image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Lettera di Pasolini a Pasolini: "Scrivevo male e i miei film erano inguardabili". Oh, finalmente c'è qualcuno che ha il coraggio di dirlo

  • di PPP PPP

  • Foto Ansa

31 ottobre 2025

Lettera di Pasolini a Pasolini: "Scrivevo male e i miei film erano inguardabili". Oh, finalmente c'è qualcuno che ha il coraggio di dirlo
A cinquant'anni dal suo omicidio, un Pasolini che si scrive addosso, spietato, lucido, libero dal mito. In questa lettera immaginaria, l’autore di Accattone e Scritti corsari confessa ciò che nessuno osa dire: che le sue parole erano enfatiche, i suoi film spesso insostenibili, e che il vero potere — quello dell’intellettuale idolatrato — è più subdolo di tutti gli altri

Foto Ansa

di PPP PPP

Io so che i miei romanzi, che le mie poesie, che i miei film sono diventati monumenti spesso più per il simbolo che per il contenuto. Io so che la parola “denuncia” mi ha portato in alto, ma non ho le prove che io stesso abbia capito fino in fondo il potere che dicevo di combattere.
Io so che mi sono proclamato contro – contro la televisione, contro la società dei consumi, contro la violenza dello Stato – ma non ho le prove che la mia ribellione fosse davvero libera e non una forma di contemplazione del mio stesso protagonismo.
Io so che molti leggono ancora Ragazzi di vita come un grido dal basso, e Accattone come il cinema dell’oppresso. Ma non ho le prove che queste opere abbiano agito davvero contro il potere invece di entrarci in simbiosi. Io so che la mia scrittura gridava “vergogna” ai potenti, e i miei occhi registravano l’orrore delle borgate, della marginalità, della miseria morale — ma non ho le prove che quella stessa miseria non l’abbia fatta diventare un mito da salotto intellettuale.
Io so che Salò o le 120 giornate di Sodoma doveva scuotere le coscienze, amputare l’indifferenza. Ma non ho le prove che non sia diventato uno spettacolo d’orrore, un circo estetico, una celebrazione del protrarsi dell’abiezione invece che la sua distruzione.

20251031 154704010 8268
Pier Paolo Pasolini con Anna Magnani

Io so che sul potere ho scritto: “Il potere non vuole che si parli chiaro”. (Scritti corsari) Ma non ho le prove che io stesso abbia sempre parlato chiaro, evitando le trappole dell’autocompiacimento, della visibilità, della posa.
Io so che la “politica dei ‘desideri’” (Lettere luterane) era la chiave per decifrare l’ipocrisia del progresso, e che l’intellettuale doveva essere spina nel fianco del sistema. Ma non ho le prove che non diventassi, a mia volta, elemento dell’apparato simbolico del potere, valido nel suo cerimoniale di condanna, utile al potere nel suo osservarsi come “critico” mentre rimane eguale.
Io so che l’arte è la forma più alta di verità, che la parola poetica è resistenza. Ma non ho le prove che la mia estetica non abbia tradito la vita reale, che il mio linguaggio colto non abbia finito per diventare un recinto elitario, che le mie forme non abbiano escluso chi volevano invece includere.
Io so che vorrei che qualcuno osasse dire: “Pasolini non è infallibile, non è intoccabile”. Ma non ho le prove che quell’intoccabilità non sia stata, alla fine, mio alleato silenzioso.

20251031 155144156 2992
Il corpo di Pier Paolo Pasolini ritrovato all'idroscalo di Ostia

Io so questo, però non ho le prove—e forse non ho neanche l’indizio. Perché il coraggio intellettuale, in Italia, si misura all’ombra del potere, ma troppo spesso si trasforma in rito, in formula, in monumento. E io so che sono anch’io parte di quel rito. 
Infine, io lo so, che qualcuno di voi queste cose vorrebbe anche dirle e che non può farlo, pena l’esclusione da quegli ambienti in cui sono idolatrato. Ma non ne ho le prove. E mentre navigate via con le vele spiegate di una narrazione sempre più scollegata dal reale, non ho neanche le prove che discutere di me abbia ancora un qualche valore.

Tag

  • Omicidio
  • Anniversario
  • Pier Paolo Pasolini

Top Stories

  • Il progetto del Ponte sullo Stretto è una boiata pazzesca. Chatgpt lo ha fatto meglio e ci fa risparmiare 8 miliardi subito e il 40% nel futuro

    di Ottavio Cappellani

    Il progetto del Ponte sullo Stretto è una boiata pazzesca. Chatgpt lo ha fatto meglio e ci fa risparmiare 8 miliardi subito e il 40% nel futuro
  • Delitto di Garlasco, la villa dove viveva Alberto Stasi non si riesce a vendere: nessuno vuole la casa di uno che ha ammazzato la fidanzata? E se invece di un assassino fosse innocente?

    di Giulia Ciriaci

    Delitto di Garlasco, la villa dove viveva Alberto Stasi non si riesce a vendere: nessuno vuole la casa di uno che ha ammazzato la fidanzata? E se invece di un assassino fosse innocente?
  • In Italia tutte le nomine culturali sono politiche, dai tempi dei tempi, da sinistra a destra. Come mai su Beatrice Venezi questo casino? Cosa ci sfugge? Chissà

    di Ottavio Cappellani

    In Italia tutte le nomine culturali sono politiche, dai tempi dei tempi, da sinistra a destra. Come mai su Beatrice Venezi questo casino? Cosa ci sfugge? Chissà
  • Mentre all'estero l'Opera Lirica è innovativa in Italia è roba da parrucconi. Se volete consigli rivolgetevi pure a noi

    di Ottavio Cappellani

    Mentre all'estero l'Opera Lirica è innovativa in Italia è roba da parrucconi. Se volete consigli rivolgetevi pure a noi
  • La curva Nord è tornata a San Siro. Ecco com’è andata tra riunioni al Baretto, l’applauso allo striscione e social

    di Domenico Agrizzi

    La curva Nord è tornata a San Siro. Ecco com’è andata tra riunioni al Baretto, l’applauso allo striscione e social
  • Oltre Massimo Lovati c'è il suo manager Andrea Di Carlo. Chi è, come si muove e chi rappresenta: dalla vecchia storia con Arisa a Federico Fashion Style (e altri)

    di Emanuele Pieroni

    Oltre Massimo Lovati c'è il suo manager Andrea Di Carlo. Chi è, come si muove e chi rappresenta: dalla vecchia storia con Arisa a Federico Fashion Style (e altri)

di PPP PPP

Foto

Ansa

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Delitto di Garlasco, la villa dove viveva Alberto Stasi non si riesce a vendere: nessuno vuole la casa di uno che ha ammazzato la fidanzata? E se invece di un assassino fosse innocente?

di Giulia Ciriaci

Delitto di Garlasco, la villa dove viveva Alberto Stasi non si riesce a vendere: nessuno vuole la casa di uno che ha ammazzato la fidanzata? E se invece di un assassino fosse innocente?
Next Next

Delitto di Garlasco, la villa dove viveva Alberto Stasi non si...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy