Se dovessi definire questa epoca la definirei “Blowing Bubba”, dove Bubba sta per Bill Clinton, Blowing sta per succhiare e il “blower” sarebbe Donald Trump. Abbiamo avuto il Medioevo, il Rinascimento, il Moderno, il Postmoderno, ecco adesso siamo nel Blowing Bubba, perché in questo momento, nel mondo “reale” tutti parlano di una e di una sola cosa: ma Donald Trump ha blowato Bill Clinton? Non in senso metaforico, no, proprio alla maniera di Monica Lewinsky, accucciato sotto la scrivania della ribattezzata “Oral Room”, con la capigliatura arancione che fa su e giù. E di certo avere chiamato i Village People e aver ballettato con le mani a fare su e giù sulle note di YMCA non sta giovando al presidente americano, né giova il tentativo di riportare l’attenzione sui rapporti tra Clinton e Jeffrey Epstein (il miliardario ped*filo morto suicida o suicidato in carcere). Forse, per distrarre l’attenzione, ci vorrebbe una bella guerra con molti morti civili.
Tutto nasce da una email tra Epstein e suo fratello Mark. Mark si informa su come stia procedendo la giornata e Jeffrey risponde che va tutto bene e che con lui c’è anche Steve Bannon, al che Mark replica: “Ask him if Putin has the photos of Trump blowing Bubba?”, ossia “chiedigli se Putin ha le foto di Trump che succhia Bubba”, e Bubba sarebbe stato Bill Clinton o più specificatamente il membro di Clinton. Questa email è stata resa pubblica e adesso il dibattito del mondo “reale” è se sia giusto tenere Trump, un pomp*naro (al maschile si può?), alla guida dell’America o metterlo sotto impeachment per succhiata data e non ricevuta, come con Clinton.
Ci sono stati tentativi di spiegare il contenuto della email: Epstein e Trump avevano litigato e Mark consigliava al fratello Jeffrey di fare la battuta a Bannon per tornare in confidenza. Come due vecchi amici siciliani che si danno del puppo a vicenda. Ovviamente la cosa è noiosa e non interessa a nessuno come scherzano Mark e Jeffrey Epstein, né che lo scambio cadesse nel momento in cui si sospettava che Putin appoggiasse la presidenza di Trump perché avrebbe in mano la pistola fumante con cui ricattare il presidente. Tutti vogliono soltanto sapere come, perché, quando e dove Trump ha preso in bocca il Bubba di Clinton e se Putin ha il video o almeno una foto.
E così i social media sono invasi da video e foto create con l’intelligenza artificiale in cui Trump si dà da fare sotto la scrivania di Clinton e oramai Donald Trump, per i social, è diventato Donica Blewinsky. Dice: ma state scherzando? Per nulla. È tutto vero: è vero il dibattito, sono vere le persone che vogliono sapere i dettagli sull’esame orale che Clinton ha fatto a Trump. Anche perché, altrimenti, l’opposizione a Trump verterebbe su una foto del presidente con due ragazze in topless che, voglio dire, è il minimo concesso dopo quello che facevano i fratelli Kennedy con la Monroe.
Anche se la colpa è comunque di Donald Trump.
È stato lui a sdoganare un certo tipo di notizie fake che pescavano nel torbido. Qanon, per esempio, sul “Pizzagate”, uno scandalo non provato secondo il quale intorno alla pizzeria Comet Ping Pong ci sarebbe stato un traffico di minori destinato all’omicidio per procurarsi l’adenocromo. Allo stesso modo Trump ha fatto uso dell’intelligenza artificiale mentre sorvolava i manifestanti del No King’s Day bombardandoli di sterco, per cui che adesso i social siano impestati di video in cui Trump lewinska Clinton, ci sta.
Ultime novità del mondo “reale”: Mark Epstein ha dichiarato che “Bubba” non si riferiva a Clinton. E così si fa strada l’ipotesi che il servizio, Trump, lo abbia fatto a un cavallo, di nome Bubba.
Adesso si potrebbe iniziare una lunga riflessione su quale sia il livello di distopia raggiunto e come la fantascienza sia il vero neorealismo. Ma mi limito a farvi una domanda: lo avete capito o no che il mondo “reale” è quello in cui Trump lo succhia a un cavallo mentre il mondo “fittizio” è quello in cui le persone muoiono di fame e guerra e i bambini (e i gatti) piangono perché non hanno da mangiare?