Le auto elettriche sono il futuro, non ci sono dubbi, con tutte le difficoltà nell’intraprendere la transizione e i dubbi verso le conseguenze di un passaggio così radicale. Anche per questo, gli automobilisti dovrebbero essere più assistiti dalla rete e dagli specialisti. Quando questo supporto manca è inevitabile che nascano problemi, segnalazioni, delusioni. E così, l’ancora diffusa mancanza di supporto ha portato il settore Bev al primo posto nelle lamentele in fase di vendita e post vendita. È stato riscontrato in particolare nel Regno Unito dal servizio di assistenza ai consumatori The Motor Ombudsman, il quale ha analizzato i problemi riscontrati nel 2022 nell'acquisto di un'auto Bev nuova e nei successivi rapporti con il servizio clienti. La maggior parte dei reclami fatti dai consumatori, il 41% - sottolinea The Motor Ombudsman - è relativo al processo di acquisto o al servizio ricevuto dopo l'acquisto di un'auto elettrica, con un aumento dell'8% rispetto a ciò che è stato registrato nel 2021.
Non solo, perché numerose altre lamentele da parte degli acquirenti arrivano dall'utilizzo di tecniche di vendita troppo pressanti, dalla mancanza della documentazione del veicolo, dalla inesattezza delle informazioni fornite ai consumatori, dalla mancanza di comunicazione da parte dei venditori e perfino dall'annullamento degli ordini senza preavviso. Al secondo posto nelle lamentele 2022 su cui The Motor Ombudsman è stato chiamato a risolvere la controversia - ci sono i problemi al telaio (16%) pari a un aumento quasi doppio rispetto all'anno precedente (9%). Alcuni dei principali problemi segnalati dai proprietari di veicoli elettrici derivano da difetti dei componenti e guasti che si verificano con freni, cambio, sospensioni e pneumatici. Per contro le contestazioni sul batteria, batteria e autonomia sono state percentualmente le meno impattanti. Hanno infatti rappresentato solo il 5% ciascuno, con un calo incoraggiante rispetto alle cifre registrate nel 2021 (12% , 6% e 7% rispettivamente).