2023

A Pamela Anderson dovremmo tutti chiedere scusa (e il docu-film Netflix ce lo sbatte in faccia)
Sei matrimoni, altrettanti divorzi. Un videotape hard insieme all'ex marito Tommy Lee che fece il giro del mondo, contro la volontà dei coinvolti, negli anni '90. Dopo la serie Disney Plus Pam & Tommy, Pamela Anderson su Netflix racconta la sua versione dei fatti. Per la prima volta. Nessuno aveva mai pensato di chiederle alcunché negli ultimi 20 anni. E questo è solo uno dei motivi per cui dovremmo davvero chiederle scusa

di Grazia Sambruna Grazia Sambruna

"Gli uomini, perché mi odiano tutti così tanto?". Non certo un'esternazione che ci si aspetterebbe di sentir dire da un'icona sexy come Pamela Anderson. Pamela - A Love Story è il docu-film Netflix in cui l'ex bagnigna di Baywatch si racconta per la prima volta. Senza filtri né make up. A casa dei genitori dopo l'ennesimo divorzio, il sesto, la playmate ripercorre la sua vita, tra svolte professionali e tsunami sentimentali. Mentre la ascoltiamo, viene inevitabile domandarsi come mai non l'avessimo mai sentita parlare prima. La rispossta è che tutti abbiamo ritenuto fosse meglio guardarla. E giudicarla, naturalmente. Quintessenza della biondona maggiorata (e quindi scema), si è sempre dato per scontato che non avesse granché da dire. Ma solo da mostrare. E questo perché essere stronzi è sempre stato sport nazionale, anzi, globale. Pamela - A Love Story è un elegante, intimo e appassionato calcio sulle gonadi al mondo intero. Quello che il mondo intero meritava da almeno 20 anni. 

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Un post condiviso da Pamela Anderson 🌸 (@pamelaanderson)

Venuta su in una famiglia che confondeva spesso e volentieri l'amore e la violenza, Pamela è ancora legatissima ai suoi genitori. Ed è convinta di aver ucciso la propria tata da bambina. Un giorno, in un accesso d'ira infantile, la "pugnalò" con una matita. E l'indomani la donna morì vittima di un incidente stradale. "Per anni ho convissuto con la certezza che fosse stata colpa mia", dice. Poi le cresce il seno e pensa che sia un tumore. In modo direttamente proporzionale alla sua bellezza, aumenta anche l'attenzione dei maschi che ha intorno. Attenzione che presto diventa brutalità. Quando Playboy la nota, ancora non ha idea di essere la bomba sexy che è. Ma poco importa: le piace farsi fotografare nuda. "È stata la prima volta in cui mi sono sentita brava a fare qualche cosa", ammette con un certo orgoglio. 

Se avete visto la serie Pam & Tommy (Dinsey Plus), dimenticatevela. Ci sono molti errori nella narrazione dei fatti, a livello cronologico e non solo. Anderson in Pamela - A Love Story apre gli armadi di casa e mostra centinaia di videocassette: tutte dell'epoca in cui è stata sposata con Tommy Lee, il batterista dei Mötley Crüe. Una storia d'amore che ha segnato, per tanti motivi, gli anni Novanta. E che ora ci viene mostrata in tutta la sua (sballata) tenerezza direttamente dai nastri della protagonista. Vedendoli, è impossibile pensare che si siano lasciati davvero. Lei stessa, in compagnia dei loro figli Jason e Dylan, si commuove in più di un'occasione. Eppure, fu tutto meno che una relazione semplice. È lei stessa ad ammetterlo: "So di non farci una bella figura, ma non mi importa di quel che penserà la gente: non ho mai amato nessuno così profondamente". 

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Il famigerato videotape hard trafugato dalla loro casa e rimbalzato in ogni parte del mondo, fu un duro colpo per la coppia. Ma non quello definitivo. Si erano conosciuti e sposati nel giro di quattro giorni. Lei era in Messico per uno shooting, lui la raggiunse folgorato dagli scatti di Playboy. "Se vedete arrivare un tizio pieno di tatuaggi, non fatelo entrare", aveva lasciato detto Pamela alla reception dell'albergo. Non ne voleva sapere. "Poi una sera ci siamo incontrati in un locale, mi ha fatto provare l'ecstasy per la prima volta e il mattino dopo eravamo marito e moglie". In aereo verso casa, la novella sposa chiede al neo-marito quale sia il suo cognome all'anagrafe. E se gli piacciono le patatine fritte. 

