Per lo Stato risultava proprietario di ben 914 auto, anche se realtà si trattava solo di un prestanome: i veicoli erano si intestati a lui, ma nei fatti venivano utilizzati da altre persone, che spesso e volentieri li impiegavano per commettere reati lungo tutta la penisola. Venuto quindi a galla un giro di false intestazioni svolto su scala nazionale, scoperto dalla Polizia di Stato che ha denunciato un uomo di 65 anni, avviando poi le procedure per la confisca di tutti i veicoli coinvolti. Le indagini hanno avuto inizio lo scorso luglio, quando una pattuglia della Stradale ha intercettato un uomo col volto coperto da un passamontagna sul Grande Raccordo Anulare di Roma. L'automobilista, riuscito a fuggire a piedi, ha così permesso agli agenti di trovare arnesi da scasso nel veicolo.
Dopo le dovute verifiche è emerso che l'automobile era ricercata per reati commessi a Bologna. Non solo, risultava essere intestata a una società cooperativa a responsabilità limitata con sede a Novara, relativa al commercio all'ingrosso di ferramenta, il cui amministratore unico è un 65enne senza fissa dimora. Gli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Fuorigrotta hanno rintracciato l'uomo a Napoli, scoprendo che a suo carico gravavano già ben 3 segnalazioni di rintraccio per irreperibilità a Novara nel 2020. L’uomo, agli atti amministratore unico e rappresentate anche di un'altra società, occupata nel commercio di automobili e, come l'altra, non risulta avere mai prodotto utili, né mai presentato una dichiarazione dei redditi o effettuato comunicazioni ai fini di Iva. La sua carta di identità è stata ritirata e inviata al comune di Novara per l'annullamento. Il 65enne è stato denunciato, e contestatogli violazioni al Codice della Strada per 496.302 euro. Per i 914 veicoli identificati si prospetta il sequestro ai fini della confisca, con ritiro della carta di circolazione.