Un po’ l’avevamo previsto: le ore che separano dall’udienza dell’incidente probatorio del 18 dicembre sono le più pericolose per i continui scarti in avanti di chi, nella follia collettiva intorno alle indagini su Garlasco, vuole provare a arrivare prima e giocare d’anticipo. Solo che, anche se l’avevamo immaginato e pure scritto, è andata ancora peggio: nelle ultime ore s’è sentito di tutto. Sono circolate indiscrezioni e fake news di ogni tipo e è stato praticamente impossibile verificare cosa potesse essere vero, cosa potesse avere un qualche fondamento e cosa, invece, è letteralmente il nulla fatto niente.
Sui social in particolare, soprattutto sui tanti gruppi dedicati a Garlasco (sì, ci sono gruppi che trattano solo e esclusivamente l’argomento “delitto di Garlasco”) s’è letto di via vai di forze dell’ordine nella notte e all’alba di questa mattina sia in alcuni edifici di Garlasco che sotto gli studi dei vari avvocati. Abbiamo provato a verificare, ma nessun riscontro. C’è pure chi ha parlato di “confessioni nel cuore della notte e alla viglia dell’udienza di domani”, ma anche qui è più probabile che la fantasia di alcuni si sia spinta un po’ troppo oltre, magari interpretando post pubblicati sui social che lasciavano intendere l’imminente esplosione di una qualche bomba mediatica. E non è mancato chi ha ipotizzato un qualche allargamento dell’indagine da ufficializzare proprio in queste ore, ma ormai è sera e – anche se è più che probabile che in futuro potranno esserci nuovi indagati – niente si è mosso in questa direzione.
L’avevamo detto: ormai c’è solo da aspettare ciò che emergerà, magari da qualche fuga di notizie, dopo l’udienza di domani, relativamente ai lavori svolti e consegnati (ma segretati immediatamente dalla Procura di Pavia) dalla dottoressa Cattaneo e dai RIS di Cagliari. E l’unico vero argomento di cui parlare l’ha offerto, questa volta, l’avvocato Gallo che, ospite di Rita Cavallaro, s’è lasciato scappare un’anticipazione che non riguarda le indagini sull’omicidio di Chiara Poggi o quelle per corruzione che sta portando avanti la Procura di Brescia nell’ambito dell’inchiesta Clean2, ma l’avvocato Massimo Lovati. Sì, perché Gerry La Rana, adesso, probabilmente stuzzicato proprio dal suo legale, Gallo, s’è messo in testa di scrivere un libro. E probabilmente è proprio questo il motivo per cui è un po’ scomparso dai radar. Ma non aspettatevi da Lovati qualcosa di “normale”, perché, almeno a giudicare dalle parole di Gallo, sarà tra il romanzato, il fantascientifico e l’autobiografico. Anche se non mancheranno, chiaramente, riferimenti e segreti rispetto all’omicidio di Chiara Poggi.
Lovati e Gallo, infatti, starebbero collaborando per dare prima possibile alle stampe una storia ambientata nel futuro, tra 750 anni. Nella narrazione, Lovati sarà uno studente che dovrà riferire alla commissione del “noto omicidio di Garlasco”, avvenuto, appunto, più di settecento anni prima, nel 2007. Uno stratagemma per non beccarsi una probabile infinita sequela di querele? Probabile. Quello che invece è certo è che farà parlare, visto che Gallo è stato chiaro: “i personaggi, anche se con altri nomi, ci saranno proprio tutti”. E a far discutere, forse, dovrebbe esserci anche l’opportunità di una trovata così, ma ormai abbiamo imparato (anche questa notte), che intorno a Garlasco è ormai possibile veramente di tutto.