Ora, da nozze così improvvisate, era difficile immaginare potesse uscire qualcosa di buono. E invece. E invece sono stati insieme anni, hanno messo al mondo due figli e lei, pur avendolo mollato, ammette di non aver superato, ancora oggi, quella rottura. Rottura doverosa, però. Una brutta sera, ci fu una grande discussione in casa Anderson-Lee. Lei aveva in braccio il secondogenito, nato da sei settimane. Tommy le tirò un calcio facendole perdere l'equilibrio, arrivò la polizia e l'uomo fu condannato a sei mesi di carcere. Durante la permanenza in prigione, non passava giorno che non mandasse lettere d'amore e scuse a Pamela. Lei le conserva ancora tutte, ma non ha il coraggio di leggerle. "Voleva davvero tornare insieme a me, ma non ho voluto rassegnarmi all'idea di far crescere i miei figli nella violenza". 

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"A un certo punto, sono diventata un cartone animato". Più dell'uscita del tremendo film Barbwire, l'unico in cui recita da protagonista, è stato il videotape hard a stroncarle sul nascere una possibile carriera. Da quando tutto il mondo la vide fare sesso col marito Tommy Lee, lei perse ogni tipo di credibilità. Non si parlava d'altro, il suo nome era una barzelletta sui media nazionali, nonché mondiali. La breaking della diffusione di quel filmino, passò anche, più volte, a Studio Aperto, se permettete una piccola parentesi di aneddotica personale. Poi Striscia la Notizia. In tv non venivano mostrate le parti più scabrose, certo, ma abbiamo tutti in mente la coppia sussurrarsi "I love you", con vocetta da ebeti. E giù a ridere. Mentre Pamela era reduce da un aborto e aveva rifiutato un'offerta di centinaia di milioni da parte di una casa di distribuzione che le offriva di acquisire i diritti del video. Ha scelto di non guadagnarci nemmeno una lira, si è presa solo gli sfottò. 

"E visto che tutto il mondo parlava delle mie tette, ho pensato di farne qualcosa di buono". Quindi si dà all'attivisimo in difesa degli animali, unendosi alla PETA. Si fa fotografare coperta solo da foglie di insalata per campagne pubblicitarie contro la carne, accetta di partecipare a programmi che la deridono solo per devolvere il proprio compenso a cause animaliste, arriva a convincere Vladimir Putin a interrompere l'importazione di prodotti derivati dalle foche, limitandone così fortemente la caccia. Più avanti, diventerà grande amica e supporter di Julian Assange. Solo che a nessuno frega niente. Pamela è e sempre sarà le sue tette, nell'immaginario comune. Immaginario comune che persiste ancora oggi. 

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Lei, alla fine, quel famigerato videotape non l'ha mai voluto vedere. E forse è l'unica al mondo a esserselo persa. Dopo la rottura con Lee, si è sposata altre cinque volte, divorziando a tempo record. In un'occasione perché il marito di turno, un campione di poker, aveva messo una pipa da crack come decorazione dell'albero di Natale. "Forse non sono mai stata in grado di associare l'amore alla gentilezza, sono sempre stata attratta da uomini violenti. Non si aspettavano, però, che fossi forte anche io: la consapevolezza di potermene andare in qualsiasi momento non mi ha mai abbandonata", racconta. 

Oggi si esibisce a Broadway, è Roxy nel musical Chicago. L'uscita della serie Pam & Tommy le ha portato un grande dolore perché, pur essendosi rifiutata di vederla, ha trovato oscena l'idea di spettacolarizzare, di rendere parodia, un evento che ha distrutto la sua vita 20 anni orsono. Non c'è una sua parola che suoni insincera, non c'è momento in cui faccia la vittima-piangina, grande trend dei giorni nostri. Pamela Anderson è una figa pazzesca. In tutti i sensi. E noi dovremmo davvero chiederle scusa. 

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