Spighe di grano hippie sulla pista dell'aeroporto
Me lo immagino correre al ralenti, Manlio “bellicapelli” Messina, saltellando sulla pista dell’aeroporto Catania-Fontanarossa, quasi in gravità ridotta come sulla Luna (o come in un film vagamente hippie), mentre i biondi capelli volteggiano nell’aria e la pista è tutto un fiorire di spighe di grano (bionde come li bellicapelli), verso un aereo blu (no, non il blu estoril, no) con la scritta ETNA SKY, mentre dalla torre d’avorio dell’ufficio in vetri e pelle umana Nico Torrisi – appena riconfermato A.D. della S.A.C. – lo guarda cronometrandolo. È il grande “SUCA” di Manlio, scritto direttamente in cielo, dopo le avversità di questi ultimi tempi. Tirato in ballo come “uomo 6” (senza essere indagato) nell’inchiesta che ha portato alla richiesta del rinvio a giudizio di Gaetano Galvagno (FdI), presidente dell’Ars (Assemblea Regionale Siciliana), e di altri, accusati, a vario titolo, di corruzione, peculato e truffa; fresco della faida con Luca Cannata (deputato di FdI) che lo ha portato a comparire sulla trasmissione Report contro i suoi ex compagni di partito; passato al gruppo (fritto) misto dopo avere avuto la sensazione di essere stato abbandonato da FdI, il suo partito del cuoricino sul quale – bisogna dirlo – non smette mai di pronunciare parole d’amore, come il fidanzato che sussurra “la lascio, ma la amerò sempre”; tirato in ballo da Fabrizio Corona che gli ha falsamente un flirt con Giorgia Meloni (è in corso il processo per diffamazione, il premier sarà sentito a Palazzo Chigi il 21 maggio); in polemica aperta con il presidente della regione Renato Schifani (“Se si ripresenta lui allora mi presento io contro di lui”).
Manlio in the Sky: "ndalaria"
E adesso Manlio Messina risorge svolazzando direttamente “ndalaria”, con l’annuncio della creazione di una compagnia aerea siciliana, con scali a Catania, Trapani, Palermo e Comiso, con tratte nazionali, internazionali e interstellari, con cui sta lanciando anche un grandissimo SUCA anche al Ponte sullo Stretto perché, diciamo la verità, a noi siciliani il ponte piace, e spesso i siciliani chiedono ad altri siciliani di mettersi, come si dice, “a ponte”, ma anche perché, non si sa bene il perché, gli aerei dalla Sicilia verso il Continente costano assaionissimo.
E così svolazzerà “ndalaria” Manlio Messina, guardando dal suo oblò privato l’acqua limpida (insomma) dello Stretto di Messina senza ombra di ponte alcuno (oramai noi siciliani con la min*hia ci crediamo, al ponte, anche perché con le strade e le ferrovie è una vita che ci lasciano a piedi).
Così, dopo un’attesa snervante fatta di una campagna su Instagram che rimandava continuamente il disvelamento di questa impresa (manco che stesse aprendo una compagnia aerea), eccolo: si è presentato, di nuovo con quel gessato “al caponatina” marrone con il quale ultimamente Manlio si è “affissato” (lo stesso che indossava quando sfidò, cloche in mano, Schifani, prendendolo di doppiopetto), presentando Etna Sky, frutto di una cordata imprenditoriale, che promette di calmierare questi prezzi dei voli dalla e per la Sicilia.
Con una ruota
Ovviamente, si sa, e non lo nega Manlio Messina nel video su Instagram, non sono pochi quelli che sperano che alla “cordata” Manlio si impicchi, ma come si dice, meglio invidia che pena, e il linguaggio siciliano è sempre stato molto colorito.
Intanto però, ci scommetto, sono già numerosi quelli che guardano a Messina (in senso di Manlio, non in senso di Ponte) come il salvatore che riporterà i figli a casa per le vacanze, se non addirittura per i week-end, e sono tanti che già vogliono farsi ospitare per un weekendino fuori porta sugli aerei nuovi di pacca (e non parliamo delle assunzioni a venire, non parliamo).
Ma vuoi vedere che con questo “SUCA” scritto in cielo il Messina ha ribaltato la sua percezione politica, il suo engagement va, come dicono quelli che parlano di fuori. Prometto: io sarò lì, in pista, al primo volo dell’Etna Sky, mentre l’aereo blu (no, non estoril, è più scuro) rolla, pronto a urlare: “Minchia Manlio, impenna con l’aereo!”